Ricordo come se fosse ieri il mio primissimo approccio con Payday 2: era il lontano 12 giugno del 2015 e in possesso di una PlayStation 4 solitamente giocavo con alcuni dei miei amici più cari a giochi come Destiny, The Division e simili, proprio perché in quel periodo stavo cercando qualcosa di nuovo nell’ambito dei giochi cooperativi. Allora, proprio per sfruttare l’uscita di Payday 2 Crimewave Edition ,decisi di provare la produzione targata Starbreeze Entertainment. Il risultato superò completamente le mie aspettative, poiché mi ritrovai tra le mani un titolo pieno di contenuti e missioni da completare: una più difficile dell’altra, grazie anche ad un game design abbastanza studiato dal team di sviluppo, che non si concentrava esclusivamente sulla parte dello shooting, ma puntava anche su altri aspetti come lo stealth o l’ispezione. Insomma, Payday 2 è stato uno di quei videogiochi che mi colpì profondamente! Starbreeze Entertainment, in seguito all’annuncio di Payday 3, scosse in me tanta curiosità e fui stupefatto perché non mi sarei aspettato un terzo capitolo, seppur le notizie attorno a quest’ultimo si facevano sempre più insistenti. Dopo aver visto qualche video gameplay e presentazione, il team di sviluppo ha annunciato una Closed Beta dando modo ai giocatori di provare la produzione prima della sua uscita, fissata il 21 settembre 2023, dal 2 fino all’8 agosto. Proprio in questa occasione, ci è stato offerto un codice per testare con mano questa nuova iterazione su PC. Come si sarà comportato in questa prima prova Payday 3? Scopritelo in questo provato del gioco.
Payday 3: un ritorno con stile!
Durante la Closed Beta di Payday 3 è stato possibile accedere solamente una mappa, ossia No Rest For The Wicked, quindi non sappiamo come si presenteranno tutte le altre banche che, qualora non lo sappiate, saranno in totale 8 al lancio. Quest’ultima si presenta come un classico di Payday dove l’obiettivo del giocatore sarà quello di derubare una banca facendo attenzione ovviamente a tutto ciò che circonderà gli interni e gli esterni dell’edificio, comprese telecamere, guardie e anche i civili. Soprattutto questi ultimi, poiché non appena ci vedranno fare qualcosa di sospetto ai loro occhi, si allarmeranno e chiameranno immediatamente la sicurezza. Insomma, tante cose sono rimaste immutate rispetto al precedente capitolo, come la possibilità di ispezionare ogni singolo angolo e segnalare ai componenti della propria squadra i vari pericoli che potrebbero far scattare l’allarme. Infatti, come succedeva in Payday 2, anche qui ci sarà la possibilità di muoversi furtivamente e prendere il bottino senza farsi scoprire, ma questo rappresenta una grossa difficoltà poiché ci sono tante persone nella banca e rimanere nascosti dall’inizio alla fine potrebbe risultare un’impresa fin troppo ardua.
Dopo aver ispezionato accuratamente la zona il giocatore potrà indossare la maschera e procedere con la rapina vera e propria. Una volta compiuta, questa azione diventerà irreversibile, come succedeva in Payday 2 e di conseguenza, non potrete più tornare indietro e sarà possibile soltanto imbracciare le armi da fuoco da voi selezionate. Le novità aggiunte in questo Payday 3 si possono trovare innanzitutto in qualche nuova meccanica per sbloccare le porte, finestre e casseforti attraverso un mini-gioco, regalando una profondità maggiore all’opera. Detto ciò, seppur nella Beta Chiusa sia stata resa disponibile unicamente una mappa, ciò che ho notato giocando a quest’ultima risiederebbe in un level design quasi del tutto identico ad una mappa già vista in Payday 2, e questo potrebbe presentare uno dei punti più deboli della produzione se tutte le altre missioni saranno realizzate in questo medesimo modo.
