Console e Cina: frontiere aperte, ma le limitazioni non mancano

Non deve illudere il fatto che il governo cinese abbia deciso di aprire il mercato interno alle console straniere. È stato infatti pubblicato un documento ufficiale dove sono presenti tutte le (rigide) limitazioni alle quali i publisher dovranno sottostare per poter distribuire i propri prodotti in Cina.

Di base tutti i giochi dovranno essere localizzati, non potranno esserci eccezioni di alcun genere, inoltre i titoli dovranno essere sottoposti al controllo del dipartimento della cultura di Shanghai, che entro 20 giorni fornirà (o negherà) l’approvazione per la distribuzione.

Il vero problema però è un altro e riguarda il lungo elenco di dettami imposti dall’autorità locale: violenza, droghe, oscenità, gioco d’azzardo, culti, forme di protesta politica, nulla è tollerato, anche la “semplice” violazione della legge viene esplicitamente vietata. Inutile sottolineare che questi aspetti finiranno per coinvolgere, a vario titoli, un gran numero di giochi, non solo il GTA del caso.

Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, di certo per ora le premesse non appaiono particolarmente positive.