Se abbiamo potuto avere tra le mani quel capolavoro di The Last of Us, è anche merito di Bruce Straley, co-autore del primo capitolo della serie insieme a Neil Druckmann. Eppure, soltanto Druckmann, insieme al regista Craig Maizin, sono stati accreditati all’interno dell’omonima serie HBO (visibile in Italia su Sky e Now TV). E Straley non l’ha presa per nulla bene!
Tramite le sue parole rilasciate al Los Angeles Times, Bruce Straley ha affermato di non essere né stato coinvolto nella realizzazione dell’adattamento del “suo” videogame, né di aver ricevuto alcun tipo di riconoscimento (anche economico), e secondo il suo pensiero “il fatto che qualcuno che ha fatto parte della creazione di quel mondo e di quei personaggi non riceva riconoscimenti o soldi per il lavoro che ha svolto è un argomento a favore della sindacalizzazione.”.
L’autore invoca dunque la creazione di un sindacato in grado di proteggere e tutelare gli stessi autori e coloro che fanno parte dell’industria videoludica. Per chi non lo sapesse, Bruce Straley ha lavorato sia sul primo The Last of Us, sia al DLC Left Behind, ma ha lasciato Naughty Dog lo scorso 2017, lavorando anche su Uncharted 4 Fine di un Ladro. A nostro avviso, è stata una “svista” clamorosa quella di non citare almeno nei crediti il nome di uno dei co-autori di The Last of Us, che ha contribuito alla creazione di questa magnifica IP diventata poi una delle più importanti, più premiata e più amata all’interno del nostro settore.