Ed eccomi qui a parlarvi di come rende The Witcher 3: Wild Hunt su PC, dopo che CD Projekt RED e Bandai Namco avevano deciso di costringere tutte le redazioni del mondo a recensirlo su PlayStation 4, peraltro in versione debug. Dal punto di vista dei contenuti e delle cose di gioco non posso fare altro che rimandarvi alla recensione fiume che abbiamo pubblicato da queste parti la scorsa settimana (se ve la siete persa, la potete leggere cliccando qui). Il mio compito, in questa sede, è assai breve e per certi versi facile, visto che deve rispondere a una sola domanda: come gira The Witcher 3 su PC?
COI CAPELLI AL VENTO
Cominciamo col dire che in redazione abbiamo potuto testare The Witcher 3 su due sistemi diversi, uno bello carrozzato e un altro meno, anche se comunque più che rispettabile nelle sue componenti hardware. Partiamo dal primo, composto da un i7-4710 2,5 GHz, 16 GB di RAM e una GeForce 980M in appoggio (sì… è un portatile gaming), laddove a 1920×1080 con tutti i settaggi grafici impostati al massimo The Witcher 3 mantiene un frame rate attorno ai 40/45 fps nella maggior parte delle occasioni, salvo tentennare sporadicamente durante le peregrinazioni a cavallo. Va detto che, per quanto ottimo da tenere attivo se si vuole godere di un’esperienza visiva al massimo, NVIDIA HairWorks ha dimostrato di incidere parecchio sulle prestazioni, tanto che disattivandolo ho guadagnato di botto una quindicina di fps buoni nel sistema di cui sopra.
Disattivare HairWorks diventa ancora più importante se il vostro PC non è di primo pelo (arf arf!) e ha qualche stagione sulle spalle, come il secondo sistema oggetto della prova, che monta un i5-4670K, 8 GB di RAM e GeForce GTX 780, non certo una caffettiera, ma ormai nemmeno un Top Gamma di ultimissima generazione. Con un PC così composto, a 1920×1080 gli fps ondeggiano dai 40 ai 50, impostando quasi tutti i settaggi grafici su Estrema e tenendo attivo anche l’Ambient Occlusion di NVIDIA, rinunciando però al già citato HairWorks e – soprattutto – scendendo un po’ con la distanza di rendering della vegetazione.
[quotedx]Il motore di gioco è ben scalabile e rende bene anche su sistemi non nuovissimi[/quotedx]C’è, insomma, la sensazione che il lavoro di ottimizzazione su PC sia stato svolto con tutti i crismi del caso. Il motore sembra scalabile quanto basta per consentire una buona fruizione anche a chi non ha appena scucito un migliaio di euro in hardware: un fatto di certo positivo e che non mancherà di fruttare qualche soldo (meritato) in più a CD Projekt RED. Certo, qualche compromesso è stato messo in campo rispetto a quanto era stato mostrato dallo stesso sviluppatore in passato (ricordo molto bene cosa ho visto alla presentazione a porte chiuse sia lo scorso E3, sia quello prima), ma la resa resta comunque eccellente e di gran lunga superiore a quanto accade su PlayStation 4, in particolare negli spazi aperti. Ergo – e mi si perdoni il francesismo – chi perde tempo ad analizzare i pixel per alimentare la questione downgrade e non si gode quanto di ottimo The Witcher 3 ha da proporre su PC, beh… dovrebbe essere zittito con un corposo “ma anche ‘sticazzi” (ecco, l’ho scritto!), almeno per quanto mi riguarda. Peraltro, The Witcher 3 è potentemente tweakabile per chi ha voglia di mettere un po’ le mani nella pasta e smanettare coi file di configurazione: un’operazione direi essenziale per chi ha un PC bello prestante e vuole spingere la qualità visiva oltre la soglia imposta da Estrema. Nel caso siate interessati, trovate tutto a questo link.
POLIPI DA TASTIERA
In conclusione vorrei dire due parole anche sul sistema di controllo via mouse e tastiera, che ho personalmente trovato meno efficace di quello via joypad. Già ai tempi dell’uscita di Assassin’s of Kings, quando ancora non si sapeva nulla della futura versione Xbox 360 (che avrebbe raggiunto gli scaffali un anno dopo), ebbi modo di dire come il combat system mi era parso nativamente pensato per essere meglio fruito attaccando un joypad Microsoft al PC, e che con mouse e tastiera si giocasse comunque benino, ma insomma. La storia si ripete anche nel caso di The Witcher 3: dopo aver passato una sessantina di ore a vestire i panni di Geralt con in mano un DualShock 4 ho fatto davvero tanta fatica su PC a destreggiarmi nei combattimenti, sia richiamando la ruota di selezione di Segni e oggetti, sia sfruttando gli shortcut da tastiera (1-2 per le spade e 3-4-5-6-7 per i Segni). Poi oh… ognuno faccia come crede, ma io proprio non ce la faccio a fare il polipo, quando posso attaccare un joypad e giocare con risultati migliori. Dopotutto, The Witcher 3 è un action GDR, mica un FPS. O no?