Todd Howard, il director dell’attesissimo gioco di ruolo spaziale Starfield di Bethesda, ha spiegato come Bethesda Game Studios sia riuscita a creare un’incredibile quantità di pianeti nel suo titolo più ambizioso di sempre. È stato lo scorso giugno durante la vetrina estiva di Xbox in cui il gameplay di Starfield è stato svelato per la prima volta e dove Howard ha dichiarato che l’enorme gioco di ruolo spaziale offrirà ai giocatori oltre 100 sistemi stellari e oltre 1.000 pianeti da esplorare e in cui perdersi.
Tuttavia, l’acclamato game designer è apparso sul podcast di Starfield Signal per fornire alcune informazioni sul processo alla base della creazione di oltre 1.000 pianeti unici e individuali per Starfield. Nel podcast Howard ha spiegato che lo studio ha escogitato una nuova tecnica di sviluppo per Starfield: prendendo grandi texture di paesaggio, molte delle quali presentano strutture ed elementi realizzati a mano, vengono poi avvolge letteralmente intorno alla superficie di un pianeta così da unire il tutto. Quando il numero di 1.000 pianeti è uscito fuori, molti giocatori hanno ipotizzato che il titolo avrebbe utilizzato la generazione procedurale per la maggior parte dei suoi pianeti, presentando quindi solo un piccolo numero di aree o pianeti accuratamente realizzati a mano. Ma conoscendo la cura di Bethesda nel creare ambienti qualitativamente alti e unici, e sentire Howard usare le parole “alcuni elementi fatti a mano” è una cosa che può sicuramente rassicurare i fan.
Starfield arriverà su PC e Xbox Series X|S il 9 settembre. Rimanete aggiornati con noi in attesa dell’Xbox Games Showcase e Starfield Direct che si terranno tra pochi giorni.