Wonder Woman: un viaggio nelle sue apparizioni nei media

Wonder Woman è, in un modo o nell’altro, non solo una delle supereroine più note di sempre, ma anche uno dei personaggi più importanti e popolari del fumetto mondiale. Nata sulle pagine di All Star Comics #8 del 1941, poi ‘acquisita’ all’interno dell’Universo della DC Comics, l’amazzone guerriera è stata creata dallo psicologo e scrittore William Moulton Marston e disegnata da Harry G. Peter. A quanto pare, Marston si ispirò a sua moglie Elizabeth e alla loro amante, Olive Byrne, per la creazione del personaggio, non sapendo che quel personaggio sarebbe stato adattato anche sul piccolo e grande schermo nel corso degli anni.
Ed in occasione della release italiana di Wonder Woman 1984 che, causa pandemia, salterà il buio della sala per arrivare da oggi direttamente in digitale, ripercorriamo tutte le sue apparizioni nei media.

WONDER WOMAN IN TELEVISIONE…

Il debutto di Wonder Woman in televisione, nella sua versione live-action, risale al 1974 con un film tv che vedeva l’attrice Cathy Lee Crosby nel ruolo della protagonista. Ma, in realtà, una prima proposta tv fu realizzata qualche anno prima, nel 1967, con un potenziale pilot mai andato in onda con Ellie Wood Walker nei panni di Diana Prince. Il pilot fu realizzato in chiave comica sulla falsariga del Batman di Adam West ma fu bocciato e cancellato sul nascere.

Il film tv del 1974, che noi abbiamo recensito sul nostro sito, invece, non presenta tanti degli elementi del fumetto originale e, senza ombra di dubbio, si discosta non poco dalla figura che noi tutti conosciamo. Questo Wonder Woman fu sviluppato dal network ABC come “pilot lungo” per una potenziale serie televisiva sul personaggio; ABC decise, dunque, di comune accordo con la Warner, di procedere con un nuovo tentativo, un vero e proprio reboot televisivo.

Questa nuova iterazione è, probabilmente, la più conosciuta dal pubblico generalista e dai fan di tutto il mondo. L’amazzone guerriera di casa DC fu interpretata da Lynda Carter che, ancora oggi, resta, probabilmente – anche per affetto – l’interprete preferita del personaggio, affiancata per l’occasione da Lyle Waggoner nel ruolo di Steve Trevor. Andata in onda nel 1976, la serie fu un grosso successo tanto da spingere i suoi realizzatori a sviluppare tre stagioni – la prima ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, le altre due negli anni ’70 -, cambiando solo il personaggio di Waggoner (che nelle stagioni 2 e 3 diventa Steve Trevor Jr.).

Se non contiamo le sue numerose apparizioni nel corso di tante serie d’animazione ed un tentativo mai andato in porto nel 1999 ad opera della creatrice della serie Lois & Clark: Le nuove avventure di Superman, Deborah Joy Levine, Wonder Woman è scomparsa dai radar televisivi per almeno trent’anni, finché la Warner non ha deciso di riprovarci con un nuovo show tv. La nuova amazzone guerriera dei fumetti DC, per l’occasione, aveva il volto di Adrianne Palicki e nel cast figurava anche un giovane Pedro Pascal che, ironia della sorte, nel nuovo Wonder Woman 1984 è il villain Maxwell Lord. Nonostante la realizzazione di un pilot, il network decise di non procedere con la realizzazione di un’intera serie ed il progetto morì immediatamente. Ad oggi il pilot non è mai andato in onda, sebbene sia circolato in rete e sia diventato un oggetto di culto per gli appassionati di tutto il mondo.

…E AL CINEMA

Il percorso che porta Diana Prince al cinema è ancora più lungo. In un’epoca in cui la Marvel aveva sfornato solo prodotti di serie B ispirati ai suoi personaggi e il suo successo ad Hollywood era lontanissimo, era la DC a farla da padrone. O meglio, Batman Superman. Infatti la Warner Bros. aveva prodotto quasi solo film dedicati all’Uomo D’acciaio e all’Uomo Pipistrello, senza tentare quasi mai con gli altri personaggi di punta della scuderia. Il primo tentativo di portare sul grande schermo Wonder Woman fu nel 1996 ad opera di Ivan Reitman e, successivamente, nel 1999 con la produzione di Joel Silver.

