Indubitabilmente, The Defenders ha avuto le sue magagne. Nel parere di molti la serie risultava forse troppo lenta in confronto a ciò che si sarebbero aspettati da una squadra di supereroi, il cui respiro sarà certo meno ampio di ciò a cui The Avengers ci ha abituati, ma Charlie Cox avanza l’ipotesi che questo fosse dovuto alla necessaria naturalezza con cui si doveva far sì che gli eroi si incontrassero e decidessero di collaborare.
In più, Cox riconosciuto i meriti di Marco Ramirez nel far compenetrare le storie dei quattro personaggi; ma in seguito dice di poter apprezzare che lo show non competa con The Avengers, ma sia più in linea con la scala più piccola in cui i protagonisti di The Defenders si muovono. D’altra parte, non ci sono ancora piani per realizzare un’ipotetica seconda stagione di The Defenders: chissà se questo cambierà…