People Can Fly, è difficile scordarsi di questa storica software house e delle sue creazioni, ad esempio come la saga legata a Painkiller, Gears of War 3, Gears of War Judgment e Bulletstorm. Insomma, l’azienda videoludica ha un passato decisamente importante sulle proprie spalle, dove si sente il peso delle produzioni pubblicate precedentemente sul mercato, che hanno fatto parlare di sé precedentemente. Ebbene, ora la compagnia è più agguerrita che mai, catapultandosi in una fetta di mercato legata ai looter-shooter e non solo. Infatti, People Can Fly, direttamente all’E3 2019, ha annunciato Outriders, una nuova IP affiancata da Square Enix come publisher. Nel titolo ci muoveremo nella frontiera di Enoch, dopo un lungo viaggio l’umanità riesce a trovare una nuova casa, ma il nostro personaggio viene a contatto con una strano fenomeno. Se siete curiosi di scoprire ulteriormente sulla produzione realizzata da People Can Fly e pubblicata da Square Enix, rimanete con noi mentre vi sveliamo le caratteristiche principali dell’opera videoludica grazie alla demo resa disponibile su PC, Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X e PlayStation 5.
Outriders: una nuova casa per l’umanità
Andando nello specifico sulla trama, la Terra è protagonista di fenomeni distruttivi come terremoti che colpiscono ogni angolo del pianeta. Non sembra esserci speranza per l’umanità, fino a quando si organizza una spedizione per raggiungere il pianeta abitabile più vicino alla Terra, ossia Enoch. Ebbene, in questo modo l’umanità riacquista il barlume della speranza e cerca questa nuova casa insieme ad un gruppo di mercenari chiamati Outrider, in cui si mettono subito in viaggio a trovare quello che è l’ancora di salvezza per l’intero genere umano tramite due navi. Ma non tutto va secondo i piani: un’astronave esplode per un motivo apparente e diversi Outrider perdono la vita. Fortunatamente, l’ultima nave rimasta raggiunge Enoch, ma con un numero di Outrider decisamente inferiore, dove quest’ultimi fungeranno da unità ricognitiva per assicurarsi che il pianeta sia colonizzabile e far scendere tutti gli altri terrestri per incominciare una nuova vita. Nella demo, i giocatori avranno un primo contatto grazie al prologo , attraverso il quale potremo muovere i primi passi sul pianeta sconosciuto. Qui, oltre a scontrarci con una creatura, avremo a che fare con l’Anomalia, questo fenomeno che ci trasforma in un essere molto potente e temuto all’interno di Outriders, distruggendo ogni singolo Outrider eccetto noi, infatti, dopo essere riusciti a sopravvivere a questo fenomeno, veniamo nuovamente ibernati per 31 anni.
Dopo tutto questo tempo, qualcuno ci risveglia dal nostro “crio sonno”, e qui vediamo tutto completamente cambiato e non capiamo cosa sia successo in tutto questo arco di tempo. Umani contro umani che cercano di uccidersi tra loro solo per sopravvivere, insomma, un vero teatro di guerra interminabile. Però, dopo che siamo stati catturati e portati in una zona dove si manifesta nuovamente l’Anomalia, succede qualcosa in noi, sblocchiamo un potere devastante e incredibile, il quale ci permetterà di andare avanti nel mondo di Outriders. Nonostante questa lunga premessa legata alla trama dell’opera videoludica, il tutto ci è sembrato molto interessante, scrittura e sceneggiatura della storia sono ben delineate tra loro, fornendo quello stuzzico in più. Ovviamente non è tutto rosa e fiori, soprattutto per l’originalità stessa, ma siamo rimasti decisamente soddisfatti.
Outriders: le Mutazioni in azione
Come abbiamo già detto precedentemente, con il contatto dell’Anomalia siamo diventati una Mutazione, terminologia all’interno del mondo legato ad Outriders che sta a significare che siamo dotati di poteri sovrannaturali, infatti, proprio qui la demo viene in nostro soccorso, dando libera scelta al giocatore su quale classe usare. Andando ancora nel dettaglio, sappiate che quest’ultime sono 4: Piromante, Distruttore, Mistificatore e Tecnomante. Ognuno delle quali vanta delle abilità specifiche e distruttive ad esempio il Mistificatore, che potrà ridurre a brandelli i propri nemici con la sua lama, una bolla che rallenta i bersagli all’interno e al tempo stesso i proiettili in arrivo fuori dalla zona, teletrasporto diretto e la possibilità di potenziare per un periodo limitato i propri colpi sulla propria arma da fuoco. Oppure il Piromante, capace di richiamare a sé alcune abilità atte ad infliggere degli stati da bruciatura, stordire i propri nemici e infliggere danni e recuperare la salute sottratta dai nemici. Insomma, dovrete scegliere la vostra classe in base al vostro stile di gioco, dove l’opera videoludica riesce ad accontentare anche i player più esigenti.
Come ben sapete sin dall’annuncio e video gameplay, Outriders è uno sparatutto in terza persona con una forte dose di loot ed elementi RPG, rendendo questa iterazione molto interessante sotto diversi aspetti. Le armi ed armature che abbiamo trovato dopo diverse ore di gioco sono molto distinte tra loro e rappresentano delle caratteristiche decisamente interessanti. Ad esempio, se troverete delle armi e armature rare, quest’ultime potenzieranno le abilità del vostro personaggio o fornendone di nuove sempre legate alla mutazione che avete scelto nel Prologo e diverse da ogni classe. Inoltre, anche se non abbiamo avuto modo di testarne a dovere, qui, oltre alle varie skill da ottenere progredendo con il livello del nostro alter ego digitale, abbiamo a disposizione anche lo skill tree, ma badate bene: nella release finale bisognerà sceglie con attenzione la lista dei perk presenti nell’albero dell’abilità poiché fornirà delle build decisamente ben specifiche, le quali, con ogni probabilità, saranno fondamentali per riuscire a completare senza troppi ostacoli le attività post-campagna. Questo è uno degli elementi cruciali che servono per far sì che prodotti del genere rimangono in vita, anche se, grazie al video pubblicato dagli sviluppatori, non ci dovremo preoccupare, dove vedremo sicuramente dei contenuti aggiuntivi nel corso del tempo per l’opera targata People Can Fly.
