La musica invade la locanda di Hearthstone in Festival delle leggende, la nuova espansione basata su band e solisti, armonie composite e assoli di chitarra o di piano, pentagrammi e improvvisazione. “L’assonanza” tra il gioco di carte targato Blizzard e la musica è azzeccata, tanto nel cuore delle meccaniche, quanto nella direzione artistica scelta per le carte del nuovo set, pregiate o meno che siano. Abbiamo avuto tra le mani plettri e bacchette per un tempo sufficiente, prima della release, a darvi un’opinione più che strutturata, consigliandovi pure qualche lista interessante e le carte che, secondo noi, monopolizzeranno il gioco fino alla prossima patch. Inevitabile, aggiungerei, dal momento che il power level pare essersi nuovamente alzato. E’ un trend pericoloso a inizio rotazione, con l’anno del Lupo che bussa e, a questo punto possiamo dirlo, sfonda la porta entrando rumorosamente nei dispositivi dei giocatori. Con una simile verve già a inizio concerto, sarà meglio che ci siano canzoni memorabili fino alla fine: non vorremmo che, alla lunga, il gruppo finisca per sciogliersi…
Welcome to the Tavern
“Welcome to the tavern, we’ve got fun and games.”. Inizierei il viaggio attraverso il Festival Blizzard proponendovi qualche dato numerico inerente la nuova espansione, giusto come riscaldamento. 145 sono le carte del nuovo set, lanciato ufficialmente l’11 aprile 2023. Visto che la musica è la colonna portante del Festival, ogni classe è stata per l’occasione associata con un genere musicale diverso. Mi è piaciuta molto questa scelta da parte degli sviluppatori, che hanno ancora una volta trovato un modo intelligente per incuriosire e far legare i giocatori con i personaggi e le classi prima ancora che con il gioco stesso. Un’operazione indispensabile nell’Hearthstone di oggi, sempre più desideroso di allargare il suo bacino d’utenza e accerchiato da contendenti digitali d’eccezione; oggetto di critiche non sempre pacate da parte, per esempio, dei player competitivi che hanno visto impoverirsi i comparti competitivi ufficiali.
Dunque, il Cavaliere della Morte è un metallaro, il Druido un “hippie”, il Cacciatore di Demoni un Emo e il Cacciatore un cantante Folk. Il Mago ama l’elettronica, mentre il Paladino la Disco e il Sacertote preferisce la musica Pop (non mi sorprende). Chiudono il Ladro con l’Hip Hop, lo Sciamano che predilige il Jazz, il Guerriero che schitarra musica Rock e lo Stregone delicatamente condotto dagli adagi di sonorità classiche. Certo, magari chi punta alla vetta e possibilmente alle top dei tornei non se ne farà nulla di questa lore, anche se si ripercuote sui ritmi di gioco delle singole classi e sul tipo di effetti assegnati alle carte specifiche per ciascuno. I nuovi player, però, hanno ora un nuovo modo di iniziare e scegliere il loro avatar preferito, al di fuori da discorsi di gameplay o mera viabilità. Festival delle Leggende a mio avviso parte perciò bene, già dalla scelta tematica operata. Che magari non metterà davvero tutti in “sha-n-n-n-n-n-n-n-n knees” (ginocchio), ma se non altro dimostra un’attenzione ai dettagli extra-ludici che rimane molto alta e interessante, nonostante il momento storico poco fortunato.
Sweet mechanics O’ Mine
“Where do we go? Where do we go now?” vi chiederete allora. Semplice, passiamo a discorrere delle meccaniche portanti dell’espansione, anch’esse basate sulla musica (ovviamente). Iniziando, ironicamente, da “Finale”, la nuova parola chiave da ricordare per non sprecare effetti addizionali preziosissimi e, spesso, anche troppo performanti. per attivare gli effetti di “Finale” bisogna giocare le carte che ne sono datate per ultime nel turno, spendendo tutti i mana a nostra disposizione. Le differenze tra l’attivazione normale e Finale sono notevoli, prendiamo ad esempio Hardcore Cultist: se giocato normalmente infligge 2 danni a un unico target, mentre con Finale fa lo stesso su tutti i nemici. Per quanto interessante sia dal punto di vista del gameplay e del ritmo che impone alle partite, gli effetti con Finale ci sono sembrati tutti più o meno troppo forti. Vero è che la curva di mana andrà seguita con più precisione, ma è un tipo di attenzione che i giocatori di livello dal medio all’alto già eseguivano normalmente. Intendendola come uno strumento di apprendimento per le nuove leve può funzionare, se alcune carte saranno messe a punto in corso d’opera. Per tutti gli altri, al massimo, può essere uno sprone a non giocare con disattenzione.
