Kill It With Fire Recensione: nella tela del ragno

Avete mai desiderato uccidere ragni e farlo in maniera massiva, magari senza rimpiangere la distruzione di tutto il resto? Kill It With Fire propone l’odio viscerale per gli aracnidi, mettendoci nei panni di un disinfestatore autorizzato dell’omonima ditta, con il quale dovremo liberare le diverse aree di una cittadina da un’infestazione di massa, portandoci a scoprire anche delle verità su queste creature ritenute spregevoli.

Casey Donnellan Games LLC e TinyBuild ci portano in un mondo semplice in cui l’interazione con gli oggetti è fondamentale per scovare i ragni nascosti. La divisione in livelli ci darà l’opportunità di esplorare varie ambientazioni, partendo da una tipica casa di periferia, per arrivare agli uffici della zona, dove ogni angolo può nascondere la minaccia a 8 zampe. Scopriamo dunque, se Kill It With Fire ha le carte in regola per essere un titolo indie originale e divertente.

Kill It With Fire: aracnofobia estrema

Se i ragni sono il vostro peggior incubo, allora dovreste stare lontani da qualsiasi riproduzione ludica a tema. Ma se invece bramate vendetta, e volete eliminarli con qualsiasi mezzo possibile, allora probabilmente il titolo in questione ha qualcosa per voi.

Convivere con un’infestazione di ragni non è affatto semplice, e quando tutto sembra raggiungere dei livelli critici, entriamo in gioco noi: i disinfestatori della Kill It With Fire, muniti di un vasto arsenale capace di eliminare qualsiasi traccia delle creature in questione. Il titolo è strutturato attraverso dei livelli giocabili che riguarderanno le varie aree interessate che necessitano di una ripulita.

Kill It With Fire menu

Nel breve tutorial messo a disposizione del giocatore impareremo subito come agire alla vista di un ragno, ovvero schiacciarlo con la nostra agenda degli obiettivi. Troppo banale? Niente paura, questo è solo il più semplice dei metodi con il quale sconfiggere il male. Impareremo a raccogliere oggetti, ispezionarli e lanciarli all’occorrenza, proprio contro i ragni se vogliamo. Ma vogliamo di più. Non può essere tutto qua. Dopo qualche uccisione, potremo aprire delle nuove stanze in cui troveremo nuovi oggetti utili per lo sterminio. Nella fattispecie, una lattina di lacca, che potremo utilizzare per incendiare l’area senza remore. Dopotutto siamo pagati per eliminare la minaccia a 8 zampe senza compromessi.

Vediamo il contatore delle uccisioni salire discretamente e siamo sempre più convinti che questo lavoro fa al caso nostro. Una volta liberata la prima parte della casa adibita a tutorial, la faccenda inizia ad interessare aree sempre più grandi ed improbabili. Durante le nostre esplorazioni, entreremo in possesso di missioni secondarie da intraprendere durante la nostra tipica attività per ottenere dei punti da distribuire per potenziare le tecniche di sterminio. Le stesse missioni intrinseche, garantiscono l’accesso ad oggetti e stanze inedite in cui ottenere munizioni e nuove armi, nonché nuovi potenziamenti per il disinfestatore che possono riguardare anche il radar con cui individuiamo i ragni.

Kill It With Fire hall

Per avanzare di zona in zona di uno specifico livello ci verranno richieste un numero preciso di uccisioni e per semplificare il lavoro ci verrà in aiuto proprio il radar, che segnerà con precisione e con l’ausilio di segnali acustici la posizione delle spregevoli creature. Attenzione però, la vita da disinfestatore non è così semplice. Sarebbe troppo banale se i ragni fossero tutti uguali vero? Effettivamente la minaccia che andremo ad affrontare avrà molti colori diversi. I nostri nemici saranno di molti tipi e dotati di diverse caratteristiche per tipo, dal ragno più piccolo e veloce, fino a quello mutato o aggressivo. Apprendere queste tipologie tuttavia non risulta complesso, aiutati dalla pigmentazione ben diversificata per ogni modello.

