Mario & Luigi: Paper Jam Bros. – Recensione

Il Mondo dei Funghi è di nuovo in pericolo: da un libro dimenticato in magazzino sono usciti eserciti di nemici di carta. Bowser e la sua controparte cartacea decidono saggiamente di allearsi, e a Mario e Luigi non rimane che collaborare con Paper Mario per tentare di salvare la situazione… e le principesse, come al solito. Questo incipit moderatamente promettente dà il via alla fusione tra due saghe RPG molto amate dai giocatori Nintendo: quella di Paper Mario e quella dei giochi di Mario & Luigi. Caratterizzati da un gameplay basato sul tempismo e da tonnellate di battute sagaci, questi giochi di ruolo promettono sempre decine e decine di ore di intrattenimento e boss-battle abbastanza impegnative. E fondendoli, cosa ne otteniamo?

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FACCIAMOCI INCARTARE

Mario & Luigi: Paper Jam Bros., bisogna dirlo, comincia subito col piede giusto: non sommerge il giocatore di tutorial invasivi come nei titoli precedenti della serie, e consente di saltare la maggior parte delle spiegazioni, per poi in caso rivederle nella guida del menu. Questo dettaglio apparentemente poco significativo farà tirare un sospiro di sollievo a chi ha dovuto sopportare minuti e minuti di manfrine su come saltare ed attaccare, ma non deve preoccupare i neofiti, che saranno comunque adeguatamente guidati ed introdotti nel gioco, anche se questo fosse il primo RPG della serie al quale si avvicinino. In fondo la teoria è davvero una passeggiata: basta saltare, padroneggiare il nostro martellone gigante ed imparare ad evitar gli attacchi nemici, cosa mai ci vuole? La realtà ovviamente è un tantino diversa, ed alcuni avversari impongono un discreto allenamento trial and error per riuscire a sconfiggerli. I nemici spinosi vanno colpiti col martello, i nemici volanti vanno attaccati in salto, i boss richiedono generalmente abilità, fortuna ed un miracolo divino. Paper Mario aggiunge pepe alle nostre battaglie: dotato di un numero elevato di sue copie, può sopportare numerosi attacchi senza subire un graffio, ed è in grado a sua volta di colpire i nemici più volte di fila. Gestire tre protagonisti contemporaneamente è però abbastanza difficoltoso, e può capitare di non riuscire a schivare attacchi nemici col giusto tempismo, dovendo ricordarsi di premere A B ed Y a seconda del personaggio coinvolto.  Inoltre la disposizione dei tre combattenti ricorda fortemente la posizione dei tasti del Nintendo 3DS, e può venire spontaneo premere X, anziché A, per difendere il povero Mario, posto in alto nello schieramento. Apprendere a coordinare i tre è essenziale, poiché necessario per utilizzare i potenti Attacchi Fratelli e persino gli Attacchi Trio, che coinvolgono tutti i presenti in campo in spettacolari azioni combinate con trivelle, bombe o maestosi aquiloni. Non si deve, però, commettere l’errore di credere che Paper Jam sia unicamente basato sul tempismo corretto: la componente RPG è più presente che mai, ed oltre allo scegliere equipaggiamento e strumenti a nostra scelta, possiamo assegnare vari bonus ai protagonisti quando essi salgono di classe, superato un determinato livello. Grazie a questo espediente e alla miriade di fagioli sparsi nel mondo, che consentono di aumentare un punto di una statistica, siamo in grado di definire con precisione i ruoli dei fratelli Mario, potenziandone uno in difesa e l’altro in attacco, magari. O aumentando incredibilmente i Baffi del terzo, così da renderlo fortunatissimo!

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L’ASSO NELLA MANICA

I nemici sono tosti ed organizzati, per cui le nostre solite tattiche potrebbero non essere sufficienti. Paper Jam introduce perciò due nuove opzioni da sfruttare in battaglia: carte scontro e carte personaggio. I mazzi di carte scontro possono essere organizzati a nostro piacimento, introducendo carte che potenzino attacco, difesa, velocità o persino danneggino direttamente gli avversari, indebolendoli o colpendoli. Ovviamente tutto ciò ha un costo: usarle in battaglia ci costringe a spendere Punti Stella, che guadagniamo grazie al nostro tempismo in attacchi e schivate, e per ottenerle dobbiamo acquistarle da un Toad che gestisce un negozio specializzato. O essere fortunati, ed ottenerle come drop da un nemico – molto molto fortunati, se le carte in questione sono luccicanti o rare. È la dura legge del collezionista. Le carte personaggio sono tutta un’altra questione, poiché possiamo usarle solo se possediamo amiibo dei personaggi del Mondo dei Funghi, ovvero Mario, Luigi, Peach, Toad, Yoshi e Bowser, che per qualche oscuro motivo è comunque utilizzabile per aiutarci – vorrà probabilmente lamentarsi con i suoi avvocati al riguardo. Se le statuette sono in nostro mano, la procedura è relativamente semplice: la registriamo sul Nintendo 3DS e sfruttiamo una delle carte ? per creare una carta personaggio tutta nostra. Ogni amiibo può crearne fino a 23 diverse, con effetti simili alle carte scontro ma senza alcun costo in stelle durante un combattimento, e possiamo usare ogni singolo amiibo una volta per battaglia. Sleale vantaggio per chi ha speso soldi in pupazzetti? In realtà il gioco si può tranquillamente portare a termine anche senza, ma trovare carte ?, inutilizzabili se non si possiedono amiibo, sconfiggendo boss e nemici può essere seccante, poiché è un continuo rimando a possibilità che non si possono sfruttare in-game in altri modi. Ad ogni modo, carte personaggio e carte scontro sono un valido ausilio nei combattimenti, specialmente contro i boss, che rimangono abbastanza ostici come nei giochi passati della serie: sono numerosi, possono attaccare anche in momenti abbastanza inaspettati e possiedono alcuni attacchi veramente difficili- se non quasi impossibili- da schivare. Provare a combatterli senza carte potrebbe essere un’interessante sfida per i più temerari, mentre chi vuole solamente rilassarsi può decidere di sfruttare la modalità facile, o i vari aiutini disponibili.

Mario & Luigi: Paper Jam

 

UN’ENCICLOPEDIA DEL DIVERTIMENTO

Non è tutto qui, non possiamo divertirci solo uccidendo diverse varietà di nemici: Paper Jam intervalla i duri combattimenti con una miriade di piccole sfide diverse, nelle quali possiamo guadagnare stelle o nuove carte scontro. Il nostro principale passatempo è recuperare i Toad di carta, smarriti e spaventati, in una serie di mini-livelli con sezioni stealth, o puzzle-game o con gare di velocità contro il tempo. C’è un po’ di tutto e per tutti i gusti, e questi intermezzi sono spesso vere perle, anche se si deve ammettere che alcune sfide in modalità difficile possono davvero tirare fuori il peggio di noi: assicuratevi di non lanciare il 3DS in preda all’ira. Dulcis in fundo, per avanzare nella storia ci viene richiesto di superare epiche battaglie con dei modelloni, giganteschi papercraft che riproducono – in maniera più o meno lusinghiera, i nostri eroi. Queste sfide sembrano in generale abbastanza divertenti, poiché brevi e ben dosate durante il gioco, ma non mi sembrano il punto forte del titolo e sarei ben lieta di poterle evitare. Se a voi piaceranno, sappiate che potete anche volontariamente riviverle nella Sala Giochi Lakitu, dove è possibile ri-affrontare ogni boss per guadagnare punti.