Crystar è un action-RPG dove è necessario esplorare vari dungeon per trovare frammenti di ricordo e mettere insieme i momenti della vita passata di un personaggio per poter trovare la sua identità. Di solito, quando si pensa titoli del genere, vengono in mente IP come The Legend of Zelda, Dungeon Siege, la saga di The Elder Scrolls, Diablo e simili. Il titolo di FuRyu e NIS America, come la maggior parte degli action-RPG, prevede di poter migliorare i propri materiali rendendosi sempre più forti man mano che il personaggio viene potenziato.
Crystar: trarre forza dalle lacrime
La protagonista di Crystar è Rei Hatada, una ragazzina di 15 anni che insieme ad altre compagne dovrà affrontare le terribili prove del Purgatorio, preparate dai due demoni Mephis e Pheles, per poter salvare sua sorella minore Mirai Hatada. In qualità di Executor le protagoniste possiedono forza e capacità fuori dal comune per affrontare gli Specters e i temibili Revenant. Ogni battaglia affrontata nel Purgatorio le avvicinerà sempre di più ai loro obbiettivi finali e soprattutto al nemico finale Anamnesis. Esattamente come in un classico RPG, ogni personaggio ha a disposizione delle abilità uniche che la contraddistingue dalle altre. In questo modo si possono suddividere anche le classi nel party. Rei la si può considerare una Spadaccina, Kokoro è una Combattente, Nanana è una Maga e così via. Ogni ragazza è protetta da un Guardian come Diogenes, Socrates ed Heraclitus, che può essere evocato per un periodo limitato. Questo Spirito Guardiano difende l’Executor in determinati momenti della battaglia, se non è stato evocato, quando il suo Protetto subisce notevoli danni. Nel momento in cui viene chiamato il personaggio aumenta i suoi parametri ed è capace di sferrare anche un Attacco Finale come Phant Rei. Le cinque ragazze dispongono ognuna di attacchi Veloci e Potenti, che variano a seconda delle armi in dotazione, e Attacchi Magici che consumano energia, ma variano per tipo e potenza a seconda del personaggio e dei Sentimenti equipaggiati e delle Skills in dotazione. Per poter potenziare il personaggio è necessario sconfiggere in battaglia i Revenant, degli Specters potenziati dai Sentimenti negativi. Dopo averli sconfitti è necessario Purificare i Sentimenti e solo in questo modo è possibile fonderli e modificarli. Così facendo si può craftare un’arma e migliorare il personaggio e le sue Skills. Ogni Sentimento, se equipaggiato, conferisce degli effetti diversi e può migliorare sbloccando le slot in dotazione. In questo modo l’Executor può aumentare non solo i suoi parametri di base ma anche le statistiche legate ai suoi Attacchi Speciali. Naturalmente i giocatori possono affrontare le sfide con il supporto di qualche strumento. Ad ogni inizio Missione è possibile parlare con un Peddler (un Mercante), che venderà strumenti vari, che è possibile utilizzare nelle situazioni più difficili, curando Punti Vita, Effetti di Stato, aumentando temporaneamente ATK e DEF o anche ripristinare la salute di un membro del party finito K.O.
Un action-RPG dove dominano i Sentimenti
Il titolo a prima vista presenta una trama non proprio originale: cercare di fuggire dall’aldilà per tornare in vita è una tematica già ripresa in altri giochi. Ciò che però mi ha impressionato maggiormente è come Crystar richiami per la maggior parte alla serie di Kingdom Hearts, soprattutto agli spin off Chain of Memory e 358/2 Days. Gli Specters presenti nel gioco si possono paragonare agli Heartless Puri, mentre i Revenant agli Heartless Giganti della serie di Square Enix. Con il primo si riprende la tematica dei Ricordi, come Sora che cerca di ricordarsi della sua amica Naminé avanzando nel Castello dell’Oblio, allo stesso modo Rei e le sue compagne di squadre devono non solo recuperare i propri Frammenti di Ricordi per poter mantenere intatta la propria Coscienza e ricordarsi la loro Identità ma anche per capire le intenzioni del nemico di turno. Con il secondo spin-off i personaggi di Mephis, Pheles e Anamnesis sembrano personaggi ispirati ai membri dell’Organizzazione XIII. I due demoni si pongono in un atteggiamento canzonatorio e di superiorità molto simile a quello di alcuni dei membri dell’Organizzazione presente in Kingdom Hearts 358/2 Days. Anamnesis, invece, può essere paragonata a Xemnas sia come capo della Dimensione sia perché è il nemico da sconfiggere per poter fuggire. Lei è piena di oscurità che la rende molto potente.
