LocoRoco Midnight Carnival – Recensione PSP

E siamo al terzo episodio, anzi, al quarto se ci mettiamo dentro il misterioso Cocoreccho, ibrido fra uno screen saver interattivo e un giochino vagamente insulso (uscito solo su PS3 e presto dimenticato). LocoRoco del resto è probabilmente il gioco simbolo della PSP, uno dei pochi ad aver sfruttato le peculiarità della console, non tanto come hardware (anche se lo stile grafico da giochino in flash tradisce una natura assai più complessa di quanto in realtà non si creda), ma piuttosto puntando all’ergonomia, con la gestione dei movimenti legata unicamente ai tasti dorsali. L e R per inclinare i livelli bidimensionali, ma anche per far saltare il protagonista, questo giallo gommoso esserino, dotato di una spiccata inclinazione per il canto. A lui si sono poi affiancati numerosi compari, un po’ di tutti i colori e dalle mutevoli doti canore. Del resto LocoRoco ha sempre avuto una colonna sonora strepitosa, piena di motivetti geniali, perfettamente studiati per accompagnare il giocatore durante l’esplorazione dei vari livelli. Già, perché se c’è una cosa che i veterani del titolo in questione adorano è proprio l’andarsene in giro per i numerosi stage alla ricerca di ogni più recondito segreto, alcuni così ben nascosti da costringere a numerose peregrinazioni prima di riuscire a ottenere l’agognato “perfect”.

LocoRoco è insomma un titolo davvero unico nel suo genere e per questo i fan hanno atteso con trepidazione la pubblicazione di questo Midnight Carnival, disponibile unicamente attraverso il PSN, scelta non casuale visto che stiamo parlando di un’edizione piuttosto diversa dal solito. Trattasi infatti di una sorta di concentrato, dove si è tralasciata la fase esplorativa in favore dell’abilità manuale, esasperando tutti quegli aspetti un po’ frustranti che hanno da sempre contraddistinto la serie. Ve lo diciamo in modo esplicito: se avete rischiato di lanciare la PSP fuori dalla finestra in LocoRoco 2, sappiate che al confronto quella era una passeggiata di salute…

MOLTO LOCO E POCO ROCO
Il level design di Midnight Carnival è qualcosa che a tratti sfiora vette di malvagità luciferina, immergendo il povero giocatore in situazioni che richiedono una precisione assoluta e dei riflessi di acciaio per venirne a capo. Piattaforme che non stanno ferme un attimo o si sbriciolano come biscotti secchi, la presenza dei maledetti aculei neri ovunque e soprattutto lo scarsissimo margine di errore che viene concesso sono sostanzialmente la punta dell’iceberg di quello che vi aspetta.
In buona sostanza tocca armarsi di tantissima pazienza e prepararsi ad affrontare sedici livelli che assomigliano paurosamente a una vera e propria via crucis videoludica…

Le modifiche allo stile di gioco non sono comunque limitate a un’estremizzazione della difficoltà media: una su tutte è la presenza di un nuovo tipo di salto, una specie di “boost” definito Boing che permetterà al vostro locoroco di effettuare balzi non solo più potenti, ma persino di concatenarli, facendo salire una sorta di contatore che non farà altro che incrementare il vostro punteggio in maniera esponenziale. Ogni livello è inoltre mediamente più corto, con meno locoroco da raccogliere e un numero inferiore di zone nascoste, mentre i checkpoint sono rarissimi e in caso di morte dovrete sacrificare un certo numero di pickory (i numerosi moschini rosa che potrete raccogliere in giro) per evitare di rifarvi il livello da capo.

Le novità comprendono un negozio gestito dai BuiBui, la versione cattiva dei paciosi MuiMui, nel quale è possibile scambiare i pickory con oggetti di vario tipo, alcuni dei quali utili per addobbare in modo originale il vostro locoroco (con effetti da sperimentare), altri in grado di darvi una chance di sopravvivenza in più. Non mancano dei livelli bonus dove occorre raccogliere entro un tempo limite quanti più pickory possibili, nonché un paio di sottogiochi simpatici ispirati al flipper e agli ufo catcher (in realtà quest’ultimo lo si era già visto in LocoRoco 2), utili per far punti senza impazzire troppo. Ottima e per nulla trascurabile l’opzione per il gioco in co-op tramite wi-fi in rete locale, con in più l’accesso a classifiche e replay via internet. Insomma, la panacea per tutti i fan duri e puri!