Di questo progetto furono realizzate svariate stesure della sceneggiatura e furono approcciate attrici come Catherine Zeta-Jones, Lucy Lawless e la cantante Mariah Carey per la parte, sebbene l’obiettivo dello studio era quello di avere niente di meno che Sandra Bullock ad interpretarla. In concomitanza con lo sviluppo di questo progetto, però, il genere del cinecomic subì una battuta d’arresto proprio per mano della Warner per via del successo modesto di Batman & Robin, che fece temporaneamente perdere l’interesse da parte del pubblico per questo tipo di spettacolo.

Con la rinascita del genere ad opera della neo-arrivata ad Hollywood Marvel – grazie a Blade, X-Men e, soprattutto, Spider-Man -, Warner iniziò a mettere in cantiere nuovi progetti dedicati ai personaggi di punta della DC, inclusa Wonder Woman. Nel 2005 lo studio ingaggiò Joss Whedon per scrivere e dirigere un nuovo film sull’amazzone guerriera, con l’idea di avere Cobie Smulders nel ruolo principale. Whedon, però, non riuscì mai a completare la sceneggiatura, per via di svariati problemi, e nel 2007 lasciò il progetto mandando in aria tutto il piano della Warner che, nel frattempo, era riuscita a rilanciare con successo Batman con Batman Begins e aveva riprovato anche a farlo con Superman (con Superman Returns). Successivamente, Whedon ammetterà che avrebbe puntato ad un’attrice come Angelina Jolie per il ruolo della protagonista, anche se fu rumoreggiata a lungo Kate Beckinsale.

Un giorno dopo l’uscita di scena di Whedon, Joel Silver comprò una sceneggiatura per un potenziale film su Wonder Woman scritta da Matthew Jennison e Brent Strickland e ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. Silver, che non voleva perdere la possibilità di realizzare da produttore un film sul personaggio, ammetterà successivamente che tale sceneggiatura fu acquisita soltanto per preservare i suoi diritti sulla proprietà intellettuale e non aveva alcuna intenzione di renderla realtà.

Wonder Woman

Nel 2009, la Warner cercò di battere sul tempo i Marvel Studios, che avevano lanciato con successo il loro Marvel Cinematic Universe e avevano già confermato l’arrivo del crossover The Avengers, mettendo in cantiere Justice League: Mortal con la regia di George Miller. Il film corale introduceva tutti i supereroi che compongono la Justice League ed era completamente slegata dal Batman di Christopher Nolan. Nella pellicola, che andò in produzione poco dopo, la protagonista aveva il volto di Megan Gale. Dopo numerosi rinvii e problemi di budget, il film fu cancellato completamente ed il cast ‘licenziato’. Silver tentò nuovamente di portare Wonder Woman al cinema poco dopo la chiusura di “Mortal” ed ingaggiò, di nuovo, Jennison and Strickland per scrivere una nuova sceneggiatura che non esplorasse le origini della supereroina ma si concentrasse sul passato di Themyscira.

E con questo si arriva ai giorni di oggi, con l’avvento dell’Universo Cinematografico DC e la Wonder Woman – con il volto di Gal Gadot – introdotta da Zack Snyder in Batman v Superman: Dawn of Justice e, successivamente, protagonista del suo film stand-alone diretto da Patty Jenkins. Dopo la sua comparsa in Justice League di Joss Whedon, la rivedremo a partire da oggi in esclusiva digitale in Wonder Woman 1984 della Jenkins in cui sarà affiancata, per l’occasione, da Pedro Pascal, Chris Pine e da Kristen Wiig nei panni della villain.

La Wondie di Gadot la rivedremo a marzo anche nella director’s cut di Justice League ad opera di Zack Snyder, ed è già stato confermato un terzo episodio del franchise stand-alone, ancora una volta diretto da Patty Jenkins. A livello televisivo è in programma una serie tv spin-off del film dedicato totalmente alle Amazzoni.