Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy Recensione: il ritorno delle alchimiste

Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy

Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy già disponibile in Giappone dal tre dicembre scorso, debutta oggi in Europa sui principali sistemi, Nintendo Switch, PC Windows (solo tramite Steam) e formato PlayStation, sia per old-gen, PS4, la versione da noi provata, che su PS5, grazie ad un aggiornamento digitale, per la gioia di tutti i fan della ormai eterna saga di Atelier, che è comparsa spesso su queste pagine. Un Gioco Di Ruolo classico ed innovativo allo stesso tempo, che ci riporta nell’universo fatato della serie. Scopriamo insieme cosa ha da offrire questo interessante sequel.

Atelier Ryza 2 Lost Legends & The Secret Fairy

Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy: un episodio nuovo per una saga che viene da lontano

La saga di Atelier, come sappiamo, è una serie ultra ventennale, avendo debuttato nel 1997 sulla prima PlayStation e su Sega Saturn, ed avendo al suo attivo ben ventidue titoli originali, oltre a diverse raccolte, remake e riproposizioni su nuovi formati di vecchi titoli. Se volete saperne di più sul passato di questa splendida ed intricata saga, che ricordiamo essere divisa in tantissime serie interne, vi rimandiamo alle recensioni di alcuni episodi precedenti, la recente raccolta dedicata alla Serie Dusk, che trovate in questa pagina, la recensione dell’episodio dedicato a Lulua della Serie Arland, che trovate qui,  ed ovviamente il primo capitolo della Serie Ryza, che, mettiamo subito le mani avanti, è necessario aver giocato per comprendere la complessa trama, e che trovate a questo LINK. In molti infatti si chiederanno fin da subito quante siano le reali novità del capitolo, temendo magari che Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy fosse soltanto un semplice upgrade del primo episodio con riproposizioni dei maggiori elementi distintivi. i fan del primo Atelier Ryza saranno felici di sapere che con con la Digital Deluxe Edition  viene incluso come componente bonus un set di costumi speciali di quasi quaranta unità, inclusi anche alcuni tratti direttamente dal primo capitolo della serie. Il Summer Fashion Costume Set, è importante ricordarlo, è riservato solo ai giocatori più fedeli, ovvero quelli del DAY ONE, che acquistano sia la versione del gioco digitale che quella fisica, disponibile anche nella speciale Limited Edition, che include Poster in stoffa, Art Book, Ciondolo, Folders trasparenti ed un costume extra in DLC. Tutto questo, però, solo entro le prime due settimane dall’uscita del titolo, quindi vi consigliamo di affrettarvi! E se questo non vi pare abbastanza, ricordiamo che è possibile inoltre sbloccare l’ulteriore Classic Costume Set, che include gli abiti classici di Ryza e degli altri personaggi, a patto però che si possieda il primo titolo Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout, completo di salvataggi in memoria.

Personaggi vecchi e nuovi alla ricerca delle Leggende Perdute

Come di consueto la cosa più importante per un JRPG è senza dubbio la trama, strettamente legata a quella del primo episodio, ed ambientata esattamente tre anni dopo i fatti del precedente titolo. Tutto ruota ovviamente attorno al mondo alchemico ed alle antiche rune magiche ma, come si intuisce dal titolo, un ruolo fondamentale è ricoperto dalle Leggende Perdute della Royal Capital, che nascondono diversi ai misteriosi segreti che attendono solo di essere svelati. Si, perché dalla ridente isoletta di Kurken, la scena si sposta nella frenetica ed affollata capitale, grazie ad una misteriosa lettera arrivata alla protagonista del gioco. Diciamolo subito, Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy vede innanzitutto tornare, a grande richiesta dei fan, l’alchimista Reisalin Stout, soprannominata Ryza, in persona, e non una sua allieva, come invece aveva fatto capire lo sviluppatore Gust durante le prime indiscrezioni trapelate sul gioco. La ragazza avrà a disposizione una nuova casa, una piccola location personalizzabile con oggetti a nostra scelta, e immancabile angolo alchemico, con tanto di iconico pentolone, dove sperimentare le formule chimiche più bizzarre. Ryza, inoltre, incontra nuovamente altri due personaggi già noti, ovvero lo spadaccino Lent Marslink e l’amico d’infanzia Tao Mongarten, ma il gioco mette in scena anche una serie di nuovi comprimari, dal ruolo più o meno importante, che si offrono di aiutare l’aitante donzella nel corso della sua avventura.

