Frostpunk Console Edition Recensione

Frostpunk Console Edition

Frostpunk Console Edition Recensione | Una volta era il grande falò, il punto in cui le tribù si concentravano e si raccoglievano, un grande punto di riferimento, di protezione e di riscaldamento quando le temperature si facevano rigide. Proprio nel momento in cui la neve cade, non sembra dare segni di scioglimento e anzi si toccano decine di gradi Celsius sotto zero, Frostpunk ci mette alla prova ponendo tutte le condizioni necessarie per avvolgerci nella tempesta di ghiaccio che si abbatte su di noi.

Frostpunk Console Edition: cuore di ghiaccio, speranza di fuoco

A oltre un anno dalla sua uscita su PC, torna ora in versione console la tragedia severa e sottesa praticamente a ogni lavoro di 11 Bit Studios, a partire dal loro più grande lavoro compiuto finora, This War Of Mine. Anche in queste lande desolate e spazzate da vento e ghiaccio potremo decidere se tenere lontani i più giovani e innocenti da questa lotta per la sopravvivenza o non risparmiare nessuno e buttare nella mischia qualunque risorsa umana a disposizione. Ripercorriamo brevemente la storia e le modalità di gioco disponibili, qualora non foste ancora a conoscenza di quanto vi attende in questo gioco: in questo survival game strutturato secondo le meccaniche di gioco proprie di un gestionale city builder, dovremo preoccuparci di una comunità di persone che, giorno dopo giorno, devono fare i conti con la sopravvivenza e il lavoro nei dintorni di un reattore, unica vera fonte di calore che permette a queste poche decine di persone di combattere contro il gelo. 10Durante il filmato introduttivo, dove notiamo una locomotiva che subito ci riporta alla mente il veicolo protagonista in FAR: Lone Sails, le emozioni sono davvero forti: la neve che cancella qualsiasi cosa e che spazza ogni traccia di umanità dalla città di Londra è accompagnata da un voice over narrante che porta con sé il peso della sofferenza che non mancheremo di incontrare in ogni istante di gioco.

Il viaggio sarà lungo e periglioso…

Frostpunk Console Edition: i am the master of my faith, I am the captain of my soul

Sin da questa prima sequenza, facciamo la conoscenza anche del character design, ben curato e dallo stile illustrativo molto particolare, il quale è talmente ben delineato da permetterci di scoprire il significato della parola solitudine e abbandono, una volta che ci mettiamo alla ricerca dei nostri compagni e capire come proseguire dopo che la bufera ha reso inutilizzabile il convoglio per viaggiare. Il dolore e le difficoltà che hanno fregiato ogni singola smorfia e ruga sul volto degli abitanti di questo mondo gelido e nefasto ci permettono di associarli facilmente a quelli incontrati in A Plague Tale: Innocence. Nessuno sarà escluso dalla pena da scontare tra i ghiacci, nemmeno ai lavori forzati, nemmeno i bambini. Capitani di noi stessi, del nostro destino e di quello delle anime sotto la nostra egida, potremo mettere alla prova le nostre abilità di condottieri e saggi legislatori della comunità, compiendo scelte spesso difficili e dalle conseguenze altrettanto complesse da gestire, soprattutto considerando una fiducia nei nostri confronti parecchio traballante da parte dei cittadini e una soglia di malcontento dalla facile crescita. Queste due statistiche saranno onnipresenti sullo schermo in basso, sempre lì a fissarci nei loro colori contrastanti come una bilancia che dichiara l’andamento della comunità, e di conseguenza della nostra partita.

Frostpunk Console Edition

Frostpunk non è certamente privo di descrizioni

Frostpunk Console Edition: Il dolore ha un volto e un nome

Non saranno i soli parametri da tenere sotto controllo, come ogni buon gestionale che si rispetti: potremo percorrere il terreno intorno a noi scandagliandolo con il puntatore sullo schermo, compiendo azioni di varia natura o aprendo menu praticamente con ogni singolo tasto del controller, segno di uno sfruttamento completo e doveroso dell’offerta tecnica nel porting su PlayStation 4 e di un lavoro compiuto con ogni crisma. Nella modalità scenari, ossia la storia principale, osserveremo la narrazione evolversi in tal senso: dall’arrivo in “Una nuova casa”, alla scoperta de “Le arche e i rifugiati” dal ventesimo giorno di campagna fino a “La caduta di Winterhome” al cinquantesimo giorno. Per uscire vincitori da questo panorama per nulla facile, dovremo equilibrare diversi fattori, come la salute delle genti, le risorse da scavare e ottenere dal sottosuolo per poter costruire e mantenere attiva l’unica fonte di calore, ossia il generatore, così come potremo indugiare sulle caratteristiche di ogni singolo individuo. Frostpunk infatti permette di conoscere uno a uno i villeggianti, rendendo però anche un po’ più aspra la loro morte, resa nota dalle notifiche a lato dello schermo. Questo accadrà per le più naturali delle cause: fame, malattia, freddo, tre condizioni che ci daranno non poco filo da torcere, in quanto aumenteranno il malcontento e ci condurranno a varare leggi non sempre facili da far accettare, con le inevitabili conseguenze.

Frostpunk Console Edition

Nessun dettaglio viene lasciato al caso, nemmeno nei menu

Ansia da prestazione

L’ansia e la tensione in partita si dimostrano sicuramente più gestibili in modalità infinita, dove non avremo particolari legami con lo scorrere del tempo: questa mod si divide in Resistenza per i survivalisti con difficili condizioni climatiche e scarsità di risorse, oppure Serenità per chi desidera costruire una città come meglio crede. Grazie a questa seconda possibilità che ci viene concessa, potremo sicuramente vivere l’avventura con un po’ più di serenità, ma non aspettiamoci di poter dormire sonni tranquilli: le scelte morali saranno sempre dietro l’angolo e ci faranno capire che avere il febbrile desiderio umano di avere il potere nelle proprie mani si rivela essere un fardello di complessa gestione. Tutto questo viene però reso aiutato da un menu completo di informazioni e indicazioni da seguire, oltre che vantare una localizzazione totale e ben curata in parecchie lingue diverse. Immancabile la personalizzazione dei controlli audio e video, della sensibilità del cursore e della possibilità di visualizzare anche lo spettro della temperatura della zona coinvolta. Il comparto grafico e tecnico si sono dimostrati davvero all’altezza di un titolo di questo genere, anche attraverso una modalità fotografia ben coordinata e dalle scelte artistiche ben ponderate, oltre a una colonna sonora che saprà toccare anche le corde più nascoste del vostro animo.

Frostpunk Console Edition ha pochi difetti e se proprio dovessimo citarne qualcuno, potremmo soffermarci sulla non immediatezza nella scelta corretta del passo successivo da compiere e sul senso di frustrazione che questo può generare in noi. D’altronde, che gestionale sarebbe, se fosse semplice? La performance su PS4 si è dimostrata davvero ben riuscita sia per il funzionamento fluido del motore di gioco, sia per la gestione dei comandi da joypad: il tutto ha concorso a dare origine a un risultato toccante ed emotivamente potente.

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.