Provato Xevorel, l’eco del glorioso passato RPG

Xevorel

Ci siamo da poco lasciati alle spalle il GameRome 2018, che ricorderemo come uno degli eventi più stimolanti dell’anno, sia per la mole di personaggi illustri che di titoli indie apprezzabili. Tra i più talentosi ecco spuntare Xevorel, un italianissimo RPG, che ci ha intrigato da subito per il suo fascino d’altri tempi. L’opera, sviluppata dall’emergente team Amberaxe, promuove una rivisitazione approfondita degli storici giochi di ruolo passati, ma con un tocco di modernità. Con le tempistiche e l’immediatezza che riversano nei titoli moderni, il mercato reclama prodotti di facile comprensione e larga diffusione. Scopriamo insieme se il gioco ha centra l’obbiettivo.

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Xevorel nel suo insieme non è un titolo pretenzioso, e si sente fortemente ancorato alle proprie origini. La storyline, ad esempio, non è neanche così complessa, e vede il cattivo di turno minacciare la pace nel mondo. Una scelta sensata a parer nostro, che vede così brillare l’entusiasmante gameplay cuore dell’opera. Nei nostri primi passi abbiamo avuto modo di prendere dimestichezza con i semplici quanto efficienti comandi del personaggio che, a nostro parere, risultano la chiave vincente del prodotto. Non solo occorrono pochi minuti per apprendere le conoscenze basi, ma è anche molto facile da intuire.

Xevorel

Il tocco di modernità che serviva al mondo RPG

La grafica un po’ retrò per certi versi è azzeccata al tipo di contesto in cui ci troveremo. Le ambientazioni cupe, che strizzano l’occhio ai classi RPG dell’epoca, risultano piacevoli da ammirare, sebbene siano in procinto di ampliarsi nel futuro. La combinazione di elementi peculiari del genere videoludico d’appartenenza e la scelta dello scorrimento laterale, sono gradevoli alla vista, in particolare sulla versione mobile. Sia con pad alla mano che su piccolo schermo l’efficacia nel gameplay resta pressoché invariata, offrendo profondità durante le missioni e la giusta enfasi durante gli scontri. Quest’ultimi prendono piede durante le nostre scorribande o in alcuni portali, che potremmo scovare facilmente durante le nostre avventure. Al loro interno vi saranno numerose tipologie di sfide, che variano dall’eliminare numerosi nemici, sopravvivere in spazi angusti, piccoli enigmi e corse contro il tempo. Nulla di nuovo certo, ma ludicamente appagante.

Un universo per tutti ed adatto a chiunque

Un altro punto di forza del progetto è il menù iniziale da dove prende piede la nostra avventura. Esso è rappresentato da un piccolo villaggio, contente al suo interno tutto ciò di cui ha bisogno un avventuriero: una sezione per le missioni, un negozio ecc. La sezione shop, come ci è stato più volte sottolineato dagli sviluppatori, non conterrà degli acquisti in game smodati. Tutti gli oggetti chiave e puramente estetici saranno ottenibili utilizzando la valuta presente nel titolo: il gold. Come intuibile, sarà possibile scovare dei gruzzoletti più cospicui in forzieri o a termine i uno scontro. Varie tipologie di strumenti saranno lasciati cadere al termine di battaglie più o meno impegnative e hanno una classificazione molto semplice. Essi variano in base alla durata e l’efficacia dei loro effetti: alcuni saranno dei semplici consumabili, altri degli oggetti unici e di potenza infinita, mentre altri ancora sono tesori comulabili.

Xevorel

Al termine del nostro provato, Xevorel ci lascia aperti a tante domande, che vedranno risposta solo al termine dello sviluppo del gioco. Nel suo insieme il team Amberaxe si appresta a confezionare un gioiellino del mondo RPG, uno di quei tesori antichi riaffiorati dopo anni. Nella sua complessità di dettagli il prodotto riesce a brillare o per efficacia ed immediatezza, che ricordiamo essere le qualità di maggior rilevanza per valutare un indie. Non abbiamo avuto modo di vedere una variegata diffusione di scenari e solo alcuni dei nemici proposti, ma confidiamo che i due sviluppatori sappiano come condire la loro opera. Unico punto interrogativo rimane la necessità di specificare l’esistenza di un numero così elevato di drop al termine di uno scontro, che può rendere vana la necessità di catalizzare l’attenzione sugli oggi più ambito. Siamo fiduciosi riguardo allo sviluppo del titolo e ci auguriamo di poterlo giocare nella sua interezza una volta uscito, detto ciò non possiamo che augurare il meglio ai due connazionali e attendere progressi.

Sebbene abbia un nome così letterario, sin dalla tenera età egli matura un interesse per il genere RPG e quello fantasy, al punto tale da sognare di farne parte. Avete presente quei bambini che emulano l’onda energetica? Ecco, il suo sogno è invece quello di entrare nella realtà virtuale per lanciare lui stesso magie ai suoi nemici! Se non gli piace qualcosa, attenti, vi farà assaggiare la potenza degli elementi!