Asus ROG Zephyrus G14 Recensione: portabilità e potenza

Asus ROG Zephyrus G14

Dopo la nostra revisione del laptop da gaming ROG Strix SCAR 17, non poteva mancare l’altra proposta offerta da Asus, ossia il celebre ROG Zephyrus G14. Quest’ultimo, è stato principalmente progettato per tutti coloro che lavorano nell’ambito della grafica e modellazione tridimensionale. Tuttavia, l’installazione di una RTX 2060 rende possibile anche la fruizione di videogiochi. Ci teniamo a specificare che la versione che analizzeremo di seguito è quella che monta la CPU Ryzen 7 4800HS. Il prodotto è disponibile in due varianti di colore: grigio fumo e bianco. Entrambe sono disponibili solo con dimensioni dello schermo di 14 pollici, proprio per garantire una portabilità ed una leggerezza tali da non risultare tediose durante il trasporto. Il refresh rate dello schermo è di ben 120Hz, indi per cui è possibile godere di una qualità maggiore durante le nostre partite, anche per quanto concerne i titoli Esports. Il prezzo si aggira intorno ai 1600 euro ed è acqusitabile dallo store ufficiale dell’azienda oppure da un retailer autorizzato.

Noi di GamesVillage.it abbiamo deciso, apposta, di compiere specifici benchmark e test sul campo per capire fino a quanto potessimo spingere l’Asus ROG Zephyrus G14. I risultati ci avranno lasciato l’amaro in bocca, oppure ci siamo trovati difronte ad un altro ottimo prodotto della corporazione taiwanese?

Asus ROG Zephyrus G14: le specifiche tecniche

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Categoria
Ultra-slim Gaming
Sistema operativo
Windows 10 Home
Windows 10 Pro: ASUS consiglia Windows 10 Pro
Processore
AMD Ryzen 9 4900HS
AMD Ryzen 7 4800HS
Scheda Video
NVIDIA® GeForce RTX 2060
6GB GDDR6 VRAM (Boost Clock: 1298MHz, 65W)
Memoria
DDR4 3200MHz SDRAM
Fino a 32 GB
SSD
M.2 NVMe PCIe 3.0 512GB / 1TB
Display
Pannello da 14 pollici non riflettente WQHD (2560 x 1440) di livello IPS, 60Hz, 100% sRGB, Pantone® Convalidato, adaptive sync
14-inch Non-glare Full HD (1920 x 1080) IPS-level panel, 120Hz, 100% sRGB, Pantone® Convalidato, adaptive sync
14-inch Non-glare Full HD (1920 x 1080) IPS-level panel, 60Hz, 100% sRGB, Pantone® Convalidato
Tastiera
Tastiera chiclet retroilluminata
Tasti di scelta rapida: volume su / volume giù / disattivazione microfono / ROG Armoury Crate
N key rollover
Audio
2 altoparlanti da 2,5 W con tecnologia Smart AMP
2 tweeter da 0,7 W, microfoni array
Con tecnologia Dolby Atmos
Software
Armoury Crate
GameFirst VI
GameVisual
Porte I/O
1 x USB 3.2 Gen 2 Type-C con DisplayPort 1.4 e Power Delivery
1 x USB 3.2 Gen 2 Type-C
2 x USB 3.2 Gen 1 Type-A
1 x HDMI 2.0b
1 jack da 3,5 mm per cuffie e microfono combinato
1 x Kensington lock
Potenza
Alimentatore da 180W
Supporto Type-c PD 3.0 fino a 65W
Wi-Fi / Bluetooth
Intel® Intel Wi-Fi 6 con prestazioni Gig+ (802.11ax)
Bluetooth 5.0
Dimensioni
Larghezza: 32,4 cm
Profondità: 22,2 cm
Altezza: 1,79 (normale); 1,99 cm (AniMe Matrix )
Peso
Normale: 1,6 kg
AniMe Matrix: 1.7kg

 

Packaging e design

Il nostro primo impatto con l‘Asus ROG Zephyrus G14 è stato molto strano, in maniera positiva. Sinceramente, non ci aspettavamo un contenitore così piccolo che, però, fosse in grado di conservare tutto ciò che ci occorre. Non fraintendeteci: questo fattore è stato valutato in maniera molto favorevole da parte nostra, e adesso vi spieghiamo il perché. Come abbiamo già detto nell’introduzione, il PC è strutturato in modo tale da rendere il trasporto semplice e poco ingombrante. Per cui, il fatto che la scatola originale abbia le dimensioni di una valigetta rende possibile il suo utilizzo anche per i tragitti più lunghi.