Se siete tra coloro che non sopportano la classe del Sacerdote, non ho buone notizie per voi. “I’d hate to look into those eyes and see an ounce of pain”, cioè mi duole guardarvi negli occhi e vedere tracce di dolore, ma la passiva che il vostro prete preferito ha ricevuto è davvero, davvero fortissima. A partire dal Festival delle Leggende e per il set Principale di quest’anno. I servitori con Sovracura attivano un effetto speciale quando vengono curati oltre la loro Salute massima. Le carte precedentemente già abusate con cure AOE (ad area) perdono così l’ultimo drawback che le caratterizzava, diventando utili anche quando non c’è niente da curare. Se non ne intravedete il potenziale, aspettate qualche settimana, e poi tornate a dirmi se non avevo ragione.
Boulevard of Broken Decks
Proseguendo lungo il “Boulevard” di Festival delle Leggende, già durante la prova in anteprima tenutasi poco prima di Pasqua avevamo potuto saggiare le potenzialità di certe combo e carte devastanti. “Don’t know where it goes”, non sappiamo dove ci porterà effettivamente il meta, ma qualche indizio lo abbiamo già avuto. Come anticipavo, ho percepito un power level generale innalzato, specialmente leggendo gli effetti delle leggendarie. Ogni classe ha assegnato un portabandiera musicale solista leggendario, il leader del gruppo per capirci. Nonché, una “ballad” finale sempre leggendaria. Quasi senza eccezione, l’efficacia dei duetti è una win condition a sé: un’affermazione pericolosa, che però è purtroppo veritiera.
Non sono convinto della scelta operata rendendo così efficaci queste carte nel nuovo set, ma come non accorgersene, per esempio, guardando Love Everlasting, la leggendaria del Sacerdote. A costo 3, riduce di 2 il prezzo della prima magia di ogni turno; l’effetto, inoltre, non svanisce, ma dura finchè giochiamo almeno una magia quando tocca a noi. Dal momento che tra le carte di classe del prete ci sono moltissime magie a costo 2 o 3, lanciarle a zero o a 1 non sarà un grande sacrificio, specialmente se serve anche a mantenere attivo l’effetto di Love Everlasting. Fortissima anche Starlight Groove, del Paladino. Costa sempre 3 mana e fornisce scudo divino al nostro eroe. La prima volta per effetto di base, poi, ripetendosi nel duello ogni volta che giochiamo una magia sacra. Per non citare solo incantesimi, vi presento infine Cage Head, creatura leggendaria del Cavaliere della Morte che costa 8, ha body 5/1 e rantolo di morte: evoca un cinghiale 9 – 9 con Carica e Provocazione. Non serve che vi ricordi quanto è facile rievocare minion, fornire loro rinascita ecc. con la classe in oggetto, vero?
N.B. La solita, ma importante raccomandazione ricorrente. La tentazione di craftare da subito alcune delle carte consigliate poco più su sarà alta. Il mio consiglio, però, resta il medesimo già scritto anche, per esempio, con L’Avanzata del Re dei Lich (di cui potete leggere la recensione QUI). Aspettate a spendere polveri. Prendete dimistichezza con le nuove carte e meccaniche, usate quelle che avete sbustato al lancio e divertitevi un po’ prima che il meta si congeli di nuovo.
In the End
Lasciamo al tempo l’ardua sentenza, anche se sono quasi sicuro che non passerà molto prima di una patch. Non lasciatevi ingannare dalla relativa varietà attuale: chi gioca da molto è abituato allo sprint di immaginazione che segue il rilascio di un’espansione. Purtroppo non dura a lungo, lasciando presto spazio a strategie solide che i giocatori ripeteranno all’infinito. Quali non è ancora dato saperlo, ma ho comunque provato a sbirciare nel futuro, e vi propongo perciò tre liste. Nel corso dell’early access giocato in compagnia di colleghi giornalisti e content creator, sono quelle che mi hanno dato le maggiori soddisfazioni.