Payday 3: un gameplay rinnovato
Un elemento che mi ha colpito sin da subito risiede nel gameplay di Payday 3. Il gioco è stato migliorato sotto diversi aspetti, primi tra tutto l’aspetto prettamente arcade del videogioco. In questo nuovo capitolo mi è sembrato tutto più rapido e frenetico, rivelandosi un bel punto a favore rispetto al passato. Ad esempio, portare le borse della refurtiva in Payday 2 impediva al giocatore di poter correre, mentre qui invece potremo farlo normalmente nonostante i borsoni carichi di soldi sulle proprie spalle. Oltre ai miglioramenti appena citati, ho subito intravisto un perfezionamento netto nel gunplay, molto più pulito, divertente e congeniale. Sparare con le armi da fuoco in Payday 3 regala tante soddisfazioni e credo fortemente che Starbreeze Entertainment abbia sfruttato la maggior parte delle proprie risorse per migliorare quanto più possibile questa meccanica del gioco.
Sappiamo che in Payday bisognerà affrontare tutti i poliziotti che verranno mandati contro la nostra squadra di manigoldi per impedirci di prendere il bottino e caricarlo sul nostro furgone… dunque i problemi (che noi eh) non mancheranno. Innanzitutto, bisogna considerare il tempo dal momento in cui verremo scoperti, perché più aspetteremo e peggio sarà. All’inizio si affronteranno solo dei poliziotti semplici, muniti di pistola e nient’altro, ma successivamente verremo invasi da vari tipi di nemici: poliziotti con fucili, scudi antisommossa, taser e il ritorno del famigerato clocker. Insomma, sebbene ci siano stati miglioramenti al gameplay generale del gioco, mi è sembrato che Starbreeze Entertainment abbia deciso in parte di mantenere diversi elementi che hanno reso famoso Payday, ma allo stesso tempo offrire anche delle novità come le armi Overkill. Quest’ultime fungeranno da ancora di salvezza contro i nemici più ostici. Nella Closed Beta ci è stato proposto solamente un lanciagranate pesante, che una volta “richiamato” veniva collocato in una posizione casuale della mappa.
Payday 3: parliamo della personalizzazione
Dopo aver portato a termine le nostre operazioni, il gioco ci ricompenserà non solo con i soldi del bottino portato con successo all’estrazione, ma potremo salire di livello grazie ad un sistema di progressione che aumenterà progressivamente una volta completata la mappa scelta dai giocatori (nel caso della Beta una soltanto come ho già detto prima), in base ai nostri risultati durante la partita e ovviamente, includendo il livello di difficoltà selezionato, permettendoci così di sbloccare nuove opzioni. Vorrei però prima soffermarmi a parlare della personalizzazione del proprio personaggio, perché in Payday 3 questo aspetto è stato rivisitato sotto alcuni aspetti. Per quanto riguarda le armi da fuoco, il giocatore potrà scegliere le classiche opzioni come ottiche, calcio, canna e quant’altro per incrementare diversi statistiche come il rinculo verticale o orizzontale, dispersione dei colpi, gittata, ecc., consentendoci di seminare panico, morte e distruzione. Lo stesso discorso vale per le armi secondarie. In più, saranno presenti alcuni gadget a nostra disposizione come la possibilità di portare delle sacche di munizioni, corazze e medikit: starà a noi decidere quali scegliere e sarebbe opportuno creare uno scenario in cui la nostra squadra si equipaggi adeguatamente per creare un bilanciamento generale in tal senso, in modo tale da sopravvivere ancora di più, mettendosi d’accordo con i vari giocatori.
Oltre agli accessori delle armi, per dare un tocco più fine alla personalizzazione si potranno indossare dei nuovi guanti, tute e ovviamente le maschere, ma questi non influiranno troppo dato che che fungeranno principalmente da aspetto estetico. Ora però posso introdurvi al pezzo forte di questa opzione e che ha reso Payday 2 molto popolare, ossia quello delle classi. In Payday 3 il giocatore può scegliere il ruolo in base al compito cui vorrà svolgere nel corso della rapina, come ad esempio c’è lo Specialista di munizioni, grazie al quale potrà contare su una maggiore capienza di munizioni e per i suoi alleati. Stesso discorso vale per il Medico e così via. Purtroppo non ho potute provare tutte a causa delle limitazioni della Closed Beta, ma basandomi su quelle che ho testato e devo dire che sono bilanciate molto bene e che sono tutte divertenti da giocare. Nello specifico ho usato sole le due classi nominate precedentemente e vorrei scoprire come verranno implementato le altre. Purtroppo però toccherà aspettare il lancio del gioco!
