Tour de France 2020 Recensione: one-man-show

Tour de France 2020

Con gli eventi sportivi piĆ¹ importanti fermi a causa dellā€™emergenza Covid-19 (conosciuto anche con il nome di Coronavirus), per fortuna, a far respirare aria di sport ci hanno pensato i videogiochi tra cui spicca Tour de France 2020.

I vari eFootball PES 2020, FIFA 20, Football Manager e NBA 2K20 hanno saputo tenere a bada lā€™appetito dei piĆ¹ affamati videogiocatori, sopperendo in qualche modo ad una situazione difficile e surreale. Con lā€™arrivo della stagione estiva, che solitamente coincide con lā€™inizio dei piĆ¹ importanti tornei legati a sport diversi da quelli sopracitati, come ad esempio i motori, altre controparti videoludiche si affacciano sul mercato.

A questa lista si aggiunge dunque Tour de France 2020 (in arrivo la prossima settimana), per tutti gli appassionati di ciclismo orfani del Giro dā€™Italia, delle grandi classiche primaverili e soprattutto del Tour de France (che solitamente prende il via proprio in questo periodo). Presentato nei mesi scorsi da Nacon e Cyanide, lā€™edizione annuale del ciclistico ufficiale della ā€œGrand Boucleā€ approda per la prima volta anche su PC, promettendo diverse novitĆ , alcune delle quali, sulla carta, molto interessanti.

tour de france 2020

Dopo aver passato un weekend di fuoco sulle cime del Galibier siamo pronti a scendere dalla nostra bici per raccontarvi la nostra esperienza in compagnia di un prodotto sƬ di nicchia ma che, agli appassionati, potrebbe regalare ore e ore di divertimento.

Tour de France 2020: diventerai una star (forse)!

Dal punto di vista contenutistico, Tour de France 2020 non si discosta piĆ¹ di tanto dai suoi predecessori, offrendo agli appassionati un prodotto complessivamente accettabile con la sua mole di possibilitĆ  ludiche. Oltre al fondamentale Allenamento, dal quale bisogna passare a tutti i costi per familiarizzare con i tanti comandi del gioco, e alla possibilitĆ  di prendere parte a corse singole e alle cosiddette ā€œgare velociā€, per la prima volta ĆØ possibile cimentarsi con delle Sfide. Queste ultime differiscono per tipologia (a tempo, in volata, ecc) e aumentano man mano di difficoltĆ , offrendo cosƬ una sfida importante in grado di dare agli appassionati diverse ore di divertimento e di sana competizione. A rimanere il nucleo della produzione sono perĆ² ancora le modalitĆ  Pro Leader e Pro Team, il vero e proprio cuore pulsante di un gioco che, come dicevamo pocā€™anzi, sprizza grande ciclismo da tutti i pori.

Tour de France 2020La prima delle due modalitĆ  sopraelencate, come dice il termine stesso, ci permette di creare un atleta da zero, scegliendone le caratteristiche estetiche e chiaramente le peculiaritĆ  da corridore, col quale iniziare una lunga e complessa scalata verso i vertici del ciclismo mondiale. Nel secondo caso, invece, il tutto assume connotazioni piĆ¹ manageriali, poichĆ© tale modalitĆ  ci lascia prendere il comando dellā€™intera squadra non soltanto in pista, cosa disponibile in veritĆ  anche nellā€™altra modalitĆ , ma soprattutto lontano dalle corse e dietro ad una scrivania. Tramite meccaniche complessivamente semplici e poco complesse, ĆØ possibile infatti mettere in piedi il giusto team col quale provare a scalare i ranking mondiali, unā€™impresa in veritĆ  non esattamente semplice, soprattutto allā€™inizio, a causa di un livello di sfida sƬ alto ma anche per motivazioni piĆ¹ ā€œcredibiliā€ come quelle legate al blasone e alla sfera economica. Sulle prime battute, infatti, ĆØ possibile selezionare soltanto ciclisti meno pretenziosi sul fronte economico ma anche in grado di garantire piazzamenti piĆ¹ modesti, con tutto ciĆ² che ne consegue in pista, sia nel caso in cui voi vogliate prendere direttamente parte alle gare sia se, invece, preferite simulare le gare per scoprire alla fine il risultato. Nel complesso, lā€™esperienza generale ĆØ abbastanza semplice e priva di scossoni vari, e soprattutto breve. Specialmente allā€™inizio, non potendo prendere parte alle gare piĆ¹ importanti, vi ritroverete rapidamente a terminare una stagione, spesso ricca di insuccessi, a causa appunto di un livello di sfida complessivamente tarato verso lā€™alto, e di assistere ad una sorta di ā€œone-man-showā€ continuo da parte dei ciclisti piĆ¹ famosi (abbiamo visto Roglic vincere il Tour con una frequenza a tratti invidiabile), elementi che rendono il tutto decisamente piĆ¹ frustrante del dovuto.

