Rainbow Six Extraction: Ubisoft non è preoccupata della competizione con Siege

Rainbow Six Extraction

Rainbow Six Siege è, ad oggi, più forte che mai e per il momento non vi è alcuna indicazione che possa far pensare il contrario, nemmeno sul lungo termine. Ubisoft però, ha da poco svelato un nuovo titolo ambientato nello stesso universo (mantenendo gli stessi Operatori) ma con volontà completamente differenti rispetto alla sua “controparte” competitiva: parliamo ovviamente di Rainbow Six Extraction.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea riguardo una “pseudo-competizione interna” tra i due titoli. Proprio riguardo a ciò, il creative director del titolo full-coop, Patrik Méthé, ha detto la sua, riassumendo che quel problema specifico non sarà, per l’appunto, un problema.

Sono entrambi giochi molto diversi che offrono le proprie sfide e stimoli, quindi non c’è nessuna preoccupazione a questo proposito, anzi, il contrario. Per il modo in cui [Extraction] è stato costruito nella sua natura PvE, siamo sicuri che si rivolga a una vasta gamma di giocatori da entrambe le parti.

Se i giocatori di Siege decideranno di spingere sul secondo, al suo livello massimo di minaccia, questo offrirà una sfida di alta difficoltà, alla pari – e anche al di sopra – di ciò a cui sono abituati in Siege. Sarà interessante vedere come affronteranno queste sfide avanzate.

Per i nuovi arrivati nell’universo Rainbow Six, Extraction offre una piacevole esperienza tattica cooperativa in cui saranno in grado di spingersi al limite e dovranno migliorare le loro abilità ogni volta che giocano, per rendere più facile il successo della missione. La comunicazione e il lavoro di squadra saranno ancora più essenziali per questi giocatori.

Scopriremo ben presto quanto diverso sia Rainbow Six Extraction da Siege e, ancor più importante, quanto qualitativamente buono sarà quando arriverà il 16 settembre per PS5, Xbox Series X|S, PS4, Xbox One, PC e Stadia.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.