Watch Dogs, uscito lo scorso maggio, ha fatto parecchio parlare di sé, e le chiacchierate quasi mai avevano toni moderati. Il free roaming di Ubisoft è uno di quei giochi capaci di dividere seccamente in due il pubblico: o lo si è ama, come nel mio caso, o lo si è odia. La “colpa” di questa dicotomia va probabilmente ascritta a come si è scelto di affrontarlo. Watch_Dogs ha, infatti, il grande difetto di concedere troppa libertà sin da subito, non permettendo di immergersi nella storia a meno che non lo si voglia fortemente, cosa che può portare a fruire di un’esperienza annacquata e, di conseguenza, meno coinvolgente. Il mio approccio è stato quello del “vado dritto come un treno”, perché di un gioco mi interessa principalmente la storia che ha da raccontare (cosa che, peraltro, emerge chiaramente dalla recensione che vi ho scritto di mio pugno e che trovate qui). La corsa ai titoli di coda mi ha permesso di affrontare una campagna principale densa di avvenimenti, con un paio di colpi di scena che non mi sarei aspettato a condire un’esperienza davvero piacevole per le brulicanti strade di Chicago. Bene, tutto bello, tutto fantastico. Ma perché stiamo ancora parlando di Watch Dogs? Semplicemente perché stiamo per tornare in azione. E lo faremo con il primo e unico DLC single player (ma non solo, come vedremo più avanti) previsto per il gioco.
Esattamente come ha fatto Sony con First Light, anche Ubisoft ha infatti deciso che in Bad Blood non ci sarà più spazio per il protagonista del titolo principale. Il nuovo DLC sarà quindi interamente incentrato su T-Bone, l’hacker che aveva spianato a Pearce la strada verso la vendetta.
Rimettete nell’armadio lo spolverino di pelle. Questa volta non vi servirà.
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SANGUE CATTIVO
Bad Blood è un DLC che rischia di sembrare un po’ ruffiano, visto che cerca di accattivarsi tanto le simpatie degli amanti del single player, a cui offre una campagna che durerà tra le quattro e le cinque ore e una serie di missioni generate proceduralmente praticamente infinita, quanto quelle di chi sta cercando qualcosa di nuovo da giocare in compagnia di un amico in carne e ossa.
Tutto è legato a una nuova voce del menu, che dà modo di cominciare una partita nei panni di T-Bone. Il consiglio è quello di farlo dopo aver concluso la storia di Aiden, visto che mentre giocherete Bad Blood diversi annunci diffusi per televisione o per radio rischieranno di rovinare la trama principale a chi non la avesse già completata. Durante la nostra visita negli uffici milanesi di Ubisoft abbiamo potuto mettere le mani su tre delle dieci missioni che compongono la nuova campagna e su una piccola porzione della modalità cooperativa. Il gioco comincia con T-Bone pronto per un ultimo lavoretto che servirà a levarsi dalle scatole gli agenti del ctOS, in modo da poter lasciare Chicago senza coda di amichetti al seguito.
Per ciò che concerne il single player, bastano dieci minuti per capire due cose.
La prima è che il nostro eroe è uno spaccone ed è emotivamente meno fragile di Pearce, risultando quindi più facile da “leggere” e interpretare. La seconda è che l’approccio scelto è decisamente più stealth di quello adottato per Aiden, almeno nelle prime fasi. Questo significa che non vi verrà mai chiesto di menare le mani? Assolutamente no e, volendo, potrete provare a risolvere tutto con una massiccia dose di piombo. Ma sarebbe una cosa crudele e un insulto al protagonista: perché T-Bone è decisamente più intelligente di così.

MOTORI ELETTRICI DI DISTRUZIONE DI MASSA
Oltre all’arsenale che abbiamo già imparato a conoscere con Aiden, T-Bone potrà contare su un ulteriore asso nella manica, Eugene, una macchinina radiocomandata capace di infilarsi in zone altrimenti inaccessibili e che potrà, una volta potenziata a dovere, stordire gli avversari mettendoli fuori combattimento. L’uso della macchinina è divertente e dà un pizzico di varietà in più all’azione, anche se devo confessarvi di averla trovata un pochino “overpowered”, visto che, da sola, è stata capace di mettere fuori combattimento un’intera squadra di agenti nemici.

E IL RESTO?
Esattamente come siamo stati abituati a fare in Watch_Dogs poi, anche in Bad Blood potremo sfruttare uno smartphone capace di controllare praticamente tutti i dispositivi di Chicago. T-Bone, però, avrà a disposizione anche un’ulteriore diramazione di un albero talenti già parzialmente popolato, chiamata Pulizia delle Strade, in cui trovano posto potenziamenti per ricaricare più velocemente le batterie, per creare diversivi, per amplificare i disturbi, per acquistare chiavi al mercato nero e via discorrendo. Queste abilità non saranno disponibili immediatamente e andranno sbloccate completando le missioni procedurali di cui scrivevo poco fa. Fatelo, quando ne avrete la possibilità: diventerete hacker più cool e aiuterete il vostro contatto nella Polizia locale a rendere le strade di Chicago un posto più sicuro in cui vivere.

LA COOPERATIVA DI BAD BLOOD
Durante la nostra prova abbiamo avuto anche modo di mettere le mani su un paio di missioni della nuova modalità cooperativa, chiamata Street Sweep. L’accesso a questa opzione avviene tramite lo smartphone di T-Bone, con il quale potrete invitare un altro amichetto per prendervela con la malavita di Chicago. Le missioni che abbiamo affrontato, due per l’esattezza, mi hanno ricordato, per tipologia e obiettivi, quelle generate casualmente ma è ancora presto per sbilanciarsi sulla loro bellezza. Il plus, che mi basta e avanza per il momento, è quello di poterle affrontare con un amico mentre proviamo a fare surf sui tetti delle vetture che sfrecciano per le vie di Chicago.
Bad Blood, il primo e unico DLC single player dedicato a Watch_Dogs, verrà reso disponibile il 23 settembre per tutti gli utenti che hanno acquistato il Season Pass del gioco principale. Gli altri potranno cominciare a giocarci dal 30 settembre.