I componenti che troveremo una volta aperto il pacco sono il caricabatterie, il manuale di istruzioni e, ovviamente, il nostro Zephyrus G14. Nonostante esistano due colorazioni, il design di base resta lo stesso. Il prodotto si rivela ultra-slim e leggero, infatti, non sarà difficile trovare un angolo all’interno della vostra stanza su cui potete poggiare il prodotto e mettervi al lavoro. Come c’é da aspettarsi da ogni creazione Asus, non manca l’impianto LED. Quest’ultimo è collocato nella parte sottostante della tastiera e dietro lo schermo.

Il sistema di ventilazione è posizionato ai due lati del laptop e nella parte frontale toccata dallo schermo. Non abbiamo particolarmente apprezzato la scelta di posizionare le entrate USB a destra, dato che risulta un po’ scomodo l’ultilizzo di mouse cablati (nel gaming), ma dopo un po’ di aggiustamenti non abbiamo più avuto intoppi.

Asus ROG Zephyrus G14

I nostri benchmark

Seguendo la linea utilizzata anche per lo Strix SCAR 17, abbiamo eseguito la stessa tipologia di benchmark anche con l’Asus ROG Zephyrus G14, così da poterli comparare. Prima di iniziare con i risultati, faremo una breve spiegazione dell’utilità di ogni software utilizzato e cosa significa ciò che abbiamo ottenuto in termini di potenza e performance. Ci teniamo a specificare che tutti i dati sono stati raccolti utilizzando esclusivamente la modalità Turbo, che è quella che sprigiona il massimo da tutte le componenti.

Cinebench

Cinebench 20 è un benchmark immancabile per il ROG Zephyrus G14. Essendo un laptop pensato principalmente per i professionisti, non potevamo non inserire un test adatto a verificare le capacità di rendering del nostro processore. La scena utilizzata è del noto sfotware Cinema 4D, utilizzato da molti esponenti del settore.

Asus ROG Zephyrus G14

Crediamo che il risultato parli da solo. Un quarto posto, a dir poco, perfetto. Per i meno esperti questa posizione non potrà significare nulla di speciale, ma c’é da tenere conto che la top 3 è occupata da CPU sviluppate unicamente per questo campo e che hanno un prezzo fuori dalle righe. Insomma, se siete alla ricerca di un PC in grado di realizzare lavori di rendering e grafica 3D, siete nel posto giusto. Soprattutto se consideriamo la combo Ryzen 7 4800HS e 32GB di RAM DDR4 3200Mhz, che si riveleranno molto utili nelgli applicativi appositi ed in ambito gaming.

3D Mark

3D Mark si rivelerà molto utile per capire le prestazioni della nostra scheda grafica e processore all’interno di una sequenza animata tridimensionale. In pratica, la macchina viene spremuta grazie ad innumerevoli scene diverse dal numero di frame elevatissimo.

Ebbene, il grafico parla da solo. La nostra cara RTX 2060 pone un limite piuttosto evidente, comparata alla potenza della CPU. Non siamo assolutamente davanti ad un punteggio malvagio, nel caso della GPU. Ciò non toglie però che se il vostro obiettivo è quello di fruire di opere interattive dall’altissimo potenziale grafico, questo è un primo campanello di allarme. Tutto sommato la nostra Nvidia 2060 resta sempre un ottimo componente che riesce a garantire una buona fuoriuscita visiva, anche se non siamo davanti ad un top di gamma.

Superposition

Collegandoci nuovamente al discorso RTX 2060, abbiamo deciso di sperimentare la build offerta dall’Asus ROG Zephyrus G14 grazie a Superposition. Quest’ultimo ci permette di osservare come temperatura, GPU, CPU e RAM si comportano in una scena 3D ad una definizione elevatissima. Prima di mostrare i risultati, ci teniamo a fare un piccolo appunto. Abbiamo deciso di pubblicare lo score sia a settaggi 1080p Extreme che 1080p High. La ragione di questa doppia verifica è dovuta proprio al fatto che la nostra povera scheda video non ha retto la definizione massima perché la sua memoria era minore rispetto a quella richiesta, causando un risultato ovviamente sotto le aspettative, ma che analizzeremo lo stesso.

