Batman v Superman: Chris Terrio a ruota libera

Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 è uno dei film che ha più diviso l’opinione pubblica ed è stato criticatissimo dalla stampa specializzata. Ora lo sceneggiatore del film, Chris Terrio, è tornato a parlare a ruota libera del film della Warner Bros. diretto da Zack Snyder in una nuova intervista.

Ben Affleck mi chiamò e mi disse che stava lavorando ad un film, era un film su Superman in cui lui interpretava Batman. Mi chiese se potevo leggere la sceneggiatura e, in caso, riscriverla. Se avessi potuto fare un lavoro sui personaggi. Ma era già stato determinato e erano già realizzati degli storyboard di Batman che provava ad uccidere Superman, e che Batman doveva attraversare questo viaggio oscuro nella sua persona. Marchiava a fuoco i criminali, e c’erano altri elementi dark che non erano negoziabili ed erano già parte della storia. Cosi ho provato a scrivere questa storia sperando che il pubblico capisse la discesa nell’oscurità di Batman, un po’ come il Capitano Ahab di Moby Dick, in cui era traumatizzato dalla guerra di Krypton che stava arrivando sulla Terra” ha spiegato Terrio, per poi focalizzarsi sulla reazione negativa di stampa e pubblico alla pellicola: “il problema è che il pubblico deve sapere che il film è in ottime mani. Il momento in cui li perdi dal punto di vista della storia, il pubblico perde il desiderio di vederlo con ‘generosità’. Quando la critica decide che il tuo film è incoerente, le altre critiche poi vengono da sé. Attaccano ogni cosa. E’ quello il clima in cui è arrivato il film. Ogni cosa fu attaccata perché la critica ha messo in dubbio i motivi dietro la pellicola. Ed in un certo senso, non posso biasimarli. Il marketing aveva promesso a tutti questo scontro da blockbuster tra due supereroi molto amati, ed ogni nostro tentativo di fare qualcosa di realistico o complicato è stato accolto in maniera negativa“.

Per Terrio il titolo del film è fuorviante: “Ho scritto delle stesure del copione di Batman/Superman che non erano chiamate Batman v Superman: Dawn of Justice, non ho dato io quel nome. Ho scoperto il titolo insieme al resto del mondo, sul web. Non sono stato consultato sul titolo, e sono rimasto sorpreso. Non lo avrei chiamato Batman v Superman: Dawn of Justice. Non so esattamente chi l’abbia titolato cosi, ma sospetto sia stata la Warner e il reparto marketing, ad essere onesti. Potrebbe essere stato il primo passo che ha creato l’odio nei confronti di questo film. Ho il sospetto che mettere insieme le parole “Batman” e “Superman” nel titolo ha delle componenti di marketing. Quando ho sentito il titolo ho pensato ‘sembra arrogante e in un certo modo insensato, stonato’. L’intenzione del film era di fare qualcosa di interessante, dark, complesso, non uno scontro stile Las Vegas, uno scontro WWE come promesso dal marketing e da un titolo come Batman v Superman: Dawn of Justice.” “Ero orgoglioso della mia sceneggiatura quando l’ho completata, ma è venuto fuori che quando rimuovevi 30 minuti che davano ai personaggi le motivazioni per il climax, il film non funzionava.” ha continuato lo sceneggiatore “Come imparato da Justice League, non puoi pensare di andare oltre i personaggi e pensare che al pubblico importi solo degli effetti speciali. Così quella roba è stata inclusa nella extended cut

Terrio ha poi spiegato perché, secondo lui, doveva essere un film dark: “ho pensato che l’unico modo in cui questo progetto potesse funzionare è che fosse come un sogno febbrile o come una tragedia con sullo sfondo una vendetta. Ho pensato, ‘Come creiamo una storia in cui Bruce Wayne è traumatizzato dalla guerra di Krypton in arrivo sulla Terra ed entra in questo tipo di follia?’ Diventa il capitano Ahab e non ascolta più le voci della ragione, tipo Alfred, che gli consigliano di vederne la ragione. E’ un uomo posseduto. Quindi il film era dark di per sé già nella sua natura. Ho pensato che il film potesse esplorare l’essere umano addentrarsi nella sua peggior natura, ma uscirne con una redenzione. Non volevo realizzare una stupidata in cui Batman e Superman provano ad uccidersi a vicenda, se dovevo lavorare a quel film doveva essere dark ed operistico, doveva essere scomodo. Io e Zack proveniamo da due mondi differenti di fare filmaking, ma l’ho amato subito perché non è cinico. Io sono cinico abbastanza per una stanza in cui mi ritrovo”. “Lo studio sembrava avesse preso questa posizione dopo Batman v Superman dicendo che la mia scrittura era troppo dark e che questo per loro fosse un problema.” ha poi svelato “Quello che la Warner non dice è che, per esempio, la stesura della sceneggiatura di Batman/Superman che avevano in mano e che avevano sviluppato – e che loro mi hanno dato per lavorarci sopra quando sono stato ingaggiato – è che era estremamente più dark, Batman marchiava a fuoco i criminali, addirittura marchiava a fuoco Lex Luthor nel finale. E proprio quel finale è stato centro di un acceso dibattito con lo studio più e più volte. Dicevo loro che Batman non poteva continuare con questo suo comportamento anche a fine film, perché per me equivaleva ad una tortura, era come se il film finisse per giustificarlo

Infine lo sceneggiatore ha dato la colpa ai ‘tizi di Wall Street’ per la pellicola: “prima di iniziare Batman/Superman, fui inviato ad un evento a New York dove cast e filmakers del film sono stati fatti sfilare davanti una stanza piena di investitori al Time Warner Center, immagino per convincerli che i loro soldi fossero in buone mani. Questi individui erano al comando perché controllavano i soldi in cima alla piramide. Erano loro a prendere le grosse decisioni, non gli executives… ma questi tizi di Wall Street. Uno di questi mi ha preso da parte e ha iniziato a dirmi come avrei dovuto scrivere Batman.”. Terrio ha poi spiegato che “visto che sono stati spesi tanti soldi, quando uno studio deve tagliare qualcosa, di certo non taglia gli effetti speciali o le grosse sequenze d’azione, in cui hanno speso buona parte del denaro, ma tutte quelle sequenze che vengono prima. Penso che non sia un problema solo di questo film, ma di tutti i blockbuster“.