-Outcast Rush Demon Hunter
Formato Standard
Anno del Lupo
Costo in polveri: 8100
0 – Dispose of Evidence x2
1 – Crimson Sigil Runner x2
1 – Fierce Outsider x2
1 – Illidari studies x2
1 – Visious Slithespear x2
2 – Security!! x2
2 – Snakebite x1
2 – Spectral Sight x2
2 – Wayward Sage x2
2 – Wretched Exile x2
3 – Lady S’Theno x1
3 – Predation x2
3 – Rush the stage x2
4 – Felerin the forgotten x1
4 – Glaivetar x2
4 – Halveria Darkraven x1
6 – Vengeful Wallopper x2
Per usare questo deck in Hearthstone copia il codice qui sotto, e incollalo direttamente in gioco.
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-XL Control Priest
Formato Standard
Anno del Lupo
Costo in polveri: 15160
0 – Fan Club X2
1 – Psychic Conjurer X2
1 – Shard Of The Naaru X2
1 – The Light! It Burns! X2
2 – Mind Eater X2
2 – Mysterious Visitor X2
2 – Power Chord: Synchronize X2
3 – Cathedral Of Atonement X2
3 – Identity Theft X2
3 – Love Everlasting X1
3 – Prince Renathal X1
3 – The Harvester Of Envy X1
4 – Cannibalize X2
4 – Dispossessed Soul X2
4 – E.T.C., Band Manager X1
4 – Fight Over Me X2
4 – School Teacher X2
5 – Clean The Scene X2
5 – Zilliax X1
6 – Harmonic Pop X2
6 – Sister Svalna X1
7 – Blackwater Behemoth X1
Per usare questo deck in Hearthstone copia il codice qui sotto, e incollalo direttamente in gioco.
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-Fatigue Imp Warlock
Formato Standard
Anno del Lupo
Costo in polveri: 7440
1 – Flame Imp X2
1 – Flustered Librarian X2
1 – Sir Finley, Sea Guide X1
1 – Tour Guide X2
1 – Void Virtuoso X2
1 – Voidwalker X2
2 – Baritone Imp X2
2 – Impending Catastrophe X2
2 – Nofin’s Imp-Ossible X2
2 – Vile Library X2
3 – Crescendo X2
3 – Fiendish Circle X2
3 – Imp Gang Boss X2
4 – Mischievous Imp X2
5 – Crazed Conductor X1
6 – Imp King Rafaam X1
6 – Symphony Of Sins X1
Per usare questo deck in Hearthstone copia il codice qui sotto, e incollalo direttamente in gioco.
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Piattaforme: PC, Mobile
Sviluppatore: Activision Blizzard
Publisher: Activision Blizzard
Festival delle leggende è un’espansione molto evocativa, la più coinvolgente da molto tempo a oggi. La sua estetica azzeccata riflette la tematica musicale ben rappresentata anche e soprattutto nel gameplay, tramite meccaniche interessanti pur se semplici. L’unica perplessità riguarda un livello di efficacia sbilanciato per alcune carte leggendarie (e non solo) che potrebbe guidare il meta alla staticità. Per ora in realtà, sembrano distribuite con sufficiente parità fra le classi. Tuttavia temo sia solo questione di tempo, con la rotazione a sconvolgere gli equilibri, e il core set che cambia e fa tornare utilizzabili in standard carte storiche forti come e più delle succitate leggendarie nel set. Sarò lieto di aver preso una “nota stonata”, se il meta dovesse rimanere vario e frizzante come lo è a ridosso della pubblicazione di questo articolo. Guardando alla storia del card game Blizzard, ho solo voluto proporvi qualche ragionevole dubbio. Nel frattempo, tra finali da calare con tempismo e “ritmo”, jingle incredibili e i soliti doppiaggi divertentissimi, Festival delle Leggende è proprio una festa che spacca.