Cyber Hunter, provato dal Gamerome 2019

Il vasto showcase del GameRome ha permesso a molti titoli di farsi valere sul fronte indie, ora promuovendo provocatori scorci della game industry, ora riformulando generi irriducibili in salsa nostrana. Il laboratorio di ricerca della Link Campus University, il DASIC, in collaborazione con INEX, ha portato alla luce un progetto interessante e profondamente attuale. Al termine della sessione di gameplay, l’opera si mostra nella sua veste più intrigante e profondamente legata all’aspetto pedagogico e didattico. Cyber Hunter spicca così nel variegato panorama indie all’evento, proponendo una cornice ludica a un messaggio di estrema attualità e dai grandi retroscena interrogativi. Noi abbiamo avuto il piacere di sperimentare le potenzialità del serious game tutto Made in Italy.

La notevole direzione artistica è stata la prima a spiccare per semplicità ed efficacia durante la breve prova. La grafica di stampo prettamente futuristico da i natali a un’atmosfera che urla sci-fi da tutti i pori, anche perché legata a un contesto tecnologico a tutto tondo. Un’agenzia futuristica di cyber sicurity, Cyber Hunters, è stata chiamata ad investigare per un pericoloso caso di furto d’identità. Il gioco ci spronerà proceduralmente nella scelta delle decisioni cruciali da intraprendere per la corretta (o almeno si spera) riuscita delle indagini. L’impostazione è apparentemente quella di una classica avventura grafica, ma contenente dei chiari messaggi legati alla criticità della tematica trattata. Sebbene l’intelaiatura narrativa rispecchi fedelmente il mood e i valori intrinsechi dell’opera, le scelte multiple presenti nelle finestre di dialogo non sempre presentavano risvolti intriganti e ci aspettiamo una trama più coinvolgente, capace di veicolare il significato con più interesse.

Onde evitare un inevitabile confronto con l’ossatura embrionale del gioco, che comunque ad ora risulta semplice ed efficace, ci siamo fermati a riflettere sui segnali didattici che ci ha trasmesso l’opera. Durante i dialoghi chiave che muovono i fili narrativi della breve trama proposta in anteprima, abbiamo notato l’interessante intenzione da parte degli sviluppatori nel far soffermare l’utente sui pensieri introspettivi dei protagonisti, per poi proiettarli in una veste quotidiana. L’opera avverte con segnali molto ben chiari ma mascherati il dramma moderno della cyber security e l’insensata leggerezza dei giovani, che spesso non si rendono conto di quanto sia a rischio la loro libertà. Al di là del delicato messaggio alla base del gioco, il gameplay si propone comunque in maniera piuttosto appetibile per art direction, ma speriamo che anche la trama si prodighi per impreziosirsi con risvolti intriganti. Cyber Hunter sarà rilasciato online a breve. 

Sebbene abbia un nome così letterario, sin dalla tenera età egli matura un interesse per il genere RPG e quello fantasy, al punto tale da sognare di farne parte. Avete presente quei bambini che emulano l’onda energetica? Ecco, il suo sogno è invece quello di entrare nella realtà virtuale per lanciare lui stesso magie ai suoi nemici! Se non gli piace qualcosa, attenti, vi farà assaggiare la potenza degli elementi!