The Legend of Nayuta Boundless Trails Recensione: affrontare l’ignoto alla scoperta di nuove terre

The Legend of Nayuta Boundless Trail

The Legend of Nayuta: Boundless Trails, pubblicato in Giappone come Nayuta no Kiseki, è un action-RPG  e fa parte di alcuni port della serie The Legend of Heroes, insieme a Trails to Azure, Trails to Reverie e Trails of Cold Steel III e IV. Il titolo è stato sviluppato e pubblicato da Nihon Falcom e NIS AMERICA e uscito per la prima volta nel 2012 su PlayStation Portable, mentre nel 2021 sono state annunciate le versioni per PlayStation 4, Nintendo Switch e PC. Di solito, quando si pensa titoli del genere, vengono in mente IP come The Legend of Zelda, Dungeon Siege, la saga di The Elder Scrolls,  Diablo e simili. Nel titolo, i giocatori vestiranno i panni di Nayuta e Noi alla scoperta del Lost Heaven, caratterizzato da Isole ricche di flora e fauna uniche considerate solo un ricordo visibile nelle immagini delle Star Fragments poiché sono inesistenti oppure estinte.

The Legend of Nayuta Boundless Trail

The Legend of Nayuta Boundless Trails: salvare Lost Heaven e recuperare il Master Gear

Nayuta è un astronomo esploratore e, a differenza degli abitanti di Remnant Isle e di molti scienziati, è convinto che esistano altre Isole e Terre oltre il mare piatto già conosciuto. Un giorno, Nayuta e il suo amico Cygna, salvano una fatina di nome Noi, la custode del Master Gear, rubato da un un uomo misterioso di nome Zechst, e del Lost Heaven che chiede loro di aiutarla nel recupero del Master Gear. Per riuscirci devono purificare le Isole del Lost Heaven e recuperare gli ingranaggi di ogni Isola da posizionare nell‘Astro-labo; inoltre, Nayuta dovrà anche aiutare una ragazza di nome Creha, appartenente al popolo di Mythos, che ha creato e costruito la dimensione del Lost Heven, a recuperare la memoria; infine, il protagonista dovrà scoprire perché il suo amico Cygna è scappato da Remnant Isle e ritrovarlo.

Come in ogni titolo action-RPG, anche in The Legend of Nayuta: Boundless Trails è possibile formare un party, anche se limitato ai due soli membri, di solito formato quasi sempre da Nayuta e Noi, con la collaborazione in alcune situazioni di altri personaggi come Cygna (o di un altro membro) che forniscono supporto esterno. Ogni personaggio è stato pensato come un punto di forza per la squadra: Nayuta e Cygna utilizzano attacchi ravvicinati e fisici, mentre Noi è esperta con gli attacchi a distanza e magici, o in questo caso Seasonal Arts, poiché utilizzano elementi naturali delle quattro stagioni (primavera, estate, autunno ed inverno). Remnant Isle è l’isola principale e presenta, oltre alla casa del protagonista e degli altri abitanti, i negozi principali che vendono gli equipaggiamenti adatti per le diverse missioni; andando avanti con la storia sarà possibile sbloccare nuovi oggetti e nuove armi. Sempre avanzando nella storia, sarà disponibile il Remnant Isle Museum, dove i giocatori possono donare i reperti antichi e naturali trovati durante le missioni ricevendo adeguate ricompense: i giocatori possono ottenerne maggiori e molto più rare se riescono a completare ed aprire un’intera galleria del Museo. Sulla spiaggia, troviamo la casa e il luogo di allenamento di Master Orbus (il maestro di Nayuta e Cygna) che ha la funzione di spiegare le basi del combattimento a Nayuta (e quindi ai giocatori), donando al protagonista un manuale di allenamento. Quando una scheda del manuale è completa, Master Orbus insegna una nuova tecnica utile per proseguire nell’avventura.

The Legend of Nayuta Boundless Trail

Una remaster ancora da migliorare

I giocatori possono andare e tornare da Lost Heaven, chiamato anche Garden of Stars, attraverso un portale creato da Noi e situato vicino la casa di Nayuta. In New Garden c’è poco da esplorare, poiché funge da tramite verso altre quattro isole dove sono custoditi gli ingranaggi degli elementi; in questo giardino troviamo Creha e il macchinario misterioso conosciuto come Astro-labo. Le isole collegate al Garden of Stars sono suddivise per elementi naturali e per stagioni: ognuna di loro è composta da diversi livelli e da un boss finale. La struttura dei livelli non è open world, come nei più recenti titoli degli ultimi anni, ma richiama al classico platform, dove è necessario sbloccare tutti i dungeon, avanzando poco alla volta, prima di poter arrivare al boss finale ed ottenere l’ingranaggio di quella determinata isola. Non è prevista la possibilità di ricominciare da un punto del dungeon se si salva all’interno di un livello, ma il giocatore è obbligato a ricominciare dall’inizio dello schema ed è così costretto a salvare sempre prima di iniziare un livello. I dungeon presentano diversi tipi di nemici, che diventano più numerosi e forti da battere man mano che si avanza nella partita, e sono costituiti da flora e fauna che si sono adattati all’ambiente e al clima dell’isola. In alcuni di questi dungeon Noi potrà apprendere nuove abilità (come Frost Wave oppure Cyclone) , mentre per sbloccare le skills di Nayuta (come Gear Buster e Gear Hold) è necessario sconfiggere il boss finale e liberare il Guardiano dell’isola.

