Un MMO (quando ĆØ fatto bene), per il sottoscritto, ĆØ come il primo amore: non si scorda mai, cosƬ com’ĆØ accaduto con Black Desert. Le settimane passate a correre dietro ad un livello o la ricerca forsennata dellāequipaggiamento migliore (possibilmente al prezzo migliore) sono tra i ricordi più felici di buona parte dei videogiocatori, soprattutto quelli con qualche anno in più sulle spalle e che hanno vissuto il periodo di boom del genere sopracitato.
Col passare del tempo, infatti, buona parte di quei grossi titoli, fieri esponenti di un genere sempre meno āappetibileā, hanno iniziato a lasciarsi sopraffare dal grande cambiamento avvenuto in seno alla community, ormai sin troppo indifferente e indirizzata verso altri lidi. Certo, ĆØ da considerare che lo sviluppo stesso di molti MMO non ha contribuito in modi esattamente produttivi alla salvaguardia del genere, laddove fin troppi esponenti (anche di grosso calibro) si sono lasciati sedurre troppo facilmente dal fascino dellāandare sul sicuro e del āminimo sforzoā portando sugli schermi prodotti sempre eccessivamente simili tra loro e, in alcuni casi, indistinguibili.
Come un fulmine a ciel sereno, però, nel 2015 Pearl Abyss compie un mezzo miracolo: arriva lui, Black Desert, un nuovo MMO che vuole prendere le distanze da quello che ĆØ diventato lo standard del genere con uno stile tutto suo. Basato su fondamenta principalmente da sandbox e non da classico gioco di ruolo, Black Desert fa del comparto tecnico e del combat system spettacolare e super dinamico le sue armi migliori, tanto da conquistare buona parte del pubblico giocante. Il successo del titolo spinge lāazienda a creare una versione console che, con tutti i suoi evidenti e ovvi limiti, ha visto la luce nel corso del 2019.
Ed ora, allāalba della nuova generazione di console, gli sviluppatori sono pronti ad attaccare nuovamente il mercato con la Black Desert Prestige Edition, disponibile dallo scorso 6 novembre su PlayStation 4 e Xbox One e fruibile (con supporto) anche sulle console di nuova generazione.
Black Desert: tanti contenuti, per tutti i gusti!
Lāimpatto avuto sul mercato console da Black Desert ĆØ stato, comāera forse in parte prevedibile, diverso rispetto alla versione PC. Il gioco non ĆØ riuscito ad attirare la stessa fetta di utenza, ma ha saputo comunque farsi amare e rispettare al meglio, grazie anche, come dicevamo prima, ad una concezione molto action che il titolo ha dalla sua e che, ovviamente, si riversa in un sistema di controllo molto familiare per chi utilizza un classico pad come sistema di input.
Per chi non lo conoscesse, Black Desert ĆØ un MMO molto particolare, un prodotto in grado di offrire al giocatore una libertĆ dāazione impressionante, talmente impressionante da risultare a volte soverchiante perchĆ©, credeteci, in molti casi vi sembrerĆ di non capire quale sia il vostro obiettivo. No, non ĆØ chiaro il menù, vogliamo subito levarci il proverbiale dente doloroso, e spesso e volentieri costringe il giocatore a lunghi momenti morti e fasi in cui ĆØ necessaria una lunga esplorazione per comprendere come procedere effettivamente. Ciò ĆØ anche dovuto in parte alla libertĆ dāazione, e lo ribadiamo, che si snoda alla base del titolo, un titolo che giĆ nel suo slogan sbandiera con fierezza le sue intenzioni: āsii chi vuoi essereā e, di fatto, ĆØ veramente cosƬ.
Black Desert non pone limiti al giocatore: una volta risvegliatosi da un evento non precisato, provato a spiegare in qualche modo da alcuni flashback e da una nuova sequenza iniziale ricreata in CGI il giocatore viene āabbandonatoā a se stesso. In Black Desert ĆØ possibile scegliere praticamente ogni cosa e fare qualsiasi cosa, compreso acquistare e gestire immobili, creare alleanze commerciali e avviare una vera e propria personalissima linea di āentrateā, fondamentali nelle fasi più avanzate del gioco, in particolare se ne si fa una questione di āmeroā equipaggiamento. Ed ĆØ proprio qui che entra in gioco la versione che abbiamo avuto modo di testare in questi giorni: la Prestige Edition. In realtĆ ĆØ molto semplice: a parte qualche piccolissimo dettaglio, la versione in questione ĆØ da considerarsi come una āsempliceā entry level per i giocatori console in attesa della copia fisica, venduta ad un prezzo di listino di 39,99ā¬.
Tale prezzo, però, ĆØ assolutamente āfalsoā poichĆ© la Prestige Edition racchiudein sĆ© tantissimi contenuti digitali dal valore di oltre 140$ (circa 120ā¬), pensati appositamente per agevolare la progressione di quei giocatori che hanno iniziato a prendere conoscenza con lo sconfinato universo di Black Desert soltanto ora.
Per il resto, però, il titolo rimane sempre il medesimo, splendido sandbox misto a gioco di ruolo misto ad action, per un risultato finale squisitamente caotico e più che riuscito.
Mazzate per tutti
Rimane sempre lo stesso Black Desert, e ciò non è esattamente un difetto. Su console come su PC, muoversi per la sconfinata mappa di gioco rimane un grande piacere, sia sensoriale sia ludico, per diverse ragioni.
