Resident Evil ReVerse Anteprima: provaci ancora una volta, Capcom!

Resident Evil ReVerse

Durante il corso dello scorso anno, tantissime sono state le info ricevute, ufficiali e non, riguardo il nuovo capitolo di uno dei franchise horror più conosciuti nel mondo videoludico, se non il più conosciuto. Resident Evil è, al giorno d’oggi, una vera e propria pietra miliare e Village segna il cambio di staffetta. Oggi però, non siamo qui per il nuovo capitolo canonico, bensì per quel “piccolo dettaglio” mostrato in occasione del Resident Evil Showcase di pochi giorni fa che è Resident Evil ReVerse, la proposta multiplayer che mira ad ampliare l’esperienza targata Capcom. Vediamo dunque, sulla base dei numerosi gameplay provenienti dalla closed beta tutt’ora giocabile su PlayStation 5, cosa vuol essere e cosa vorrà diventare, in futuro, ReVerse.

Resident Evil ReVerse: c’è una prima volta a tutto, ma non è questo il caso

Non solo i fan della serie sapranno che Capcom non è affatto nuova alle modalità multiplayer per un brand che fa dell’esperienza giocatore singolo il proprio perno centrale. Eliminando dal discorso le varie produzioni/modalità cooperative, siano esse online o locali, per una facilità di comprensione, puntiamo direttamente alle restanti modalità PvP, perché di questo è che si parla con Resident Evil ReVerse.

Qualcuno ricorderà il più vecchiotto Umbrella Corps, PvP che vedeva una serie di mercenari divisi in due squadre, scontrarsi in varie mappe. Un titolo che rimase fine a sé stesso, per quanto in realtà fosse parte integrante dell’intero universo di Resident Evil e creato per celebrare il ventesimo anniversario del franchise.

Più recente, invece, è Resident Evil Resistance, uscito in bundle con l’ultimo remake di quel capolavoro che fu Resident Evil 3 su PS1. In quest’ultimo esempio, il colosso nipponico si sganciò dalle solite produzioni dalle facili idee e brevi sviluppi, puntando su qualcosa di più originale: un multiplayer asimmetrico, piuttosto azzeccato e sicuramente contestualizzato per quelle che sono le esperienze dei giocatori, divise nei vari capitoli single player, all’interno della serie.

Ma ecco che Capcom, per festeggiare nuovamente una ricorrenza, ovvero il 25esimo anniversario, ritenta (e al momento non possiamo continuare con il “sarai più fortunato”) a metter piede in qualcosa che, per certi versi, può forse esser definito nuovo per la serie ma non nell’intero panorama videoludico. Ovvio che non si debba esser sorpresi di ciò, visto che è attualmente difficile uscirsene con nuove idee ogni singola volta. Comunque, Re Verse è la nuova proposta interamente PvP che si sgancia completamente dai canoni del franchise per donare ai giocatori una nuova possibile opportunità per ulteriormente addentrarsi nel mondo di Resident Evil.

La possibilità di giocare con i propri personaggi preferiti in location iconiche della serie non ha sicuramente prezzo, soprattutto quando, riguardo i personaggi, hai avuto ben 25 anni per affezionarti a ciascuno di loro, per un motivo o per un altro. Questa è l’idea alla base dietro il nuovo gioco proposto ma, in cos’altro di sviluppa? Pare ovvio che non sia solo uno showcase, una passerella, su cui sfoggiare il proprio personaggio con le proprie abilità. ReVerse mette 6 giocatori l’uno contro l’altro in uno scontro mortale a tempo: cinque minuti a round e la partita finisce. Si tratta quindi di un Tutti Contro Tutti? Si. Procede linearmente come tale? Non proprio. Partiamo ora con l’analizzare l’intera componente, per quello che ci è dato provare, sapere e vedere.

Resident Evil ReVerse: crossover, fan service e abilità

Il mix proposto da Capcom si chiude proprio attorno a quelle tre paroline magiche, con quasi egual peso per ciascuna di esse. Le prime due dovrebbero essere ovvie a tutti, l’ultima però comprende un’interessante base su cui potrebbe svilupparsi un gameplay non privo di sorprese (ma anche di elementi sbilanciati nel complesso). Partiamo col dire che nel “roster” di personaggi, sono presenti i più iconici, tra Jill Valentine, Chris Redfield, Leon, Claire, Ada Wong e Hunk. Non finisce qui però, difatti è possibile vestire i panni di alcuni dei cattivi più famosi, come Nemesis e Jack Baker, ad esempio, ma di questo parleremo a breve. Ciascuno di questi personaggi si contraddistingue per abilità attive (due per personaggio), unabilità passiva, armi di partenza e parametri che incidono sullo stile di gioco che si vuole adottare, come Sopravvivenza, Potenza Abilità e altre ancora.