The Legend of Nayuta Boundless Trail

Il titolo presenta una grafica in 2.5D fedele alla versione originale uscita su PSP nel 2012, ma la qualità è stata nettamente migliorata in versione HD; gli effetti sonori e la musica sono stati riproposti con qualità migliori, come anche le animazioni e i momenti di narrazione e i ricordi per godere appieno ogni singolo istante in-game e rendere The Legend of Nayuta: Boundless Trails un action-RPG apprezzabile anche su PlayStation 4 a 1080 e 60 fps. I personaggi e le ambientazioni sono molto più delineati nei particolari e i colori risultano più nitidi, rendendo piacevoli le ore passate durante il gioco. Gli asset, purtroppo, sono quasi ripetitivi, poiché anche se i diversi dungeon sono influenzati dal clima differente presente in ogni isola, presentano ambientazioni e nemici spesso tra loro. Non sono stati rilevati problemi significativi,  ma la grafica della barra HUD dell’energia della vita è da migliorare, poiché indicare con il rosso sia la parte alta che quella bassa dello schermo per avvertire dell’esaurimento dell’energia vitale diventa un problema per i giocatori che, in questo modo, non riescono a vedere nella sua interezza l’ostacolo successivo; inoltre, anche se i dungeon sembrano inizialmente molto semplici da affrontare, sarebbe utile una mini mappa per orientarsi meglio e non dover prendere sentieri a caso.

PIATTAFORME: PS4, SWITCH, PC

SVILUPPATORE: NIHON FALCOM

PUBBLISHER: NIHON FALCOM, NIS AMERICA

The Legend of Nayuta: Boundless Trails, pubblicato in Giappone come Nayuta no Kiseki, è un action-RPG spin-off della serie The Legend of Heroes, sviluppato e pubblicato da Nihon Falcom e NIS AMERICA e uscito per la prima volta nel 2012 su PlayStation Portable. I giocatori vestiranno i panni di Nayuta e Noi alla scoperta del Lost Heaven, caratterizzato da Isole ricche di flora e fauna uniche considerate solo un ricordo visibile nelle immagini delle Star Fragments poiché sono inesistenti oppure estinte. Come in ogni titolo action-RPG, anche in The Legend of Nayuta: Boundless Trails è possibile formare un party, anche se limitato ai due soli membri, di solito formato quasi sempre da Nayuta e Noi, con la collaborazione in alcune situazioni di altri personaggi come Cygna (o di un altro membro) che forniscono supporto esterno. Remnant Isle è l’isola principale e presenta, oltre alla casa del protagonista e degli altri abitanti, i negozi principali che vendono gli equipaggiamenti adatti per le diverse missioni; avanzando con la storia sarà possibile sbloccare nuovi oggetti e nuove armi. I giocatori possono andare e tornare da Lost Heaven, chiamato anche New Garden, attraverso un portale creato da Noi e situato vicino la casa di Nayuta. In New Garden c’è poco da esplorare, poiché funge da tramite verso altre quattro isole dove sono custoditi gli ingranaggi degli elementi; in questo giardino troviamo Creha e il macchinario misterioso conosciuto come Astro-labo. La struttura dei livelli non è open world, come nei più recenti titoli degli ultimi anni, ma richiama al classico platform, dove è necessario sbloccare tutti i dungeon, avanzando poco alla volta, prima di poter arrivare al boss finale. Non è prevista la possibilità di riprendere da un punto del dungeon se si salva all’interno di un livello, ma il giocatore è obbligato a ricominciare dall’inizio dello schema ed è così costretto a salvare sempre prima di iniziare un livello. I dungeon presentano diversi tipi di nemici, che diventano più numerosi e forti da battere man mano che si avanza nella partita,  che si sono ormai adattati all’ambiente e al clima dell’isola. In alcuni di questi dungeon Noi potrà apprendere nuove abilità (come Frost Wave oppure Cyclone) , mentre per sbloccare le skills di Nayuta (come Gear Buster e Gear Hold) è necessario sconfiggere il boss finale e liberare il Guardiano dell’isola. Gli asset, purtroppo, sono quasi ripetitivi, poiché anche se i diversi dungeon sono influenzati dal clima differente presente in ogni isola, presentano ambientazioni e nemici spesso simili tra loro. Non sono stati rilevati problemi significativi,  ma la grafica della barra HUD dell’energia della vita è da migliorare, poiché indicare con il rosso sia la parte alta che quella bassa dello schermo per avvertire dell’esaurimento dell’energia vitale diventa un problema per i giocatori che, in questo modo, non riescono a vedere nella sua interezza l’ostacolo successivo