Tra questi spiccano Dennis Holland, il classico fabbro ed incisore, utile per creare e riparare armature ed oggetti, Romy Vogel, il negoziante e Cassandra Cappelli, una possidente terriera che, assieme al padre, gestisce, nel distretto dell’agricoltura, un terreno fertile molto esteso, che sarà utile nel gioco. Davvero tenero lo stranissimo animaletto Fi, che è una vera e propria mascotte del gioco, al pari dei Cochobo di Final Fantasy. Un ruolo fondamentale infine lo ricopre un personaggio in particolare, ovvero Zephine Baudouin, una ragazza che ha il compito di gestire una speciale bacheca situata in un bar dell’Academy District café, che funge da punto di riferimento per le quest giornaliere di Ryza. Questi compiti possono essere a volte semplici o anche noiosi, come il portare un oggetto da un capo all’altro della città, altre volte più eroici ed avvincenti, come il dover sconfiggere mostri assortiti che terrorizzano la città. Risolvere ogni singola quest, come facile intuire, permette di guadagnare soldi, oggetti, esperienza e punti abilità. Il sistema di combattimento è stato rifinito e migliorato rispetto al primo capitolo, i combattimenti sono in tempo reale e richiedono una massiccia dose di strategia per essere vinti, specie nelle fasi più avanzate del gioco, e lo stress da competizione sarà mitigato, saggiamente, da forti dosi di umorismo, cosa che, in tutta la saga, ha sempre fatto da punto di forza. Sarà possibile schierare in campo quattro membri, di cui tre in prima linea ed uno di riserva, utilizzabile in maniera strategica. Alla base degli attacchi si trovano gli Action Points, che aumentano man mano che si duella contro il nutrito bestiario del gioco, al salire dei punti sale il numero di abilità utilizzabili, anche combinabili in speciali catene d’attacco. Superato un certo limite d’uso aumenta il Tactic Level e questo fa aumentare automaticamente la velocità d’accumulo dei punti. Complesso vero? A volte davvero troppo! E non avete ancora considerato la Core Charge, ovvero il parametro necessario per utilizzare i diversi oggetti ed item speciali nell’inventario, che spesso potrebbero fare la differenza tra vita e morte! C’è poi anche l’ultima spiaggia, ovvero una sorta di Fatality in stile Mortal Kombat per capirci, ovvero una speciale tecnica chiamata The Fatal Drive, che però può essere utilizzata solo nel momento in cui il Tactic Level raggiunge il suo massimo di capienza.

Atelier Ryza 2 Lost Legends & The Secret Fairy

Nuotar m’è dolce in questo mar, ed arrampicarmi sotto il sole gioioso dell’affollata capital…

All’interno della mappa sarà possibile compiere due mosse mai viste prima, ovvero nuotare all’interno degli specchi d’acqua, dove si possono anche raccogliere risorse, e arrampicarsi in verticale su piccole collinette, precedentemente inaccessibili. Non aspettatevi la maggiorata Lara Croft che scala parapendii impossibili, ma per un JRPG è una bella novità. Interessante infine una specie di teletrasporto, composto da un elastico magico davvero utile per raggiungere porzioni della mappa altrimenti proibite. Certo, va sottolineato che queste tre novità, per quanto incisive, siano comunque limitate a determinati ambienti, e quindi non utilizzabili ovunque nella mappa. Il comparto audiovisivo del titolo, come lecito aspettarsi, è veramente evocativo, lo sviluppatore Gust ci offre, come sempre del resto, ambienti a volte bucolici altre onirici, con una caratterizzazione dei personaggi molto dettagliata, inseriti in scenari veramente ben realizzati. Parlare con i tantissimi PNG sparsi qua e là nella mappa del titolo è davvero piacevole, e rappresenta anche uno svago tra un combattimento e l’altro, e tra le tantissime quest secondarie proposte dal titolo. Trovate il sito ufficiale del gioco a questo LINK. La localizzazione dell’opera, come consuetudine della serie, purtroppo, è limitata alla traduzione dei sottotitoli nella sola lingua inglese, lasciando il doppiaggio originale addirittura in giapponese. Per la gioia dei puristi certo, ma i meno avvezzi con l’idioma di Albione avrebbero certamente gradito maggiormente una traduzione, perlomeno scritta, in italiano. Un lusso riservato ai tripla A, purtroppo, o perlomeno ai titoli riservati ad una platea più larga, qui siamo pur sempre nel territorio a volte scomodo dei giochi di nicchia di qualità alta, che spesso hanno invece vendite non troppo elevate, e che non possono permettersi, pur con una fetta di pubblico affezionato, una localizzazione troppo estesa, limitandosi al minimo sindacale per l’occidente. Superato questo piccolo scoglio vi troverete però davanti ad un mondo fatato ed evocativo, e verrete rapiti da una trama intrigante e valida, che vale decisamente il sacrificio.

Atelier Ryza 2 Lost Legends & the Secret Fairy arriva finalmente sul mercato, disponibile per PlayStation 4, ed in retrocompatibilità anche per l’attuale ammiraglia Sony, la PS5, con un sequel innovativo e conservatore allo stesso tempo. Tutto ciò che di buono ci ha offerto il precedente capitolo è stato preservato, senza però dimenticare di inserire alcune interessanti novità di gameplay. Il comparto audiovisivo è, come consueto, meraviglioso, ma del resto ormai il nome Atelier è sinonimo di qualità elevata, come del resto tutte le produzioni di Gust e Koei Tecmo. Un nuovo tassello si aggiunge alla blasonata ed interminabile saga, per la gioia di tutti i fan. Per giocarlo, ovviamente, dovrete però conoscere il precedente titolo e avere almeno una infarinatura su tutta la serie in generale, altrimenti rischiate di non comprendere molte situazioni e citazioni del titolo. Un RPG di qualità alta, ma non per tutti.

VOTO: 8

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.