Prodotto in Galles presso la Industrial Estate di Port Talbot e distribuito in tutta la Gran Bretagna a partire dallāagosto del 1982 sotto la guida della Dragon Data (sussudiaria del noto produttore di giocattoli Mattoy), il āDragonā era un particolare modello di PC ad 8Bit con architettura interna basata sul Microprocessore Motorola MC6809E ed una On-Board ROM contenente una speciale versione del famoso Microsoft Extended Color (sic) BASIC.

Realizzato prima in versione standard con 32K di RAM e, ad un solo anno di distanza, anche in edizione 64K (da cui il nick standard “Dragon 32 / 64”, NdR) questo progetto riscosse inizialmente un discreto successo di mercato grazie al supporto di aziende come la MicroDeal che, sviluppando per il suo formato numerosi cloni Low-Cost di classici appartenenti alle sfere Console e Arcade, riuscirono a promuoverne il marchio in modo alquanto efficace. Sebbene il potenziale tecnico del sistema lasciasse presagire un futuro pressochĆ© roseo, ogni aspirazione dei suo promotori franò tuttavia miseramente in concomitanza con lāarrivo di piattaforme come Spectrum ZX e C64, spingendo di riflessoĀ i vertici della Dragon Data Ā a ritirarlo definitivamente dalla scena nel corso del giugno 1984.
L’ATTACCO DEI CLONI
Come anticipato poc’anzi, il catalogo software del Dragon 32 / 64 pullulava di cloni più o meno spudorati. Oltre a proporreĀ format di gioco palesemente mutuati dai più celebri classici di genere, queste produzioniĀ presentavano peraltro titoli di marcata matrice parodistica che andavano volutamente ad enfatizzare il legame con essi. Quella che segue ĆØ solo una piccola selezione dei casi più eclatanti, ma chiunque fosse interessato a saperne di più non faticherĆ più di tanto a rintracciarne molti altri!
GALAX ATTAX Ā 1983 DRAGON DATA
Clone diretto di Galaxian (1979, Namco) che, a onor del vero, giĆ era a sua volta un’imitazione di Space Invaders (1978, Taito), Galax Attax ne riproponeva il modulo di gioco praticamente per intero, facendo del micidiale sfondo bianco l’unico tratto distintivo tra i due progetti.
PENGON 1984 MICRODEAL /Ā MEGA SOFT
Versione riveduta (poco) e corretta (ancor meno) del ben più celebre Pengo, (1982, Sega) il meno accattivante Pengon è un perfetto esempio della sfacciataggine sfoggiata dalla Microdeal agli inizi della sua carriera nel business.
DONKEY KING 1983 MICRODEAL / TOM MIX
Superando sul filo di lana esimi “colleghi” qualiĀ Monkey Kong e Dunkey Munkey, il qui presente Donkey King riuscƬ ad impossessarsi dellāinvidiabile titolo di āMiglior-Peggior Clone di Doneky Kongā dellāintero catalogo Dragon 32/64.Ā Citazione d’ufficioĀ allo psichedelicoĀ accostamento cromatico utilizzato per sprite e fondali: verde, giallo, blu e fucsia… Dove sono i nostri occhialini 3D?!
METEOROIDS 1982 DRAGON DATA /Ā SPECTRAL ASSOCIATES
Gioco di paroleĀ da denuncia per questo scioccante clone del più noto e visionario Asteroids di Ed Logg (1979). Pur non potendo sfoggiare i medesimi acuti vettoriali del classico made in Atari, Meteoroids faceva comunque di tutto per catturnarne l’intima essenzaĀ .. Fallendo.
ZAKāS SON 1984 Ā KNIGHT SOFT / CABLE SOFT.
Se esistesse la polizia videoludica, questo clone di Zaxxon (1982)Ā non faticherebbe molto a guadagnarsi un bellāarresto con tanto di ergastolo a seguito… E non ĆØ neanche tanto per lāesperienza di gioco che offriva: benchĆ© impossibilitato per ovvi limiti tecnici a rivaleggiare col classico made in Sega, Zak’s SonĀ riuscƬ se non altro a imitarne le ardite isometrie prospettiche.