La prima ĆØ quella che, fondamentalmente, trattandosi di un sandbox ĆØ possibile fare veramente tutto (o quasi) quello che si vuole come lo si vuole, compreso livellare āsemplicementeā combattendo e non per forza di cose affidandosi ad una lunga e ripetitiva serie di quest in quella che ĆØ probabilmente la meccanica più negativa e da svecchiare del genere in questione. E poi, parliamoci chiaro, per quanto incredibilmente figo e strutturato sia il combat system di Black Desert, chi non vorrebbe āexpareā semplicemente andando a prendere a calci il mondo intero? Per fortuna, tutto questo ĆØ possibile. La mole di nemici ĆØ veramente impressionante e anche la varietĆ del bestiario (diviso per zone) ĆØ veramente imponente.
Oggi come in passato e anche di più, grazie allāarrivo di nuove classi giocabili, il divertimento e lāalienazione pad alla mano sono una veritĆ inderogabile per il titolo di Pearl Abyss, che si conferma ancora una volta come uno dei più piacevoli e arguti dal punto di vista della fruizione ludica. La scelta del personaggio (non delle sue fattezze, attenzione, ma ci torneremo) ĆØ dunque, più che mai, veramente fondamentale. Da una classe allāaltra il gameplay cambia in maniera quasi totale, non soltanto per una questione meramente legata ai comandi ma anche per lo sviluppo delle classi stesse.
E, proprio parlando di classi, ĆØ doveroso segnalare – da appassionati della cultura vichinga, per giunta – l’arrivo di una nuova “razza” giocabile, proprio in occasione della Prestige Edition. Parliamo del Guardian, una sorta di guerriero vichingo munito di una pesante ascia a due mani che, ovviamente, abbiamo scelto per la nostra nuova avventura e che ci ha convinto appieno durante le nostre prove.
Il combat system, rigorosamente action e in tempo reale, accresce proprio la sensazione di ācontrolloā che si ha del proprio avatar, e proprio riuscire ad indovinare la classe più adatta a voi (vi consigliamo di provarne alcune prima di iniziare seriamente) ĆØ uno step fondamentale per poter saggiare le potenzialitĆ di un titolo che sotto questo punto di vista non ha niente da invidiare a nessuno.
Black Desert offre infatti una libertĆ ad una vastitĆ impressionante anche sotto il profilo della personalizzazione del vostro alter ego, grazie ad uno skill-tree imponente e che, appunto, dĆ al giocatore un controllo, come dicevamo pocāanzi, quasi totale su ogni aspetto del suo alter ego.
Black Desert rimane sempre splendido da vedere… Ma con troppi limiti su console
Se parliamo di aspetto, poi, non possiamo non citare lo smisurato editor di creazione di personaggio che il titolo di Pearl Abyss porta con sé. No, probabilmente non si è mai visto nulla di vagamente simile in giro, e lo possiamo confermare anche a fine 2020 e con la next-gen ormai ufficialmente arrivata.
Lāeditor di Black Desert vi farĆ perdere ore, sappiatelo, ma ne varrĆ la pena: non cāĆØ niente di più bello di sentirsi a proprio agio con il proprio corpo, no? E questo ĆØ un poā ciò che succede con Black Desert, in cui ĆØ stranamente impossibile imbattersi in personaggi da fattezze simili grazie proprio ad una possibilitĆ smisurata in termini di creazione e caratterizzazione del proprio avatar di gioco. La bontĆ tecnica e artistica del titolo non si ferma di certo qua: anche oggi, da vedere, Black Desert ĆØ un prodotto sontuoso sorretto da un motore grafico che fa il suo lavoro al meglio, con un ottimo utilizzo di tutti gli artifici tecnici, utili a migliorare la concezione che si ha dellāimmagine stessa.
Con i complimenti, però, siamo costretti a fermarci qui perchĆ© la versione da noi testata (PS4 Pro) ĆØ stata vittima di unāottimizzazione davvero approssimativa. Soprattutto nelle zone sovraffollate ĆØ quasi impossibile muoversi, con un frame-rate che crolla sotto i 20fps anche durante i combattimenti e una sensazione costante di lag veramente difficile da sostenere e digerire. A questo si aggiungono altri numerosi problemi, come il caricamento delle texture sempre in ritardo, alcune volte anche per minuti e minuti, pop-in e pop-out continui e bug vari, che rovinano fortemente lāesperienza complessiva di un titolo che fa anche dellāestetica una delle sue armi migliori.
https://youtu.be/64gkkdz5QMM
Black Desert Prestige Edition ĆØ lāoccasione migliore per avvicinarsi a un prodotto incredibilmente vasto e ricco di possibilitĆ , lāideale per gli appassionati di MMO, grazie ad una quantitĆ importante di contenuti aggiuntivi perfetti per rendere la progressione di gioco più agevole e veloce. Peccato per unāottimizzazione tecnica su cui ĆØ quasi impossibile soprassedere, che rende a tratti ingiocabile il titolo per larga parte dellāavventura. Per il resto, rimane il solito, grandissimo, Black Desert, figlio di un gameplay ricco e divertente e dalle tante possibilitĆ , da recuperare tenendo bene a mente due cose: attenzione alla vostra vita sociale e magari aspettare notizie migliori dalle versione PS5 e Series X/S.