Con l’arrivo della nuova generazione targata Microsoft, grazie a Xbox Series X e S, abbiamo finalmente occasione di poter provare i primi titoli della nuova era del gaming. Tuttavia, non sempre ci troviamo davanti all’opera interattiva tripla A blasonata di turno. Bensì, molte volte ci sono alcune creazioni del panorama indie. Tra queste, vogliamo ricordarvi The Falconeer, disponibile sull’Xbox Game Pass e PC e membro della line-up di lancio della console prodotta dalla società americana.
Per chi non lo sapesse, la suggestiva avventura ci mette nei panni di un soldato, più precisamente un falconiere. La peculiarità della nostra professione, però, è dovuta al fatto che non avremo un normale volatile come animaletto da addestrare, ma un vero e proprio “mezzo” di trasporto che fungerà come un normale caccia militare. La premessa è strana, sì, ma dalle idee inusuali non è raro che nacqua un ottimo risultato. Sarà anche questo il caso?
The Falconeer: un’ottima premessa, ma non pronta a tutto
Come abbiamo accennato dall’introduzione, The Falconeer si prospetta genuinamente come una delle promesse più interessanti del 2020, nel panorama indipendente. Gli amanti dei giochi simulativi e di ruolo potranno trovare un accordo in comune nel pilotare e gestire le statistiche del loro falco. Grazie alle sue meccaniche da sparatutto, possiamo anche aggiungerci la community della celebre tipologia. Ma non tutto è andato come previsto.
Noi di GamesVillage.it siamo convinti che la creazione avrebbe reso meglio su PC, rispetto alla versione da noi provata, ossia Xbox Series X. La motivazione è dovuta al fatto che il sistema dei comandi non è stato chiaramente adattato a dovere per la fruizione con un controller. La telecamera risulta scomodo e a tratti potremo dire che è addirittura nauseante. Risulterà molto complesso capire dove sono situati gli obiettivi della mappa e i pericoli che ci circondano.
A questo dobbiamo aggiungerci anche degli input non perfettamente semplici da utilizzare. In The Falconeer pilotare i volatili è diventato realtà, ma non credevamo che manovrarli sarebbe stato così complesso. A partire dal tutorial, abbiamo trovato estremamente scomodo e frustrante doverci muovere semplicemente da un punto all’altro.
Dulcis in fundo, sono presenti diversi bug di natura tecnica, anche di entità piuttosto marcata. Tanto per dirne una, proprio nella fase iniziale della campagna abbiamo trovato una costruzione senza collider. Ciò ci ha permesso di poterci passare attraverso, nonostante fosse un faro chiaramente non progettato intenzionalmente in questa maniera. Davvero un peccato, il concept di gioco è sicuramente valido ed è proprio per questo motivo che vi consigliamo caldamente di evitare la creazione di Wired Productions sulle stazioni da gioco e dirigervi direttamente su un PC. In quel caso, sebbene ci siano diversi errori di programmazione, almeno non potreste lamentarvi di avere la nausea dopo circa 15 minuti di gioco.
Un gameplay ricco e vario
Sembra una contraddizione se letto subito dopo il precedente paragrafo, ma crediamo davvero che il gameplay di The Falconeer abbia le giuste potenzialità per spiccare il volo (sì, l’abbiamo detto davvero). Il mix tra sparatutto, GDR e simulazione aerea si è rivelato vincente. La formula magica, infatti, garantisce un grado di profondità di scelta piuttosto rilevante. Ci è data la possibilità di selezionare i falchi che più soddisfano il nostro approccio, oltre che alcuni che performano meglio di altri in specifiche situazioni. Insomma, ogni stile avrà pane per i suoi denti e, indubbiamente, è possibile provare diverse combinazioni. Che vogliate sfrecciare tra i cieli per diventare imprendibili o avere una potenza di fuoco senza precedenti, tutto è possibile.
Lo stesso comparto da TPS, o meglio, simulativo militare, si mischia bene con il contesto e non risulta affatto fuori luogo. Sfortunatamente, come menzionato prima, in The Falconeer per console il sistema di comandi risulta piuttosto fallace e poco godibile. Ecco perché questo aspetto da shooter è stato un po’ castrato dalle circostanze. Tuttavia, anche in questo caso sono presenti molte scelte di armamenti e arsenale per tutte le esigenze. Schivare, scattare e compiere manovre di vario genere risulta soddisfacente e, allo stesso tempo, molto utile per non incappare in un game over. Anche qui, gli input ci hanno dato filo da torcere. Però non possiamo far finta di non aver notato di come il sistema di movimento è, quasi, impeccabile se giocato con un mouse e tastiera. Avremo davvero la sensazione di spostarci in maniera rapida e frenetica, dovendo anche tenere conto di tutti i pericoli circostanti. La difficoltà non è un elemento estremamente elevato, però non è di certo una passeggiata, quindi occhi aperti!
Una piccola nota d’onore va alle impostazioni video del titolo. Tra queste, è possibile finalmente trovare il numeretto magico che molti fruitori attendevano da tempo: 120FPS. Sì, l’opera interattiva è in grado di supportare il framerate menzionato ed in maniera eccelsa. La nostra esperienza è stata fluida e priva di cali di FPS. Una vera e propria vittoria per l’hardware di Xbox Series X, nonostante non siamo di certo davanti ad una produzione multimilionaria.
Un mondo indie mozzafiato
Le immagini poste nella seguente recensione sicuramente vi avranno dato una prima idea della qualità grafica e artistica che troverete in The Falconeer. Eppure, non possiamo fare a meno di denotare di come la direzione artistica del titolo sia stata di un ottimo livello. Gli unici ad averne risentito in piccola parte sono stati i modelli dei soldati, ma non sono loro il vero fulcro dell’avventura. I design di tutti i falchi sono ben riusciti, con un ottimo mix tra natura ed elementi esterni come corazze ed altri tipi di equipaggiamento. La stessa struttura dei colori che compongono ogni area di gioco si è dimostrata molto suggestiva. La motivazione è dovuta al fatto che la gestione delle tonalità è state impostata in maniera molto coerente, quindi è risultato molto più semplice trasmettere una specifica sensazione al fruitore.
Se siamo in una missione notturna, allora l’intera area verrà caratterizzata da una scala cromatica tendente al blu scuro e viola, in cui le uniche luci sono quelle che possiamo trovare raramente nel nostro cammino e in qualche punto primario. Non mettiamo in dubbio lo stile rudimentale e, a volte, minimal, però per essere un indie siamo davvero ad un buon punto.
The Falconeer si è rivelato come un titolo indie dalle ottime premesse, ma che sfortunatamente non è riuscito a brillare completamente sulla nuova Xbox Series X. Sebbene il concept di gioco sia molto interessante e, a conti fatti, il mix tra simulativo, GDR e sparatutto funzioni alla grande, non possiamo fare a meno che denotare un sistema di comandi non ottimizzato per controller. Non a caso, crediamo che l’opera interattiva renda molto di più con il supporto di mouse e tastiera. La direzione artistica si è rivelata buona, anche se a tratti fin troppo minimale. Peccato per alcuni bug tecnici, alcuni anche piuttosto rilevanti. Almeno, possiamo consolarci con il supporto dei 120FPS, i quali girano lisci come l’olio.