Rune Factory Frontier – Recensione Wii

Sono anni che imperversa una stramba serie di GdR giappo chiamata Harvest Moon. Gli esponenti di questo JRPG sono apparsi per svariate console e, negli ultimi anni anche su DS e Wii. Qui si tratta…

Sono anni che imperversa una stramba serie di GdR giappo chiamata Harvest Moon. Gli esponenti di questo JRPG sono apparsi per svariate console e, negli ultimi anni anche su DS e Wii. Si tratta di una mera questione di gusti (come sempre), ma Harvest Moon ha sempre avuto tutte le carte in regola per annoiare a morte chiunque osasse avvicinarlo senza la dovuta cautela.


Il canovaccio è sempre lo stesso: il giocatore veste i panni di un novello proprietario di una fattoria in rovina e si prende l’incarico di sistemarla, coltivare i campi, allevare bestiame, gestire ogni più piccolo particolare… passando eventualmente in città per fare due chiacchiere coi villici locali, conoscere qualche bella ragazza, sceglierne una e sposarla, il tutto con i ritmi della campagna: con calma, tantissima calma. E fin qui non era neanche malaccio. Il gioco, però, tendeva a perdersi nelle singole attività. Insomma, strappare erbacce tutte le mattine non è molto esaltante. Se poi ci aggiungete che ogni singola zolla del campo dev’essere dissodata, seminata, innaffiata… ecco, ben si può dire che l’esperienza non fosse adatta ai più. In ogni caso, la serie ha ricevuto di recente una spinta in territorio fantasy, con apprezzabili risultati. Da quando Harvest Moon è diventato Rune Factory, insomma, c’è più da divertirsi… anche se magari i puristi e i nostalgici sono rimasti spiazzati dalla manovra. Mica si può accontentare tutti comunque, no?


Non è che il gioco sia stato stravolto: si zappano le zolle, si strappano erbacce, si innaffia che è un piacere… ma l’aggiunta dell’elemento fantasy fa il suo dovere e le attività sono ora più varie, più intriganti… più fantastiche. Anzitutto, quando piantare rape viene a noia si può afferrare la spada e correre su un’isola volante sospesa sopra la ridente cittadina in cui abita l’eroe, costituita da un pezzo di roccia senziente e a forma di balena che vi chiede di darle una mano a disinfestarla dai mostri che l’hanno invasa. Si entra dunque in profonde gallerie e si menano fendenti appaganti a destra e a manca, finendo per scoprire nuovi particolari alquanto interessanti. Tipo che ogni mostro incontrato può essere domato e poi allevato. Che certi mostri possono pure essere cavalcati. O tipo che nelle viscere della balena rocciosa ci sono piccoli appezzamenti di terra coltivabile, piccoli e difficili da raggiungere, ma ottimi per piantare verdure anche fuori stagione. Le attività si sono quindi moltiplicate… senza contare la presenza di un aspetto magico, anche da applicare ai terreni per raccolti più ricchi, o della presenza di luoghi misteriosi da esplorare!


La trama non è originalissima ma riesce a tenere desta l’attenzione tra un lavoretto e l’altro. RFF possiede molte più frecce al suo arco rispetto agli Harvest Moon del passato e affascina grazie a una grafica manga dai colori pastellosi e a un buon character design, esaltato da brevi spezzoni a cartoni animati che servono a presentare le belle fanciulle da corteggiare. Sempre che lo vogliate, perché la parola d’ordine resta: “Fai quel che vuoi, quando vuoi”. Con un unico limite, imposto dalla spesa di Punti Azione, una risorsa di energie non infinita che va gestita con cura. Altrimenti l’eroe si ammala e poi deve starsene a letto mentre i campi vanno in malora e altri gli soffiano la fidanzata (un po’ come il buon Conte ^_____^ ndCT)… sarebbe terribile! Il gioco funziona a dovere su Wii, pur non sfruttandone le caratteristiche uniche e resta un peccato constatare che non sia stato tradotto in italiano.