SEGA afferma di essere “molto contenta” con Xbox Game Pass

Nel corso degli utlimi anni, Microsoft ha accresciuto il proprio servizio Xbox Game Pass in modo smisurato. Chiaramente, il servizio è adesso, per il colosso di Redmond, la loro punta di diamante e non facciamo certo fatica a crederlo dopo il superamento di 18 milioni di iscritti. Tante sono state le compagnie che si sono unite all’iniziativa e, tra queste, SEGA.

Proprio questa ha ultimamente pubblicato quasi la totale saga di Yakuza, celebre inizialmente solo in Giappone ma, da qualche anno a questa parte, si è ormai affermata anche in occidente. In un’intervista con i colleghi di Eurogamer, il Senior Vice President della divisione europea della società, Anna Downing, si è espressa riguardo il servizio offerto da Microsoft, affermando di essere “molto felice” con Xbox Game Pass.

Ha [il servizio] permesso la crescita del franchise con ben 3 milioni di giocatori in più in tutto il mondo. Questo è sicuramente un enorme beneficio, rafforza l’esposizione ad un pubblico più ampio. È straordinario per noi e per i consumatori, i quali possono vivere nuove esperienze che prima sembravano troppo lontane quando fuori dal modello Game Pass.

Per quanto però SEGA abbia offerto molto all’Xbox Game Pass, non tutto è arrivato. Ad esempio, essi sono i proprietari di Atlus e nessuno dei loro titoli è mai apparso nelll’universo Xbox, tanto meno sul servizio. Tali affermazioni, d’altro canto, fanno ben sperare che in un futuro non troppo lontano, il servizio offerto da Microsoft venga arricchito ulteriormente dai titoli della casa nipponica.

SEGA

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.