Ad ogni modo niente panico. Come abbiamo avuto modo di accennare, un vasto arsenale sarà dalla nostra parte e proseguendo nella nostra opera, molte armi e stratagemmi saranno a nostra completa disposizione, tra cui oggetti non proprio convenzionali del mestiere. Si passa dalle armi da fuoco, fino agli esplosivi al plastico, passando per molotov, esche di vario genere e tagliaerba. Insomma, questo è solo un accenno dell’armamentario a disposizione dell’utente, anche se è molto facile ricorrere alle fiamme per semplificare il lavoro, non dovendo curarci dell’ambiente circostante e tantomeno di noi stessi, essendo invincibili. Tuttavia, le munizioni saranno limitate, anche se per la mappa saranno disseminate un po’ ovunque in quantità variabili.

Kill It With Fire coverOgni livello avrà al suo interno le Aracno-sfide, in cui metterci alla prova sterminando i ragni con delle condizioni e un tempo limite, che torneranno utili verso la fine del gioco come contenuto extra. Quest’ultime e il completamento di ogni incarico per mappa, unito alla collezione di oggetti e sblocco dell’arsenale e dei potenziamenti, sono gli unici contenuti che compongono l’offerta ludica del titolo. La manciata di livelli presenti permette a Kill it With Fire di essere completato in circa 3 – 4 ore di gioco, con un discreto tasso di rigiocabilità seppur limitata a quanto detto sopra. Tuttavia, tentare di uccidere il maggior numero di ragni con ogni singola arma a disposizione è un’esperienza decisamente appagante e originale.

Estetica a prova di ragno

Il titolo non gode di un’estetica miracolosa, ma richiama perfettamente il concept parodico delle azioni su schermo. Impossibile prendere sul serio un’attività che su schermo viene così estremizzata, giocando con il sentimento comune delle persone, che vogliono vedere stecchite quelle creature insidiose.

Il menù a mo’ di agenda scelto dalla produzione, talvolta rudimentale durante la gestione dei potenziamenti, non rafforza la godibilità della navigazione, che ad ogni modo si presenta alquanto semplicistica e consona. La fisica delle armi funziona ma non prova a sconfinare verso territori inesplorati in tale ambito, limitandosi ad offrire un’esperienza semplice e solida, ma mai noiosa. Non si può dire invece che la fisica degli oggetti ci abbia impressionato. Nel momento della raccolta degli oggetti, sarà possibile scaraventarli a chilometri, ottenendo di fatto dei rimbalzi innaturali che mancano completamente il concetto di collisione. In tal senso, ogni oggetto vale l’altro, avendo quasi le medesime proprietà, tranne i vasi che possono essere rotti, e non vi è una vera e propria complessità poligonale, bensì la grandezza dei vari elementi sarà la discriminante tra un prodotto e l’altro.

Kill It With Fire-pistol

L’esperienza su PC si è rivelata sempre fluida e senza problemi tecnici di sorta, tranne per qualche crash improvviso durante alcune precise azioni su schermo. Il gioco non richiede particolari dispendi di risorse hardware per essere fruito con una buona qualità, mentre l’audio ci è sembrato sufficiente per tutta la durata dell’esperienza, con effetti sonori coerenti a schermo, senza lode e con qualche loop sonoro evitabile. Per coloro che prediligono la nostra lingua, possiamo confermare la traduzione in italiano per il titolo, caratteristica gradita che avvalora l’esperienza lato accessibilità.

Il level design, a conti fatti, è l’aspetto che più risulta curato della produzione, tra alti e bassi ma con tanta volontà di creare la struttura perfetta per garantire un nascondiglio ai nostri nemici aracnidi e dove noi possiamo sbizzarrirci con il nostro arsenale, alternando le armi in base alle situazioni e alle strutture interessate.

Kill It With Fire è quel titolo che non sapevate di volere, di cui non sentivate la necessità ma di cui forse speravate l’arrivo. Una produzione interessante, curata e in grado di appagare per le poche ore necessarie per completarla. Esteticamente non tenta di differenziarsi da altri videogiochi dello stesso calibro ma rimescola le carte in tavola per offrire al giocatore tanti metodi di sterminio, un buon numero di situazioni e alcuni incarichi secondari ben studiati che arricchiscono le piccole esplorazioni. Tuttavia, parliamo di un’esperienza molto fine a se stessa, che può essere attraente per chi cerca qualche ora goliardica di svago prendendosela con varie tipologie di ragni, ma che nell’effettivo non rappresenta un obbligo videoludico per tutti gli altri, anzi. Riesce nel suo compito senza strafare tecnicamente ma ludicamente, esaudendo quel desiderio recondito di tante persone che vorrebbero un mondo senza nessun tipo di creatura tessitrice o velenosa.

VOTO: 7

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.