Street Fighter X Tekken – Recensione

Dopo mesi dal debutto su console, Ryu torna a sfidare Kazuya su PC. Sarà valsa la pena attendere? Scopritelo nella nostra recensione PC di Street Fighter X Tekken.

Dopo un paio di mesi di attesa, il crossover tra Street Fighter e Tekken arriva anche sugli schermi dei nostri PC, ereditando dalle versioni console stessi pregi e difetti. Da una parte, uno stile grafico azzeccato e una velocità superiore a quella di Super Street Fighter 4 AE garantiscono scontri spettacolari; dall’altra, una sensibile semplificazione delle meccaniche rischia di rendere l’esperienza piuttosto scialba per l’esperto di picchiaduro che, invano, aspetta che Capcom tiri fuori dal cilindro un degno successore di Third Strike. Chi invece sa altalenarsi tra tecnicismi sopraffini e la sana caciara di un Marvel vs Capcom 3 – tanto per citare un esempio recente – troverà gli stessi combattimenti in coppia caratterizzati da sgargianti mosse speciali ed esilaranti attacchi combinati, che tanto ci hanno gasato al debutto del gioco. Non perderò tempo quindi a descrivere nuovamente le meccaniche, dato che la recensione del medesimo titolo su console è a portata di click, ma mi soffermerò sulla qualità della conversione.

Graficamente la casa di Osaka ha fatto bene i compiti: sebbene il ritmo sia più sostenuto e gli scontri più “affollati”, mi sono goduto il titolo alla massima risoluzione con gran sfoggio di antialiasing sullo stesso hardware che un anno fa mi ha fatto divertire con SSF4AE. Anche stavolta il fido Fighting Stick EX2 della Hori è stato immediatamente riconosciuto, così come un altro paio di periferiche USB testate per l’occasione, con ottimi risultati. È possibile attivare tra le opzioni un mini benchmark per valutare le performance del nostro sistema, ricevendo al termine una gradazione, utile per cercare online avversari dotati di configurazioni simili. Questo dovrebbe garantire scontri con un frame rate solido tra contendenti dotati di sistemi paragonabili, ma la questione non è così semplice. Il netcode, infatti, non è al meglio della forma: dai test effettuati ho riscontrato sensibili cali nella fluidità contro giocatori italiani e stranieri, sebbene la spia di connessione mostrasse spesso e volentieri una falsa stabilità.

Rolento e proiettili: un matrimonio che non s’ha da fare.

È peraltro presente un fastidioso bug (già incontrato su console) che azzittisce gli effetti sonori durante il combattimento: colpa a quanto pare della nuova infrastruttura, creata apposta per Street Fighter X Tekken, che sacrifica il sonoro a favore di uno scambio di dati presumibilmente migliore. Capcom è a conoscenza del problema, in primis perché i fan hanno cominciato a farsi sentire da subito, ma anche perché – come già detto – simili magagne erano presenti al debutto del gioco su console. Il discorso patch è tuttavia piuttosto delicato: sin dai primi giorni Street Fighter X Tekken è stato funestato da problemi di varia natura come combo infinite, priorità negli attacchi da rivedere oltre al già citato netcode: gli aggiornamenti, che i possessori di console hanno già ricevuto, hanno rattoppato qua e là, causando però problemi sporadici ancora maggiori, come il gravissimo bug dello stinger di Rolento, dove il pugnale lanciato dal militare congela il gioco se colpisce un qualsiasi proiettile.

Per le console un aggiornamento -si spera- risolutore è previsto addirittura per l’estate, e questo potrebbe addirittura portare al ban di Rolento nel prossimo CEO 2012. Su PC, invece, gli sviluppatori sono al lavoro per sistemare il tutto, o almeno questa è l’impressione che si evince dalla mole di promesse e scuse proferite dal povero Tomoaki Ayano, nuovo produttore del gioco che ha preso il posto di Ono, allontanato dalle scene per motivi di salute. È un po’ uno spreco vedere un picchiaduro tanto accattivante non esprimere le proprie potenzialità al meglio, a causa degli stessi problemi che hanno afflitto il suo debutto su Xbox 360 e PS3. Se è vero che giocare con un amico a fianco rimane sempre il modo migliore per godere di questi giochi, l’assenza di valide modalità single player esige a gran voce che il codice venga ottimizzato per permettere scontri online con una fluidità quantomeno dignitosa. E, ovviamente, anche qui mancano Lei Wulong, Blanka e il resto dei dodici guerrieri che saranno disponibili in autunno, dopo la pubblicazione della versione PS Vita. E io che speravo fino alla fine in un simpatico omaggio, magari per scusarsi dell’attesa…