Sex Vixens From Space: Guida galattica per Pornostar!

1988 – Rovistando negli archivi dell’ accademia dei punta & clicca, può capitare di imbattersi in molte produzioni sui generis, alcune delle quali presentano tematiche tanto grottesche da lasciare seri dubbi sulla sanità mentale dei propri autori.

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Brad Stallion si… erge impavido tra fanciulle adoranti, in un virile affresco dal retrogusto Eroic-Fantasy!

Tra bizzarre epopee distopiche, raccapriccianti thriller di serie U e inqualificabili produzioni farsa, spiccano anche e soprattutto avventure destinate al pubblico adulto, i cui contenuti riuscirebbero senz’altro a spiazzare, ancora oggi, molti giocatori.

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La “Big Thruster”, altrimenti identificabile come la possente fallo-navicella in tutto il suo virile splendore!

Per avere un’idea più precisa di ciò di cui stiamo parlando, varrebbe a questo punto la pena di raccattare una copia di Sex Vixens From Space e goderselo tutto d’un fiato; anche perché non capita certo tutti i giorni di esplorare la galassia a bordo mirabolante fallo-navicella di Brad Stallion!

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Fallo-Navicella zona cargo adibita, tra le altre cose al deposito delle casse del poderoso afrodisiaco “Orgasium”. Per visitare i vari ambienti sarebbe bastato interagire col pannello direzionale in basso a destra.

Eppure, a trasformare il titolo firmato dalla Free Spirit Software in una vera pietra miliare del Weirdogaming non ci avrebbero pensato solo l’assurdo setting, i triviali giochi di parole o le donnine ignude…

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Nuove allettanti copule attendono il nostro Brad, all’ombra delle gigantesche colline-mammella. Nel

Dietro i toni da goliardata e i grossolani eccessivi, prosperava difatti un progetto forse più ricco di quanto ipotizzabile, in cui la demenziale caccia alle porno-amazzoni spaziali citate nel titolo veniva impreziosita da elementi strutturali interessanti come la coraggiosa visuale in soggettiva che, strizzando l’occhio a classici come Dungeon Master, finiva per conferire un certo spessore a dialoghi e sequenze esplorative.

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Ed eccole qui, le prosperose Amazzoni Spaziali in elegante posa plastica, pronte a ridurre in polvere la sessualità dei maschi con le loro armi svirilizzanti!

Pur rimanendo inevitabilmente confinato nel reame dei Weirdogame, Sex Vixens From Space poté, in tal senso, trovare lo slancio per superare lo scetticismo di molti e trasformarsi così in un piccolo fenomeno di culto.

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Le cose non sono andate per il verso giusto, la Fallo-Navicella di Brad è ridotta male e a noi non resta che ricominciare l’intera avventura dall’inizio!

Come qualcuno ricorderà, tra il 1988 e il 1990, Brad Stallion sarebbe tornato più volte a solcare i circuiti di Amiga, Atari ST e C64, nell’ambito di tre, nuove e scollacciatissime avventure: Bride of the Robot (1989), Planet of Lust (1989) e Sex Olympics (1990).


IN VIDEO

E ora mandate a nanna i bimbi, premete il tasto play e godetevi Brad Stallion in azione! Cominciamo con Sex Vixens from Space

… Diamo ora uno sguardo veloce al suo sequel: Bride of the Robot (1989)…

… un’altra occhiatina a Planet of Lust (1989) in versione PC…

E chiudiamo in grande stile col mitico Sex Olympics (1990)