Un articolo del New York Times spiega come gli smartphone possano praticamente tracciare chiunque in tempo reale e con precisione senza lo specifico permesso del privato. Quest’oggi, la pubblicazione riguarda di come è stato possibile tracciare i movimenti di un’intera giornata del Presidente degli Stati Uniti attraverso gli spostamenti dei suoi agenti segreti e di altri ufficiali governativi.
New: Today's piece from @stuartathompson and me is about the national security risks in smartphone tracking. No one is exempt. Not even @realDonaldTrump. It took minutes to find a phone that we believe belonged to a Secret Service agent traveling w/ Trump. https://t.co/NaT0hAtYdO pic.twitter.com/Bq1BtzYw7K
— Charlie Warzel (@cwarzel) December 20, 2019
Si sà, negli Stati Uniti in fatto di sicurezza nazionale non si scherza, ma l’allarmismo di una delle più importanti testate nazionali è più che giustificato. Chiunque abbia accesso agli stessi dati nel New York Times può sapere in qualsiasi momento dove si trova lo smartphone attraverso codici di riconoscimento.
Sul sito del NYT potrete vedere, in una facile mappa interattiva, i movimenti effettuati dal presidente Donald Trump.