Tanti dungeon, ma fin troppo ripetitivi
Crystar presenta una grafica pulita che permette al titolo di girare bene anche su questo porting per Nintendo Switch. Ogni capitolo del titolo presenta tre Missioni Principali e una Opzionale. Per completare una Missione è necessario superare i tre piani del Dungeon assegnato. Questi si possono considerare dei veri e propri labirinti. Non è molto semplice intuire la direzione esatta che permette ai personaggi di arrivare al Check Point per raggiungere il prossimo piano. A rendere tutto più complicato è la presenza dei colori nero, viola, rosso e giallo predominanti all’interno dei vari livelli. Si passa quindi da ambientazioni scure e cupe, perfette per il gameplay, a livelli con tonalità più calde e accese che non rispecchiano il tema della trama, ma anzi sembrano soltanto un tentativo di simulare i colori predominanti all’alba e al tramonto. In questo modo si ha la sensazione di passare intere giornate all’interno di un singolo Dungeon. Anche la musica di sottofondo non aiuti molto in questo caso! Inizialmente non è un problema per il giocatore, ma il suo ripetersi in modo fastidioso diventa un elemento di disturbo per la concentrazione del giocatore che deve stare attento non solo alla strada da scegliere, ma anche ai nemici presenti sulla sua strada, tenendo sempre sotto controllo la mini-mappa e ragionando sulla strategia adeguata alla situazione. Il gameplay diventa ancora più pesante quando vengono presentati i dialoghi dei due demoni Mephis e Pheles. Il duo, con il suo modo caratteristico di apparire nei momenti inopportuni, appesantisce di fatto la narrazione. In questo modo ogni missione, man mano che aumenta la difficoltà, ci sono dei labirinti sempre più complicati e con il passare del tempo anche ripetitivi e noiosi. Degno di nota è la rappresentazione dei filmati riguardanti i Ricordi. Ogni Memoria non è stata realizzata in 2D, ma è semplicemente disegnata a mano e animata. In questo modo è possibile differenziare le vite del Passato dei protagonisti molto più piacevoli, con il Presente che ricorda sempre le battaglie da affrontare. Il giocatore può così passare anche qualche piacevole minuto nella visione del Ricordo dei vari personaggi, senza che questo appesantisca la narrazione.
PIATTAFORME: PLAYSTATION 4, NINTENDO SWITCH, PC
SVILUPPATORE: FURYU, GEMDROPS. INC
PUBBLISHER: FURYU, NIPPON ICHI SOFTWARE, NIPPON ICHI SOFTWARE AMERICA, SPIKE CHUNSOFT
Crystar è un action-RPG dove i giocatori saranno guidati dai Ricordi dei personaggi e dalle loro vite passate per non perdere nell’Oscurità la propria Identità, unico Faro di Speranza, per percorrere la strada che li porterà a raggiungere gli Obbiettivi Finali delle Protagoniste. Sarà necessario rafforzare i Sentimenti ottenuti dei Revenant per diventare ancora più forti e superare gli ostacoli che i due demoni Mephis e Pheles escogitano per impedire alle protagoniste di proseguire e sconfiggere Anamnesis. Sebbene il titolo goda di una grafica pulita e apprezzabile, purtroppo il tema scelto, ossia scappare dall’aldilà, è stato già riutilizzato varie volte in altri titoli. Da sottolineare che le ambientazioni e i nemici, soprattutto Mephis, Pheles ed Anamnesis, sembrano ispirati ai luoghi e ai membri dell’Organizzazione XIII degli spin off di Kingdom Hearts: Chain of Memories e 35/2 Days di Square Enix. Crystar ha delle buone possibilità di miglioramento sia sul comparto musicale, dove le tracce troppo ripetitive e pesanti deconcentrano i giocatori durante il gameplay sia per quanto riguarda gli interventi di Mephis e Pheles, che con il loro tono canzonatorio e di superiorità, appesantiscono la narrazione.