Payday 3: Redfall sei tu?
Nel sottotitolo ho nominato Redfall non a caso, ma con piena cognizione di causa per un semplice motivo: l’intelligenza artificiale (sebbene in questo caso sarebbe meglio parlare di deficienza artificiale). Qui mi sono accorto troppe volte che i poliziotti si fanno aggirare in modi estremamente semplici, perché alcuni di essi ci lasceranno passare senza alcun problema o ancora peggio nel caso dei soldati dotati di uno scudo antisommossa, questi non erano minimamente preoccupati della nostra presenza e non ci abbiamo pensato due volte a premere il grilletto per fare fuori questi nemici. Altri nemici invece erano letteralmente “freezati”, quindi immobili e senza dare alcun segno di vita. Insomma, posso affermare con assoluta obiettività che l’IA in Payday 3 è stata implementata in maniera piuttosto superficiale dal team di sviluppo e da qui nasce questa sorta di parallelismo con Redfall, il titolo targato Arkane Studios, con quest’ultimo ricordato per lo più per l’IA che fece molto discutere quando l’opera debuttò sul mercato. Un altro aspetto negativo (ma migliorabile basandosi sul feedback dei giocatori) risiede nello sbilanciamento della difficoltà.
Personalmente, nel corso della prova non sono andato oltre al livello di difficoltà difficile e ammetto che giocanfo questo livello di difficoltà le cose si sono fatte molto più complicate del previsto. Mi sarei aspettato questo tipo di difficoltà nei livelli Molto difficile e Overkill, perché attualmente sembra quasi impossibile superare questa difficoltà, costringendo ad accontentarsi solamente del livello di difficoltà Normale, sebbene anche quest’ultimo non sia proprio facile da portare a compimento. Payday 3 soffre anche di un bilanciamento generale completamente sbagliato e spero che alla release finale del gioco Starbreeze Studios possa considerare l’idea di abbassare quantomeno il piede dall’acceleratore per quanto riguarda il numero dei nemici da affrontare, o almeno ridurre i danni subiti poiché potrebbe generare tanta frustrazione e solamente in pochi riuscirebbero completare le missioni a difficoltà Overkill. Detto ciò, come considerazioni finali, posso affermare che questo Payday 3, almeno sulla carta, propone delle idee piuttosto interessanti, ma al tempo stesso questo capitolo mi sembra ancora ancorato al passato. La sensazione non è stata quella di giocare ad un nuovo capitolo, ma piuttosto ad una sorta di Payday 2.5 rifinito tecnicamente, ma con tanti elementi rimasti così immutati da non farmi sentire che questo capitolo sia un effettivo sequel.
Sviluppatore: Starbreeze Studios
Publisher: Deep Silver
Data d’uscita: 21 settembre 2023
Piattaforme: PC, PS5, Xbox Series X/S
Dopo aver provato la Closed Beta di Payday 3, dire che siamo del tutto entusiasti del ritorno di questo franchise sarebbe una colossale menzogna. Partendo dal gameplay, quest’ultimo si difende più che bene e propone uno stampo ancora più arcade rispetto al passato, dove in aggiunta con le sessioni stealth guadagna un gusto molto dolce e dal sapore invitante. L’introduzione di qualche meccanica come uno scassinamento attraverso un mini-gioco si è rivelata una scelta molto ben congeniata e l’aspetto visivo del titolo targato Starbreeze Entertainment non delude affatto. Tuttavia, ho notato che sono presenti una serie di problematiche come il Level Design, ancorato apparentemente al passato, insieme ai vari task che ci verranno affidati. L’IA non brilla certamente per lucidità, anzi, è proprio una delusione sotto tanti aspetti. Infine, i livelli di difficoltà sono piuttosto sbilanciati tra di loro e speriamo che Starbreeze Entertainment risolva al più presto tutte queste problematiche. Insomma, Payday 3 non sarà certamente partito col botto come ci aspettavamo, ma nonostante ciò si prospetta come un titolo cooperativo molto divertente giocato in compagnia e che può regalare diverse ore di divertimento. Per il giudizio finale sul gioco, come sempre vi invitiamo ad attendere la nostra recensione, con la speranza di avere tra le mani un gioco migliore e più equilibrato rispetto a quanto giocato in questi giorni.