Avevamo concluso la nostra anteprima “eyes-on” di Call of Duty: Black Ops da Colonia rimandando ai primi di settembre i dettagli sul multiplayer del nuovo capitolo della serie bellica di Activision…
Dopo aver relegato Treyarch allo sviluppo dei titoli pari della serie, un po’ in secondo piano rispetto a quelli di Infinity Ward, vuoi anche per gli screzi legali degli ultimi mesi, Activision ha puntato molto sullo sviluppatore di Los Angeles, che si prepara a sfornare quello che fino a questo momento è apparso come il suo miglior Call of Duty, e probabilmente dell’intera serie.
La prima, importante novità è la presenza di partite di addestramento per il gioco online, che possono essere disputate da un singolo giocatore contro un gruppo di bot, ossia nemici controllati dal computer. L’idea di Treyarch è fornire ai player spesso scoraggiati dalla competitività che domina nelle arene multiplayer uno strumento utile per prepararsi a quel che li attende una volta lanciate le sfide in rete, e per farlo al meglio ha sviluppato un’AI decisamente avanzata, al punto da stentare a riconoscere un giocatore umano da uno digitale. Il training sarà indistinguibile dagli scontri reali anche nel sistema di crescita di livello del proprio personaggio, delle skill e delle armi, pur mantenendo – giustamente – separate le classifiche tra il mondo off- e online.
Non mancano importanti novità anche per i giocatori più scafati, per i quali Treyarch ha in serbo nientemeno che una vera e propria modalità d’azzardo: giocando online si conquistano infatti COD Points con cui poter comprare potenziamenti e armi, e considerati valuta sonante a tutti gli effetti: questo significa poterli scommettere in un’apposita modalità chiamata Wager Match, che premierà i primi tre vincitori di uno scontro online con il “piatto” raccolto tra tutti i giocatori.
Per concludere, Black Ops avrà anche un Theater Mode, modalità che consente di salvare ed editare i filmati delle proprie partite, ampliando a dismisura quanto già offerto da tanti altri FPS come semplice tool di debug. I server di gioco registreranno infatti di default ogni partita, consentendo a chi vi ha preso parte di recuperare i momenti salienti, da utilizzare magari in qualche compilation video di quelle che tanto successo hanno sui vari YouTube. Naturalmente l’editor integrato in questa modalità consente di posizionare la telecamera su uno qualsiasi dei giocatori o di muoversi liberamente nella mappa: ideale anche per i clan, che potranno rivedere e studiare le partite e migliorare così le proprie tattiche.
Per quel che riguarda la versione PC, Treyarch ha infine confermato il supporto ai server dedicati, assente in Modern Warfare 2 (suscitando parecchie – e legittime – proteste da parte delle community di giocatori) e ai mod, anche se al momento non è ben chiaro come sarà strutturato l’SDK e cosa consentirà effettivamente di fare.
Rimangono poi inalterati tutti gli elementi conosciuti in MW2, dai perk e gli streak (le serie di uccisioni consecutive) premiati con armi e bonus tattici, alla possibilità di “resettare” il livello di gioco e ricominciare la propria esperienza da capo, e mantenendo l’ampia personalizzazione del proprio soldato, che includerà anche decorazioni e uniformi mimetiche di varia foggia, nonché gli emblemi da appiccicare sulla canna del fucile.
Dopo aver letto tutto questo sappiamo quel che pensate. Possiamo solo unirci a voi con una consolante frase del tipo: “Coraggio, che al prossimo nove novembre non manca poi tantissimo”… ^____^