The Outer Worlds Assassinio su Eridano Recensione: una giornata da detective su Alcione

The Outer Worlds Assassinio su Eridano amplificatore di discrepanze

Dopo due anni dal suo rilascio ufficiale, il gioco di ruolo spaziale di Obsidian Entertainment ottiene la sua seconda espansione narrativa denominata Assassinio su Eridano, che offre ai giocatori una rinnovata possibilità di vivere le atmosfere che hanno contraddistinto il titolo pubblicato da Private Division, che ringraziamo per averci messo a disposizione in anteprima il nuovo DLC. A distanza di poco tempo siamo tornati in quel di Alcione, il sistema stellare in cui si svolgono le vicende di The Outer Worlds, per una nuova avventura narrativa, dopo quella proposta da ‘Pericolo su Gorgone’. Abbiamo rispolverato le nostre armi e riarruolato il nostro equipaggio, affrontando la nuova sfida proposta dal pianeta Eridano, che vi raccontiamo nelle prossime righe della nostra recensione.

The Outer Worlds Assassinio su Eridano Grand Colonial Hotel

The Outer Worlds: una nuova avventura investigativa sul pianeta Eridano

Dalla nave che utilizziamo per spostarci di pianeta in pianeta saremo contattati per un nuovo particolare incarico: indagare sull’assassinio di Helen Alcione, protagonista di uno show seriale interno al gioco (Terror on Monarch) apparso su diverse locandine e testimonial ingaggiata per il lancio di un nuovo particolare prodotto a cura della corporazione Rizzo: la spettrovodka. Se decideremo di accettare l’incarico, verremo assunti come ispettori e pronti per far rotta sul gigante gassoso Eridano per dare inizio alle indagini. Appena arrivati, saremo ben accolti e fatti scortare in un lussuoso hotel che si erge tra le varie isole che compongono il pianeta.

Come nei film investigativi più classici, saremo accolti nella hall dell’albergo con la disponibilità di una suite agli ultimi piani in cui riposare e intrattenersi. Tuttavia, l’area interessata dall’omicidio è una sala al piano terra, dove ci recheremo in prima battuta. Una volta sul posto, verremo informati delle ultime novità e saremo in grado di fare domande al personale e alla scientifica per capire meglio la situazione. Dopo esserci presentati ci verrà consegnato un dispositivo peculiare: l’amplificatore di discrepanze, in grado di identificare delle tracce importanti e analizzarle per trarre delle ipotesi sui fatti reali accaduti. L’arma in questione potrà interagire con noi in base alle domande e all’occorrenza potrà essere usata per sparare ai nemici, non rivelandosi tuttavia tra le più letali.

Detective per poche ore

Appena ricevuto il dispositivo, inizieranno ufficialmente le indagini, con varie piste da seguire tra tracce disseminate per il Grand Colonial Hotel e l’ambiente circostante che ci porteranno a fare domande agli abitanti delle isole limitrofe. La formula con cui si sviluppa la progressione è la medesima del gioco di ruolo principale: interagire con gli abitanti del posto attraverso varie e differenti linee di dialogo possibili, sfruttando anche le statistiche del nostro personaggio, porterà a risvolti differenziati e diversi metodi di prosecuzione. Sebbene la durata del DLC rasenti le 3 ore lato narrazione, l’esplorazione del pianeta Eridano, tra segreti e nuovi oggetti, con rinnovati vantaggi e svantaggi per il personaggio da scoprire oltre che ad un level cap innalzato di tre punti, garantirà ai fan del titolo Obsidian una continuazione congrua con quanto visto nel titolo principale, tra relativi pregi e difetti.

The Outer Worlds Assassinio su EridanoL’indagine non ci ha particolarmente coinvolto, inscenando qualche stereotipo di genere e che, nonostante le molte opzioni messe a disposizione del giocatore per trovare il colpevole, non ci ha sviato dal soggetto che più di tutti ha destato più sospetti, rivelando la nostra iniziale ipotesi azzeccata. Tuttavia il clima di diffidenza che abbiamo vissuto durante l’indagine, tra scontri contro larve e soggetti governati da parassiti, ha rafforzato la proposta del gioco originale, che non ha perso il proprio focus con questa piccola espansione.

