2Dark – Anteprima

Ci sono decine e decine di modi per riuscire a spaventare o ad inquietare lo spettatore, o in questo caso il giocatore, semplicemente attraverso uno schermo. Un veterano di questa pratica è sulla piazza ormai da tempo, e sicuramente lo ricorderete per l’iconico survival horror Alone in the Dark: il signor Frédérick Raynal, che ben venticinque anni dopo il datato primo capitolo della saga torna a portare il buio e la tensione nelle nostre case con la nuova IP 2Dark. Stando a quanto riportato dal team Gloomywood, il titolo al momento non dispone di una finestra di lancio precisa, al momento bloccata ad un indicativo “2017”. Se si supera il primo shock della canzoncina stile “Profondo Rosso” cantata da bambini nel menù iniziale, possiamo iniziare questa avventura sanguinosa. Non neghiamo che il primo impatto a livello grafico non è stato dei migliori in assoluto, risultando il comparto per alcuni versi datato… eppure riesce dannatamente nel suo intento. Appena faremo cominciare la nuova partita, partirà un breve prologo in video, che la dirà anche troppo lunga su come il nostro personaggio inizierà le sue indagini. I suoi due figli rapiti, sua moglie uccisa e decapitata. Il Detective Smith non si dà per vinto, e negli anni successivi non smetterà di cercare i suoi bambini. Questa vicenda sarà il motore di tutto, dato che il nostro investigatore comincerà per conto suo le ricerche, seguendo le tracce di altri bambini scomparsi in quel di Gloomywood (già, come lo studio). Il gameplay è assolutamente il pezzo forte, strutturato come uno stealth action game survival con telecamera dall’alto ed addirittura alcune meccaniche tipiche delle classiche avventure punta e clicca. Il nostro compito, come già anticipato, sarà esplorare dei luoghi poco raccomandabili (per motivazioni diverse) alla ricerca di bambini da salvare e riportare a casa.

2Dark

I comandi di gioco sono molto semplici da comprendere, ma non comodissimi nelle fasi dove la tensione e la fretta giocano brutti scherzi: avremo un inventario alla nostra sinistra che occuperà una porzione dello schermo, e che potremo ingrandire e ridurre quando vogliamo. La meccanica interessante di questo, è che comprende sia gli oggetti chiave, sia le armi, sia i documenti da leggere. Gli oggetti potranno essere spostati all’interno di esso a nostro piacimento, così da collocare nella prima fila gli oggetti di prima necessità. Alcuni oggetti potranno anche essere combinati, come ad esempio le sigarette e l’accendino (metodo alternativo ed apprezzato per salvare la partita in corso), le munizioni ed il revolver, o le batterie e la torcia… già, la torcia. “Vorresti dire che senza quella non riusciremo a vedere nulla?” Esattamente, o quasi. 2Dark si basa molto sulla visibilità e sulla discrezione del nostro detective Smith, e chiaro esempio del buio che ci troveremo ad esplorare è proprio il primo livello di gioco, disseminato di trappole che potrebbero farci fuori semplicemente calpestandole. E se le batterie si esauriscono? Abbiamo una piccola, minima fonte di luce nel nostro accendino, e che ha una durata illimitata… ma molto limitata è l’illuminazione che riuscirà a fornirci. Da notare ci sono molte chicche, che non sono altro che semplice coerenza: ad esempio, non potremo leggere i documenti nel nostro inventario in qualsiasi momento, ma solo se ci troveremo in aree illuminate, o se nella mano destra o sinistra terremo una fonte di luce. Potremo equipaggiare solamente due oggetti alla volta, uno per mano, e sempre con l’accortezza di tenere quelli più utilizzati nella prima barra dell’inventario. Ovviamente i primi passi del gioco sono stati accompagnati anche da messaggi tutorial, con tanto di immagini-esempio, e nell’80% di essi c’è una frase ricorrente: Rumore = Pericolo. Esatto, i nemici, ma anche i fastidiosi animaletti, saranno sensibili e si accorgeranno di voi non solo a causa della luce che emanate o della vostra esposizione ad essa, ma anche dai rumori che farete camminando, sparando, o facendo cadere oggetti.

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A volte tali caratteristiche potranno essere sfruttate a proprio vantaggio per distrarre ed aggirare dei nemici, invece di ingaggiare il combattimento, e che non spesso ci vedrebbe vincitori (se non con la rivoltella in mano). I nemici potranno anche essere colti alle spalle sfruttando i passi silenziosi, e mettendoli fuori combattimento con un solo colpo. Vi renderete conto dell’importanza del silenzio quando avrete al vostro seguito i suddetti pargoli da salvare: essi si riuniranno in gruppo e vi seguiranno ovunque andrete, e potrete impartire loro il comando di aspettare in un determinato luogo mentre svolgete alcune “faccende”. Tutto facile sembra! Nemmeno per sogno. Una volta rimasti soli alcuni bambini cominceranno a gridare, lamentarsi e a piangere… ricordate l’importanza del silenzio no? Bene. Lasciarli incustoditi troppo a lungo potrebbe significare il loro nuovo rapimento, o peggio, la morte. Una volta che avremo condotto tutti i bambini rimasti fino al punto di raccolta, e che anche noi ci saremo giunti, potremo terminare la missione. Il punteggio in stelle delle singole missioni verrà assegnato in base alle azioni che avremo compiuto, ai segreti scoperti e al numero di vittime che abbiamo causato (dopo tutto, Smith aveva promesso alla moglie che non avrebbe mai usato quella pistola…). Non mi soffermerò molto sui dettagli delle missioni giocate o sui collezionabili, dato che andrebbero un po’ a spoilerare la trama interessante ed intrigante, che con un alone di mistero, riesce a fare da cornice ad un gioco piacevole, anche se da limare in alcune meccaniche, specie nel movimento. Per il momento, posso decisamente dichiararmi fiducioso sulla buona riuscita del titolo, sperando anche, se non è chiedere troppo, in un ulteriore upgrade grafico.