Come già detto, la modalità catapulta in uno scenario qualsiasi (attualmente solo uno è disponibile per la closed beta) i sei giocatori, i quali hanno come obiettivo il prevalere su tutti gli altri attraverso le uccisioni che faranno aumentare i punti totali. Sparsi per la mappa vi saranno vari oggetti, dalle Piante Verdi per la rigenerazione della salute a casse di munizioni e armi speciali, fino ad arrivare al pezzo forte: le capsule di virus. Quest’ultimo oggetto è il “game changer” che Capcom immette nella sua nuova produzione. Ricordate i cattivi menzionati sopra? Bene, stanno per fare la loro entrata in scena.

In Resident Evil ReVerse la morte non è la fine. Quando la propria vita scende a zero, non c’è il semplice rientro, bensì vedremo il nostro personaggio trasformarsi in uno dei cattivi presenti nel gioco, una “Bioarma”, la quale imperterrita continuerà a dare la caccia agli avversari, il tutto accompagnato dal nuovo set di abilità (anche qui, passiva, due attive e diverse per ogni personaggio). Tuttavia, non potremo scegliere noi la forma, più o meno. Le capsule menzionate sopra, infatti, fanno da indicatore per la forma che assumeremo una volta sconfitti in partita: da zero a due. Ovviamente, più capsule si ha con sé, più forte sarà l’arma che diverremo, che sia essa Nemesis o Super Tyrant.

Gli scontri sono piuttosto frenetici con il classico mix “Mira-Spara-Schiva”. Fortunatamente, Capcom ha voluto subito mettere le mani avanti dando una limitata possibilità di schivata, per evitare che le partite diventino un palco per circensi atti a rotolare per tutta la mappa. Gli umani combattono perlopiù da lontano, con qualche eccezione per alcune abilità; i cattivi, al contrario, combattono principalmente da vicino, differente discorso per Nemesis, provvisto del suo Lanciarazzi per una delle due abilità attive.

Infine, risulta esserci una meccanica di “Vendetta” che permette di mantenere la Serie di Uccisioni attiva se, appena divenuti mostri (o umani), andiamo a beccare il giocatore che ci ha uccisi, indicato da un simbolo sulla sua testa. Se riusciamo nell’intento, la Serie continuerà da dove si era fermata, continuando a guadagnare punti in più, qualora dovessimo morire (o morisse il bersaglio per mano di altri giocatori), la Serie di Uccisioni verrà definitivamente interrotta.

Resident Evil ReVerse: dove vuoi arrivare?

La domanda più ovvia che molti si staranno facendo, tra una partita e l’altra, è probabilmente il futuro che concerne questa produzione. Resident Evil ReVerse sarà un titolo a sé, ottenuto gratuitamente acquistando Village, e probabilmente Capcom ha già in mente qualche modo per portare ulteriori elementi all’esperienza multigiocatore. In vista di quel che “potrà essere”, è più che lecito aspettarsi più mappe giocabili, così come nuovi personaggi iconici (di entrambe le “fazioni”) e probabilmente una serie di skin tramite, il tutto tramite un “bel” sistema di pacchetti DLC o altro. Ci si potrà aspettare qualche altra modalità? Qualcosa che sia meno context-free e più sensato? Ora come ora, la proposta di Capcom può funzionare come un semplice palliativo, qualcosa che i fan adesso vedono come una vetrina, con un gameplay macchinoso (diciamo anche tipico della serie) e senza grosse novità messe in campo. Ci sarà effettivamente da vedere come le cose cambieranno e che piega prenderà lo sviluppo, assieme al supporto di Resident Evil Re Verse dopo il lancio di Village.

Capcom ripropone un ambito a lei piuttosto familiare, volta all’espansione di un mondo che già di suo risulta essere sfaccettato, carico di elementi e, di certo, vivo (sempre che “vivo” si possa usare in un titolo come Resident Evil). Re Verse ha, già da ora, problemi di bilanciamento che, certamente, sono piuttosto normali in una produzione ancora in sviluppo e i fan contano sul lavoro del colosso nipponico affinché questi vengano risolti ma, ancor più in dubbio risulta il futuro di questo frammento di universo di Resident Evil, il quale potrebbe svilupparsi in svariate maniere, senza assolutamente tralasciare la possibilità dell’arricchimento tramite DLC. Aspetteremo il 7 maggio per mettere le mani su Resident Evil ReVerse, in uscita assieme a Resident Evil Village su PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.