All-Star Fruit Racing Recensione, derapate fruttifere made in Italy

All-Star Fruit Racing

È arrivato il momento di un po’ di sano campanilismo: al di là di ogni casino a livello politico e di società che possiamo avere, l’Italia è meravigliosa. Dalle coste di grande attrazione turistica, come le Cinque Terre o la Riviera Romagnola, ai borghi medievali più sperduti, l’Italia ha un patrimonio artistico, storico e culturale che il mondo intero può solo sognare. E soprattutto, made in Italy è ormai un sinonimo di qualità in ogni ambito delle nostre produzioni, videogiochi compresi; All-Star Fruit Racing, prima creatura videoludica dello studio multimediale 3DClouds.it, ne è un ottimo esempio: questa piccola perla colorata e piena di zuccheri (naturali!), disponibile per ora su PS4 e Steam, garantisce ore di sicuro divertimento, sia in giocatore singolo che in multigiocatore, offline e online, grazie al talento e alla cura dei dettagli messa in gioco dal team di sviluppo.

Un Sugar Rush al naturale, in onore delle italiche messi!

Ricordate quello zuccheroso gioco di corse visto in Ralph Spaccatutto? Sostituite gli zuccheri raffinati con il fruttosio naturale e avrete All-Star Fruit Racing.
Come in Sugar Rush, la grafica cartoonesca à la Fortnite e l’ambientazione completamente frutto-centrica la fanno da padrone, anche in ossequio a un vanto tutto italiano. Diciamocelo chiaramente: abbiamo la frutta più buona del mondo e la esportiamo ai quattro angoli del pianeta. Anche se poi finiamo a importare tonnellate di avocado per saziare la fame di like degli hipster su Instagram, ma quello è un altro discorso.

Nonostante la trama sia inesistente (del resto, è pur sempre un racing game), i personaggi risultano perfettamente distinguibili l’uno dall’altro: ognuno di essi, nel loro modello, nel kart utilizzato e nella mossa speciale, rispecchia i colori e l’aspetto di un frutto di riferimento; una pecca, forse, consiste nelle animazioni pressoché uguali per tutti: stanno perennemente a farsi selfie come frotte di millennial di fronte a Starbucks, e un minimo di variazione e di cura in più in questo aspetto avrebbero potuto massimizzare senz’altro il riconoscimento di ogni singolo personaggio. Ma son dettagli.

Piuttosto, si parlava di mosse speciali. Durante le corse possiamo raccogliere dei frutti che andranno a caricare il Juicer del nostro kart: ognuno di essi rimanda alla precisa stagione dell’anno in cui cresce e prospera, e possiamo combinarli a piacimento per dare vita ad attacchi o power-up vivaci e colorati che ricordano le 4 stagioni nei loro colori, con effettistiche rese sia sui personaggi stessi (quando si tratta dei power-up), sia sui poveri malcapitati che subiranno l’attacco in pista.

Infine, proprio come in Sugar Rush, abbiamo la possibilità di personalizzare il nostro kart in ogni suo aspetto nel Garage, con le varie livree e accessori sbloccabili tramite la vittoria delle gare in modalità Carriera. Insomma, dolcezza è la parola d’ordine: tutto è colorato, vivace e curato nei minimi dettagli. Inoltre, le schermate di caricamento sono arricchite continuamente da fatti relativi alla frutta che possono arricchire sensibilmente il bagaglio culturale dei giocatori. E mentre giocavo, nella mia testa rimbombava la voce di Sio che elencava la sua “top 10 frutti“, ma sicuro avrò avuto le traveggole.

Precisione, tecnica e originalità (e qualche dettaglio trascurato) 

Se non è la trama il punto focale di un racing game, questo sicuro risiede nei dettagli, nella responsività e comodità dei controlli, nella gestione della fisica e in tutti quei dettagli tecnici che rendono godibile e piacevole questa tipologia di gioco. Da ciò che ho potuto toccare con mano, è lampante che in 3DClouds.it si sono rimboccati le maniche per bene: la fisica dei veicoli è praticamente perfetta, mentre i controlli sono ben mappati e sensibili al punto giusto. Tutti dettagli, questi, che possono permettere in-game delle derapate da urlo alla Initial D (“Dejà-vu” playing in the distance). Inoltre, nella modalità in single player, l’IA degli avversari è ben gestita, offrendo senz’altro un ottimo grado di difficoltà. Per non parlare della vasta gamma di clacson con cui possiamo far sentire la nostra presenza agli sfidanti, i quali spaziano da suoni più classici e associabili a delle automobili classiche fino a quelli tipici di camion o veicoli ingombranti, passando poi attraverso versi di animali, strombazzi molesti e campane a morto. Inquietanti, senza meno, ma data l’origine tricolore del gioco, mi viene in mente che possa essere una citazione a una casa di pompe funebri molto amata per la sua mortale ironia.

Appena avete finito di toccare i vostri corni rossi e attrezzi di ferro, proseguiamo con alcuni punti dolenti. Durante la corsa, non è subito chiaro quale sia l’effetto delle mosse speciali: per la maggior parte delle volte si va per tentativi, e quando si tratta di attacchi, a volte questi prenderanno delle direzioni tutte loro. Un altro dei problemi che salta subito all’occhio riguarda la resa del 3D sui personaggi. Sicuramente il comparto grafico del gioco sfrutta appieno regime le potenzialità di Unreal Engine, risultando in ambientazioni curate e dettagliate; la carenza maggiore, a mio parere, che potrebbe però sorgere agli occhi dei giocatori, riguarda la cura dei personaggi. In-game possiamo imbatterci in intermezzi e cutscene in cui personaggi e ambientazioni vengono mostrati in 2D, ma appena si passa alla resa degli stessi elementi in 3D si nota come, mentre l’ambientazione appare perfetta, gli avatar si mostrano invece inespressivi e senza vita. Non credo che il gioco sarebbe lo stesso se la grafica fosse resa esclusivamente in 2D, ma possiamo dire che, finché questo problema non influisce sul gameplay, non abbiamo nulla da temere. Grazie alla 3DClouds.it, non è questo il caso.

Creatività, originalità, colore, fruttosio: questi sono gli elementi che fanno di All-Star Fruit Racing una piccola perla accessibile a tutti. E quando dico tutti, intendo davvero tutti; questo è un gioco che davvero non scontenta nessuno: i bambini trarranno sicuro godimento dalla palette di colori solare e allegra e dalla simpatia dei personaggi, e gli adulti rimarranno soddisfatti dall’alto grado di sfida offerto dall’IA e dal multiplayer online. Per di più è completamente vegan friendly, quindi cosa volere di più? Pur essendo l’opera prima dello studio multimediale 3DClouds.it, il titolo mette in piena luce le capacità tecniche e creative del suo team: le ambientazioni sono ricche e vivaci, i personaggi caratterizzati e dettagliati e ogni minimo aspetto del gioco, dalle opzioni di personalizzazione del kart alla fantasia messa nei clacson da poter strombazzare liberamente in pista; dalla modalità di attacco/power-up alla configurazione delle piste fino ad arrivare alla perfetta mappatura e sensibilità dei controlli e implementazione della fisica. Uniche pecche forse la casualità della direzione degli attacchi e la resa dei personaggi in 3D i quali, mentre nei concept appaiono più accattivanti ed espressivi, in 3D sembrano perdere mordente, ma nulla di eccessivamente penalizzante. Va lodata infine la varietà della colonna sonora, la quale spazia dal funky al techno ignorante. Grazie a questa piccola perla della 3DClouds.it, il made in Italy centra ancora il bersaglio. Assolutamente da provare.