Senza alcuna sorpresa, il risultato a Extreme ottenuto è molto basso. Non siamo riusciti nemmeno ad ottenere i 30 frame al secondo stabili. Di certo, non stiamo mica incolpando il PC poiché è assolutamente normale per i componenti offerti non riuscire a farcela a impostazioni ultra. La decisione di compiere ugualmente questa piccola prova era puramente per mostrarvi che la funzione primaria resta sempre quella lavorativa, mentre la fruizione di giochi è possibile, ma non con grandi pretese.

A dettagli minori, ma pur sempre elevati, vedete come tutto cambia. Otteniamo tranquillamente i 60 FPS stabili, senza mai scendere sotto i 50. Questo vuol dire che, nel caso in cui vi basti unicamente far partire il gioco e impostare tutte le opzioni video a medio/alto, potete stare più che tranquilli. Ma questo lo vedremo sui nostri test sul campo. C’é un però, che abbiamo notato anche durante le nostre partite sui titoli presi in considerazione. La gestione del raffreddamento è da rivedere: in alcuni frangenti l’Asus ROG Zephyrus G14 arriva a toccare ben 100 gradi. Siamo ben oltre il limite di circa 85 che un laptop dovrebbe raggiungere. Questo accade anche nella modalità Performance, la quale rappresenta una via di mezzo tra il minimo e massimo.

I nostri test sul campo

Una delle cose che abbiamo apprezzato in maggior modo dell’Asus ROG Zephyrus G14 è la batteria. Quest’ultima è in grado di superare le 10 ore di autonomia, confermando ancora una volta come il modello sia più che adatto a viaggiare. Oltre ad aver utilizzato senza problemi alcuni programmi di modellazione e grafica 3D, come Maya e Blender, abbiamo provato diversi videogiochi. Nel primo caso, non è stato riscontrato nessun problema di rallentamenti vari consentendoci di lavorare in maniera molto efficiente. Nella tipologia di test realizzati in ambito gaming, il nostro obiettivo è stato arrivare a 120 FPS. Perché? Beh, volevamo sfruttare il refresh rate del monitor di 120Hz con pannello IPS 100% sRGB ottenendo il massimo che ci veniva offerto. Anche in questo caso, la modalità utilizzata è stata Turbo.

La prima opera interattiva che abbiamo sfruttato è, come anche per lo SCAR 17, DOOM Eternal. Non abbiamo potuto impostare le opzioni grafiche al massimo perché la memoria della nostra scheda video non era in grado di supportarle. Dobbiamo allora “accontentarci” della modalità Ultra, che viene subito dopo quella Media. Siamo rimasti estremamente soddisfatti nel vedere che la nostra partita girava, approssimativamente, a 110 FPS. Dopo questo successo, abbiamo pensato ad un altro utilizzo per il Zephyrus: i titoli Esports.

Non tutti lo sapranno, ma la suddetta tipologia di giochi tende ad utilizzare di più il processore. E quale migliore occasione di sfruttare il nostro Ryzen 7 4800HS? Come campioni, abbiamo preso Overwatch, Counter-Strike: Global Offensive e Quake Champions. Il nostro scopo è stato lo stesso di prima: raggiungere i 120 frame al secondo. Impresa superata in tutti i casi, anzi, CS:GO e la creazione di Blizzard hanno addirittura superato i 144 FPS. Le impostazioni grafiche utilizzate erano, come di consuetudine, al minimo. La ragione di questa scelta è dovuta al fatto che ogni giocatore di opere interattive competitive (anche chi possiede build top di gamma) imposta tutto ad una resa visiva minima, al fine di ottenere performance più stabili. Questo requisito è importantissimo se si vuole gareggiare e, fortunatamente, il ROG Zephyrus G14 ci riesce senza alcun intoppo.

Noi di GamesVillage.it abbiamo apprezzato il nuovo Asus ROG Zephyrus G14. Le sue dimensioni e peso sono perfetti per un trasporto comfortevole, combinati anche alla batteria che può durare più di dieci ore, non possiamo far altro che consigliarvelo. Sfortunatamente, i picchi proibitivi di 100 gradi di temperatura rappresentano l’unico vero e proprio punto a sfavore del PC. Il mix Ryzen 7 4800HS e Nvidia RTX 2060 si è rivelato vincente nella fruizione di videogiochi a buone qualità e, soprattutto, nell’esecuzione di programmi professionali. Il monitor da 120Hz con pannello IPS 100% sRGB consente un’esperienza ottimale anche nell’ambito degli Esports, riuscendo a mantenere una resa visiva fuori dal comune.

VOTO: 9

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.