The Outer Worlds Assassinio su Eridano: atmosfera tra lusso e natura

L’atmosfera che si vive sul pianeta Eridano è intrigante, e sebbene la superficie del pianeta non sia poi così grande, divisa in diverse aree tra interni come laboratori ed esterni come grandi campi o giardini, riesce a rivelarsi un buon luogo per un’indagine strutturata. La parte sicuramente più convincente anche se non proprio grande quanto ci si aspetterebbe è decisamente il Grand Colonial Hotel, con interni molto ben definiti e caratteristici. L’esterno del pianeta si presenta alquanto colorato e in linea con lo stile della campagna principale, seguendo un filo di coerenza visiva e artistica che ci ha lasciato con buone sensazioni.

Il level design tuttavia ci è parso debole nelle varie aree e non ci ha convinto appieno, laddove ci saremmo aspettati delle scelte strutturali più consone e funzionali. L’atmosfera in sostanza, è ciò che permette ad Assassinio su Eridano di imporsi, grazie anche a tutta una serie di scelte da intraprendere nei confronti degli abitanti del posto, più o meno importanti che siano, ognuno con il suo contributo al caso anche attraverso dei retroscena curiosi, incappando talvolta anche in inquietanti impiegati sorridenti che faranno sorgere più di un interrogativo sulla storia. È sicuramente una nota positiva l’esplorazione con l’amplificatore di discrepanze, capace di rivelare ogni singolo indizio o prova anche a enorme distanza dalla scena del crimine, lasciando intendere che l’intero pianeta sia lo scenario di un qualcosa potenzialmente più grande.

Sotto il profilo tecnico e grafico siamo di fronte ad un allineamento con il gioco principale, senza particolari picchi qualitativi, mantenendosi stabile su un PC di fascia medio-alta per tutta l’avventura. Le creature ostili che abbiamo incontrato sono in perfetta sintonia con l’ambiente circostante, le quali hanno saputo dare un senso di sfida medio e progressivo ad un personaggio al livello 25 che durante la piccola avventura ha visto incrementarsi fino al 32, con qualche linea di dialogo caratteristica andata a buon fine e altrettante azioni ruolistiche di utilità ben eseguite.

La varietà in tal senso non manca e le possibilità d’approccio ai combattimenti sono le medesime che abbiamo imparato a conoscere durante la campagna principale, tra stealth e rallenta tempo per causare danni con malus in base alla sezione del corpo colpita. Un grande aiuto nella progressione ci è stato dato dagli immancabili compagni di squadra, che in tali frangenti hanno risolto la situazione meglio di noi stessi, interagendo splendidamente anche ai nuovi dialoghi proposti, integrandosi magistralmente nella narrazione, proprio come delle vere spalle del protagonista. Questa componente, insieme al noto amplificatore di discrepanze, hanno contribuito a rafforzare l’immersione all’interno del DLC, anche in relazione al ruolo da detective assegnatoci.

Siamo di fronte ad un DLC con un approccio più narrativo del predecessore, in cui tendenzialmente si combatte poco ma ci si districa tra la mole imponente di dialoghi con gli abitanti del posto alla ricerca della verità, avvalorati dalle possibilità di scelta in base alle caratteristiche personali, estremamente impattanti e che saranno dettate dalla nostra capacità di analisi e giudizio della situazione dopo aver esaminato attentamente ogni dettaglio proposto. The Outer Worlds Assassinio su Eridano aggiunge qualche ora al gameplay ma tende ad essere fine a se stesso sul piano della narrazione, rendendosi davvero appetibile solo ai veri fan che vogliono un pretesto per ritornare su Alcione nei panni del proprio alter-ego spaziale, godendo dell’atmosfera curata e delle poche novità che sicuramente non mancheranno a chi ha terminato il gioco principale rimanendo comunque soddisfatto. La seconda e ultima espansione di The Outer Worlds è inclusa nell’Expansion Pass insieme a Pericolo su Gorgone, formando un pacchetto solo a tratti convincente ma indubbiamente appetibile per chi ha amato alla follia il progetto di Obsidian Entertainment, che conclude in maniera comunque degna il suo percorso di supporto, rimanendo sempre fedele a quanto visto due anni fa e ad un prezzo tutto sommato contenuto.

VOTO: 6.8

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.