Gli anni ’90 sono stati un periodo assai florido per i tie-in, (spesso famigerate) trasposizioni videoludiche di film, serie TV e cartoni animati. Tra stuoli di giochi-fotocopia poco ispirati in cui si sarebbe potuto cambiare gli sprite -lasciando tutto il resto uguale- per avere giochi “sempre diversi” (succedeva realmente!) esistevano delle eccezioni virtuose: e i titoli Konami basati sul franchise delle Teenage Mutant Ninja Turtles erano fra questi, con platform e picchiaduro divertenti e piuttosto ben realizzati sotto tutti i punti di vista. Tali fasti, probabilmente, saranno raggiunti di nuovo con Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder’s Revenge, nuovo videogioco di Dotemu su licenza.
Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder’s Revenge: Turtles (back) in time
Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder’s Revenge, chiariamolo subito, non è un gioco Konami e non ha alcuna relazione ufficiale con Turtles in Time, Tournament Fighters e gli altri a cui ci riferiamo nel cappello introduttivo, ma ne è palesemente una sorta di sequel spirituale.
Sotto licenza ufficiale dell’ip (attualmente in mano a Nickelodeon) Tribute Games realizza un nuovo gioco che appare palesemente indirizzato, in gran parte, al pubblico dei nostalgici più che ai nuovi giocatori, per quanto risulti assolutamente “entry level”.
Questo perché il character design dei personaggi e il mondo di gioco in generale si rifà palesemente alla serie animata storica degli anni ’80-’90, arrivata nel nostro paese col titolo Tartarughe Ninja alla riscossa invece che alle versioni più recenti dei personaggi.
Le TMNT, difatti , periodicamente subiscono un reboot con relativo restyling per essere più accattivanti verso le nuove generazioni. Qui, invece, siamo al trionfo dello stile rimasto nell’immaginario comune. Addirittura, sono stati richiamati i doppiatori originali!
Pizza time!
Quattro tartarughe da acquario mutate con geni umani vengono allevate, nelle fogne di New York, da un saggio maestro di arti marziali disonorato a tradimento. Cresciute, divengono giustiziere nell’ombra, spesso in lotta contro bizzarri nemici. Questa la trama base delle TMNT, riproposta anche in questo nuovo gioco. E se il riferimento grafico è quello televisivo, cin tanto di intro che a modo suo rifà la opening del cartoon, gameplay e cifra stilistica del design ripercorrono quanto Konami e Capcom proponevano all’epoca d’oro dei beat’em up a scorrimento. Il gioco in sé si presenta come una evoluzione di Turtles in Time per Super Nintendo, con i personaggi che percorrono stage susseguenti piuttosto basici combattendo frotte di nemici del Clan del Piede.
La nostra prova del titolo presentava i primi due livelli completi del gioco, che presentavano ambienti cittadini: le strade newyorchesi e gli studi televisivi in cui lavora April O’Neil, reporter alleata delle tartarughe. Abbiamo potuto testare tutti i personaggi presenti nel roster di lancio: oltre agli immancabili Michelangelo, Leonardo, Donatello e Raffaello anche il sensei Splinter ed April, ognuno caratterizzato non solo graficamente ma da rapporti di forza basati su velocità, potenza e allungo degli attacchi, portati con armi basilarmente diverse: nunchaku, katane, bastone bo e pugnali sai, oltre che bastone d’appoggio e… videocamera.
La possibilità di utilizzare April potrebbe sembrare bizzarra ma risulta funzionale e divertente, anche se ci saremmo potuti aspettare inizialmente Casey Jones, in realtà.
I personaggi sono ben differenziati a livello di mosse e ci vorrà poco per scoprire il vostro preferito o quello più adatto al vostro stile di gioco. Le mosse possibili sono variegate ma semplici da realizzare, anche se in fin dei conti no si sente uno stacco molto importante a livello di efficacia tra un pg e l’altro… ma non è un male, in questo caso, perché voluto a livello di bilanciamento generale.
Ancora più varie appaiono le ondate di nemici, ben pensate e piazzate, anche se non particolarmente ostiche da affrontare.
Piattaforme: PC (versione provata), Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One
Sviluppatore: Tribute Games
Publisher: Dotemu
Data d’uscita: TBA
Il nostro playtest è stato breve ma piacevole, tanto che riaffrontarlo ben sei volte (una per ogni personaggio disponibile) non ha minimamente pesato, anzi: il titolo è davvero divertente e tecnicamente ben realizzato, con ottime animazioni, un comparto audio che offre un ottimo accompagnamento e un ottimo lavoro di bilanciamento generale tra i protagonisti a livello di mosse disponibili.
A voler trovare un difetto, tuttavia, c’è da dire che si tratta di un titolo davvero basic, che si accontenta di limare le spigolosità e le legnosità dei titoli a cui si ispira senza, però, apportare novità di peso o sperimentazioni: i livelli (almeno quelli provati) sono fin troppo lineari, con un’interazione ambientale molto scarna e poche sorprese. Dato che è stato realizzato da programmatori e designer che, in passato, ci hanno proposto cose come Scott Pilgrim Vs the World e Streets of Rage 4, ci si aspettava molto di più da quel punto di vista… ma auspichiamo che il playthrough dei restanti livelli, in fase di recensione, ci farà cambiare idea: e anche se dovessimo rimanere a questo livello, non potremmo comunque lamentarci.