I licenziamenti confermati nella giornata di ieri presso gli Xbox Game Studios sono stati gli ultimi di una serie nefasta di allontanamenti che non ha risparmiato le grandi aziende del settore videoludico, dandoci conferma che quest’ultimo è in crisi e non gode proprio di ottima salute. In casa PlayStation, presso Riot Games, ma anche Embracer Group, Take-Two Interactive: abbiamo assistito a moltissimi tagli di personale che hanno lasciato a casa tanti dipendenti (per la maggior parte sviluppatori). Facciamo un recap di questa scia licenziamenti iniziati prima nel 2023 e poi continuati in questo 2024.
Take-Two Interactive: nel mese di marzo 2023 l’azienda ha messo a referto una serie di licenziamenti, senza però offrire un preciso numero di dipendenti licenziali. A quanto pare, ad essere maggiormente colpita è stata Private Division.
Epic Games: mandati a casa circa 830 sviluppatori, pari al 16% dei dipendenti totali. Tra gli studi interessati, troviamo anche lo sviluppatore di Fall Guys, Mediatonic, ma Epic ha dichiarato che il proseguimento dello sviluppo del titolo multiplayer rimane una “priorità dell’azienda”.
Playstation Studios
- Naughty Dog: licenziati 25 sviluppatori trai 400 che fanno parte del team di sviluppo. Con ogni probabilità, la maggior parte dei dipendenti licenziati faceva parte del team del fallimentare The last of Us Multiplayer.
- Media Molecule: confermati licenziamenti anche presso lo studio di Dreams e Little Big Planet. Non conosciamo il numero esatto di dipendenti lasciati a casa.
- Bungie: dopo l’acquisizione da parte dei PlayStation Studios, alla fine dello scorso mese di novembre Bungie ha comunicato ai proprio dipendenti la necessità di effettuare dei licenziamenti. Lo studio ora conterebbe solo 1350 dipendenti.
Telltale Games: lo studio ha confermato di aver licenziato alcuni membri del suo staff “a causa delle attuali condizioni di mercato”. Il numero esatto di tali licenziamenti non è stato reso noto, ma a quanto pare secondo un ex-membro del team che è stato uno dei licenziati, sembra che siano stati piuttosto significativi.
Frontier Developments: la “revisione organizzativa” di Frontier ha portato ad un blocco delle assunzioni, tagli alle spese e licenziamenti.
Embracer Group: chi ha dovuto effettuare molti tagli al personale è stato Embracer Group, che in un primo momento ha comunicato la chiusura di vari studi interni (tra cui Volition) e il licenziamento di 900 dipendenti. Ma a quanto pare sarebbero stati lasciata a casa più sviluppatori. Il personale è stato ridotto presso: 3D Realms, Slipgate Ironwork, Gearbox Publishing, Crystal Dynamics, Beamdog, Zen Studios.
CD Projekt RED: lo scorso anno sono stati licenziati circa 100 sviluppatori, ossia il 9% del totale. Molti dei licenziamenti però non sono stati immediati, ma verranno completati entro il primo trimestre del 2024.
Behaviour Interactive: licenziamenti per 45 dipendenti, ossia il 3% della forza lavoro.
Ascendant Studios: il team che ha realizzato Immortals of Aveum ha licenziato circa il 45% del personale che ha lavorato al gioco. La ragione principale è che il titolo non ha venduto abbastanza copie.
Riot Games: di recente in casa Riot è stata chiusa la divisione Riot Forge, con l’azienda che ha licenziato l’11% della sua forza lavoro.
Xbox Game Studios: come vi abbiamo comunicato nelle ultime ore, i vari studi interni di Microsoft hanno mandato a casa circa 1900 sviluppatori (sui 22.000 totali). I licenziamenti hanno interessato anche ZeniMax (Bethesda) e Activision-Blizzard-King.