Scalebound – Anteprima

Scalebound, titolo in esclusiva Xbox One presentato inizialmente all’E3 2014 di Los Angeles durante la conferenza Microsoft, è stato da poche settimane rinviato al 2017. Quasi nessuno, noi compresi, avrebbe mai pensato che una figura di spicco come Hideki Kamiya (papà di produzioni del calibro di Bayonetta, The Wonderfull 101 e Okami) sarebbe arrivato ad offrire la più grande e ambiziosa produzione che i Platinum Games abbiano mai sviluppato, che in molte sfaccettature strizza l’occhio ad altre produzioni, partendo dalla somiglianza del protagonista col Dante di DMC dei Ninja Theory o Devil May Cry 4: capelli bianchi, spada alla mano, un braccio che richiama fortemente il Devil Bringer di Nero e, infine, il suo portamento sbruffone. L’aggettivo “tamarro” è sempre stato efficacemente accostato al team di sviluppo giapponese, e basta guardare alcune delle loro produzioni (Bayonetta e Vanquish in primis) per convincersene. Ma non solo: Scalebound pare ereditare anche altri elementi da alcune produzioni di un’altra nota casa Giapponese, Capcom, con un particolare richiamo a titoli come Monster Hunter e Dragon’s Dogma. Kamiya ha più volte ribadito che il rapporto tra protagonista e drago è il fulcro di questa nuova produzione, sia al livello di gameplay che di storyline. Per lui Scalebound è un sogno che si realizza, perchè sin dalla più tenera età ha sempre visto i draghi come creature buone, da non usare nei videogiochi unicamente come boss di fine livello o simili. Thuban (questo il nome del drago) avrà infatti un ruolo fondamentale insieme al protagonista e la sua presenza non sarà quindi solo un semplice supporto (ad esempio l’energia vitale è condivisa, ergo se Thuban muore, Drew muore). Il legame fra i due è a conti fatti la linfa vitale della produzione Platinum Games, e si vede.

platinum games scalebound

IL DESTINO DI UN CAVALIERE

Dopo una presentazione piuttosto “easy” alla fiera losangelina, Platinum Games ha mostrato nuovamente il gioco alla Gamescom tramite un nuovo filmato gameplay partendo proprio dai cieli sconfinati, con protagonisti sempre Thuban e Drew aggrappato saldamente alla sua schiena corazzata. L’azione vera e proprio prende però il via quando l’enorme bestia atterra di fronte a un covo di soldati nemici e la situazione inizia a farsi decisamente calda: l’eroe dai capelli bianchi si carica prima che la battaglia abbia inizio, indossando le cuffie che porta sempre con sé al collo. E così, al ritmo di Wild Frontier dei Prodigy, ecco che si aprono le danze e cominciano ad apparire dei punti ad ogni colpo inflitto da parte di Drew, mentre il drago Thuban (attraverso degli ordini impartiti dal giovane) inizia a sputare fuoco a più non posso e a seminare devastazione. Nonostante la creatura alata sia quella che infligge ovviamente più danni in battaglia, state pure certi che anche Drew sa il fatto suo. Dopo aver messo a tacere le guardie che presidiavano la zona, in mezzo alla mappa di gioco si intravede qualcosa che ci riporta a una particolare meccanica che nel genere RPG è molto in voga, ovvero il loot. Con un movimento dell’arto inferiore, Drew apre una sorta di recipiente che dona un oggetto misterioso, che di lì a poco sarà molto utile per entrambi i protagonisti. Quando all’improvviso salta giù da una cascata una creature dalla fattezze di una mantide religiosa, poco prima che Drew scagli una freccia nella sua direzione ecco che in quel preciso istante l’oggetto precedentemente raccolto dal ragazzo sprigiona tutto il suo potere.

[quotedx]E così, al ritmo di Wild Frontier dei Prodigy, ecco che si aprono le danze[/quotedx]

Quello che accade è stupefacente: con un effetto decisamente scenico, una reale armatura composta da scaglie di drago ricopre il corpo del giovane eroe, una trasformazione degna di un Super Sayan, che permette a Drew con un solo balzo di saltare sul dorso della mantide e infliggergli implacabili fendenti con la sua amata spada. Lo spettacolo è assoluto e, nonostante si trattasse solo di una prima tech-demo, il level design dello scenario e le musiche appaiono di un livello decisamente impressionante e non osiamo immaginare come si presenterà il tutto a prodotto finito. Ad esempio, tutte le armi presenti nel gioco avranno un loro personale stile (sia estetico che di combattimento), mentre l’intelligenza artificiale del lucertolone farà si che si crei un legame molto forte tra il protagonista e il suo drago. Certo, a conti fatti resta l’amarezza di non poter vedere entro quest’anno la killer application che Microsoft offrirà all’utenza Xbox One. Al tempo stesso però appare lecito il fatto che, vuoi per il gran numero di titoli in sviluppo da Platinum Games (come ad esempio il promettente action game dedicato alla Tartarughe Ninja), vuoi perché si tratta uno dei progetti più importanti di sempre, il rinvio di una produzione come Scalebound sia del tutto giustificato. Attendiamo quindi fiduciosi la release ufficiale del gioco, sempre fissata per il 2017.