Prima o poi doveva accadere visti tutti i trambusti dei giorni scorsi e alla fine, Cyberpunk 2077 ha fatto ricevere a CD Projekt RED una prima class action effettuata da un gruppo di investitori della società e depositata dallo studio legale Rosen Law Firm. La causa incorpora tutti gli azionisti che si sono uniti all’azienda acquistando azione nel periodo tra gennaio e dicembre 2020.
Come vi avevamo detto precedentemente, sono state le dichiarazioni “false” diffuse dallo studio polacco a far avviare la class action, dato che ogni commento sul gioco è servito soltanto ad invogliare i giocatori ad acquistare Cyberpunk 2077 diffondendo informazioni ingannevoli. Dunque, la class action è andata avanti soprattutto perché la realtà dei fatti è che le versioni PlayStation 4 e Xbox One sono state lanciate con tanti problemi, mentre lo studio di sviluppo ha sempre affermato che tali versioni girassero bene e senza grossi problemi. Inoltre, lo stesso CEO Adam Kiciński ha nascosto agli investitori i problemi legati a queste due versioni, rassicurando tutti sulle condizioni del gioco, nonostante i tanti rinvii.
Non escludiamo altre azioni legali future contro CD Projekt RED, che potrebbero mettere ancora più nei guai l’intera azienda. Intanto, di recente è stato diffuso un nuovo update per il titolo.