Un mondo ostile
Come ogni RPG che si rispetti, il giocatore si troverà dinanzi alla creazione del proprio alter ego digitale grazie all’editor che ci viene gentilmente fornito dagli sviluppatori. Purtroppo, quest’ultimo rappresenta troppe poche opzioni garantite al fruitore del gioco, poiché ci troviamo dinanzi quasi nulla per poter cambiare aspetto al nostro character. Forse, e dico forse, nel gioco completo saremo in grado di avere maggiore opzioni di personalizzazione per il nostro alter ego digitale, difficile dirlo al momento. Inoltre, nella demo, abbiamo fatto visita al nostro hub principale per le attività sia principali e secondarie che svolgeremo in Outriders. Devo dirlo: tutta la zona è molto vasta, con cui potremo interagire con i vari NPC, i quali ci assegneranno delle side quest e main quest. Una volta fuori dall’hub, ci possiamo catapultare nel mondo di Enoch, almeno solo una piccola porzione riferendoci ovviamente alla demo, e qui già vediamo gli umani scontrarsi gli uni contro gli altri, dove il giocatore potrà osservare diversi carri armati che fanno fuoco periodicamente contro il nemico. Parlando del setting, non è nulla di mai visto prima, ma dal lato artistico ha veramente il suo fascino, in cui sono presenti delle zone che ricordano le guerre di logoramento della Prima Guerra Mondiale.
Attorno a noi e tutto ridotto in macerie, ed è palabile che siamo solo all’inizio di una lunga e devastante guerra che solo noi siamo in grado di affrontare, d’altronde siamo l’ultimo outrider rimasto unito ai poteri che solo le mutazioni possono possedere, diventando un ibrido devastante e pericoloso. Al momento in cui scriviamo, crediamo fortemente che anche madre natura di Enoch ci metterà i bastoni tra le ruote, ma tralasciando l’inizio del gioco, ahimè non abbiamo incontrato alcun tipo di creatura. Tornando a noi, l’opera vanta diverse caratteristiche dei third-person-shooter, e qui l’esperienza maturata con Bulletstorm è già visibile. Infatti, avremo un gunplay decisamente stuzzicante insieme ad un’azione di gioco portata ai massimi livelli legati alla freneticità stessa degli scontri a fuoco, con la presenza anche delle coperture con cui potremo sparare alla cieca o esporci e far fuori qualsiasi minaccia. Al livello di meccaniche, gli sviluppatori ne avevano già presentata una in particolare nei scorsi broadcast: Kill to Heal. Come suggerisce il nome, questa meccanica funzionerà che ad ogni uccisione fatta ci cureremo, ed è proprio qui che scopriamo alcune debolezze della produzione stessa, perché, in un gioco con elementi da RPG, avrei preferito che venisse data l’opportunità al giocatore di recuperare la salute mediante pozioni o simili, invece no, e questo costringe l’utente a buttarsi nella mischia anche con poca salute.
Per quanto riguarda in termini di loot, Outriders è molto simile in The Division 2, in cui l’iterazione viene in nostro soccorso proponendo i World Tier. In totale sono 15, ognuno dei quali aumenterà la percentuale del nostro drop, ma al contempo stesso la difficoltà. Nella demo ci è stato possibile solamente entrare in possesso di armi e armature rare, anche se, diversi utenti hanno segnalato alcuni oggetti leggendari decisamente interessanti. Per quanto riguarda la percentuale del drop degli oggetti, nel World Tier 5 abbiamo trovato svariate ricompense da casse e nemici, rimanendo soddisfatti su questo aspetto e che incentiva l’utente a provare a raggiungere il più alto World Tier possibile per avere un maggior numero di ricompense e l’ottenimento di bottino leggendario, ma ne parleremo approfonditamente quando avremo tra le mani la release ufficiale del prodotto.
La demo di Outriders ci ha lasciati veramente stupiti dal livello di contenuti presenti. Incominciando dalle classi, ognuna di esse risulta essere devastante in base allo stile di gioco, garantendovi la distruzione totale dei vostri nemici. Le armi e armature, al contrario di come succede in diversi giochi di questa tipologie, avranno dei perk atti a darvi delle ulteriori abilità decisamente interessanti. Il gameplay e gunplay si sposano perfettamente, regalando un’azione ai massimi livelli di freneticità proprio come succedeva in Bulletstorm e il setting generale sembra essere molto affascinante e soddisfacente. Purtroppo, alcune meccaniche rischiano di rendere tediosa l’opera come quella del Kill to Heal, che risulta essere decisamente scomoda. Insomma, Outriders ci è piaciuto in tutte queste ore di gioco nella demo, ed aspettiamo con forte trepidazione l’ingresso del titolo sugli scaffali dei negozi su PC, Xbox One, Xbox Series X, Xbox Series S, PlayStation 4, PlayStation 5 e Google Stadia l’1 Aprile 2021 per potervene parlarvene in maniera ancora più approfondita. Che state aspettando? Buttatevi nella demo.