Layton’s Mystery Journey: Katrielle e il complotto dei milionari – Recensione

Spesso quando si ha un padre così famoso, che per di più è un infallibile investigatore in pieno stile Sherlock Holmes, è difficile raccoglierne la fama. Ma per la talentuosa protagonista di questa nuova avventura le sfide (e gli enigmi ovviamente) non sono mai stati un problema. Torna così, dopo il suo debutto su piattaforma Nintendo ben 10 anni fa, l’iconica serie di LEVEL-5, con alla guida dell’agenzia londinese questa volta Katrielle Layton, degna erede del nome di famiglia. Disponibile per iOS e Android (per la versione su Nintendo 3DS bisognerà attendere ottobre), questa nuova avventura rispecchia le regole base che hanno caratterizzato i precedenti capitoli, con la presenza di numerosi e immancabili enigmi da risolvere e un’esplorazione investigativa tra le varie location di gioco.

Ci troviamo a Londra, dove Katrielle ha inaugurato la sua agenzia investigativa. La scena introduttiva, corredata da un bellissimo tema musicale, ci presenta la piccola Katrielle come la figlia del Professor Hershel Layton appunto. La storia si apre con il prologo “La bella e la bestiola”, in cui si affaccia alle porte dell’agenzia un cane parlante che ha perso la memoria e chiede alla ragazza di aiutare a capire cosa gli sia successo. In onore del celebre detective inglese, Katrielle decide di chiamarlo Sherl e, da questo momento, diventerà un fedele compagno nel corso del gioco. Sentiamo indubbiamente la mancanza dell’umorismo tipico dell’investigatore e della sua arguzia nel risolvere i casi, ma Katrielle sopperisce bene come personaggio in questo: con il suo fedele assistente Ben, con una cotta non troppo segreta per lei, è protagonista di gag esilaranti ma anche di momenti in cui saprà farsi valere grazie al suo intuito nel risolvere ogni caso. 

[quotesx]La versione mobile è di tutto rispetto[/quotesx] In questa nuova versione mobile non abbiamo nulla da invidiare, dunque, alle modalità di gioco e narrative dei precedenti capitoli, anzi l’interfaccia touch sopperisce anche alla mancanza del pennino, tanto utile nell’esplorazione e nella ricerca forsennata di monete aiuto per risolvere gli enigmi. Avremo a disposizione una lente di ingrandimento che, muovendosi sullo schermo, evidenzierà i “punti critici” su cui soffermarsi.

Ma vediamo invece quali sono le differenze principali e le nuove caratteristiche rispetto agli altri titoli. Per quanto riguarda la storyline, mentre prima avevamo a che fare con un unico mistero da risolvere, ci troviamo adesso ad affrontare diversi casi collegati tutti da un’unica linea narrativa.  Esplorando gli ambienti di gioco e interagendo con i personaggi, che spesso ritroveremo nei vari casi oltre ai co-protagonisti che sono sempre al fianco di Katrielle, ogni caso si risolverà trovando i sei indizi che lo caratterizzano e che porteranno alla soluzione. Raccogliendoli tutti per ogni capitolo, Katrielle arriverà alla soluzione e, cliccando sul tasto “risolvi”, verrà alla luce la verità sul caso. Sarà così possibile confrontare la propria soluzione del caso e vedere se anche noi eravamo giunti alla stessa conclusione.

Layton

Ovviamente gli indizi si raccoglieranno parlando con i vari personaggi coinvolti, risolvendo enigmi e esplorando gli ambienti. Per muoverci avremo a disposizione principalmente una mappa di riferimento, con i vari punti da raggiungere semplicemente toccandoli, ma anche una bicicletta per gli spostamenti più lunghi (solo a livello di mappa, non temporale). La mappa si apre in caso di necessità nella parte sottostante dello schermo, dal quale si può accedere anche alla borsa dell’investigatrice, strumento utile per molte funzioni. Prima tra tutte ovviamente quella del salvataggio, con tre slot a disposizione a cui accedere in ogni momento di gioco.

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Vediamo inoltre una serie di mini-giochi e attività, tra cui un contenuto che viene sbloccato durante il secondo capitolo: “La cena è servita”, in cui bisognerà scegliere la cena perfetta per ogni commensale, scegliendo i vari piatti del menù in base alle informazioni raccolte intervistando altri personaggi.

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Nella valigia, inoltre, saranno disponibili le soluzioni dei vari casi, da riguardare in ogni momento, e il diario di Kat, con l’andamento puntuale e aggiornato delle indagini. Non ci soffermeremo nei dettagli della trama e nella risoluzione dei vari casi per non spoilerarvi troppo e per lasciarvi esplorare ogni angolo di gioco. Sì perché come in ogni grande avventura della serie Layton degna di questo nome, sarete coinvolti dalla trama e dall’avanzamento delle indagini, soffermandovi nella risoluzione di enigmi che richiedono il giusto impegno di tempo e dedizione per giungere alla soluzione. Gli enigmi sono ovviamente quell’elemento di game design tipico della serie, e la loro struttura permetterà di proseguire nel gioco abbastanza agilmente, alternando tipologie di enigmi più matematici, ad altri di logica o di trial and error, nel pieno stile Layton insomma!

Alessia "Paddy" Padula, Production Director di Idra Editing nonché abruzzese doc, ha una grave dipendenza dalle serie tv, specialmente Doctor Who e Sherlock! Permalosa in modo pericoloso, potrebbe uccidervi per uno spoiler, quindi siete avvertiti. Il suo punto debole? Panda, koala e tutti gli altri animali coccolosi. E gli arrosticini, ma questa è un'altra storia.