Un gioco (non) per tutti i gusti!

Dal punto di vista della giocabilitĆ , Tour de France 2020 appare in linea coi suoi predecessori, un gioco estremamente tecnico, complesso ma allo stesso tempo appagante nelle sue meccaniche. Una volta saliti sulla sella della vostra bici, infatti, ĆØ necessario prendere familiaritĆ  con un corposo numero di dettagli e di meccaniche per poter gareggiare al meglio contro gli agguerriti rivali, sorretti ancora una volta da unā€™intelligenza artificiale molto valida e agguerrita.

Per poter puntare in alto, in un gioco che non prende mai per mano chi impugna il pad dallā€™altra parte dello schermo, ĆØ necessario memorizzare diverse dinamiche, profondamente realistiche e legate se vogliamo perfettamente a ciĆ² che ĆØ diventato il ciclismo ai giorni dā€™oggi. Per vincere, insomma, non basta avere il cuore grande o il talento piĆ¹ brillante nel plotone, ma bisogna pianificare, studiare e dosare attentamente le forze. In questo Tour de France 2020 compie un mezzo miracolo, poichĆ© tutta la difficoltĆ  e la tensione dello stare in bici a certi livelli, in una corsa delicata come lo stesso Tour o ad esempio in una grande classica come la Parigi – Roubaix o nella Liegi (introdotta per la prima volta questā€™anno allā€™interno del titolo di Cyanide), viene ottimamente replicata in chiave videoludica. Ogni tasto corrisponde ad unā€™azione ben precisa, da mettere in atto nel modo giusto e al momento giusto, per evitare di gettare nel vento ā€œmesi e mesiā€ di programmazione.

tour de france 2020

Non bisogna, ad esempio, dimenticarsi di mangiare o di idratarsi (azione ā€œmanualeā€ eseguibile con la pressione del tasto Y o triangolo, in base alla vostra piattaforma di gioco), e chiaramente bisogna tenere sempre sotto controllo le varie barre dā€™azione e di energia che ogni atleta possiede. Pedalare con una certa frequenza (con lā€™utilizzo del dorsale destro) comporta le perdita progressiva dellā€™energia che, cosƬ come accade nella realtĆ , puĆ² provocare una vera e propria crisi al corridore, compromettendone cosƬ sia lā€™eventuale successo di tappa sia eventuali mire piĆ¹ importanti dal punto di vista della classifica e del ranking generale. A questa, poi, si aggiungono peculiaritĆ  molto piĆ¹ tecniche, che faranno la felicitĆ  dei puristi di questo sport. Unā€™ulteriore barra ĆØ presente sullā€™HUB di gioco, una barra che permette al ciclista di attaccare con maggiore foga ma attenzione: questa barra e molto piccola e va dosata alla perfezione perchĆ© potrebbe generare, in caso contrario, un effetto diametralmente opposto. Molto utile e ben congegnata ĆØ la possibilitĆ , tramite la pressione del tasto quadrato (o X) di mettersi a ruota sia dei compagni di squadra sia degli avversari, ma attenzione a non dimenticare di dare il cambio per non scatenare lā€™ira di questi ultimi. Tutte queste caratteristiche si legano ad un livello di sfida selezionabile allā€™inizio di ogni attivitĆ , ma che rimane nel complesso tarato forse eccessivamente verso lā€™alto, mostrandosi sempre fin troppo punitivo nei confronti del giocatore, spesso e volentieri penalizzato anche dal piĆ¹ piccolo errore. Va detto che, qualora lo preferiste, ĆØ possibile prendere parte alle corse da ā€œDirettore Sportivoā€, ossia impartendo ordini ai vari ciclisti del team, e questa possibilitĆ  non va vista come un mero contorno, anzi. Gli ordini impartibili sono tanti, realistici e molto delicati, e selezionare la voce giusta al momento giusto non ĆØ esattamente la cosa piĆ¹ semplice del mondo, specialmente nel caso voi non foste ferrati con il ciclismo vero e con le sue complesse dinamiche.

Luci e ombre di un comparto estetico altalenante

Dal punto di vista tecnico, Tour de France 2020 ĆØ ben lungi da far gridare al miracolo. La trasposizione videoludica della corsa a tappe (ma non solo) del panorama ciclistico piĆ¹ famosa al mondo appare infatti eccessivamente arretrata dal punto di vista grafico, mostrando il fianco a piĆ¹ di qualche ragione per storcere il naso. Se la modellazione dei corpi degli atleti ĆØ tutto sommato passabile (tranne per i volti, assolutamente inadeguati), a risultare completamente sottotono sono gli elementi ambientali e di contorno. Se si osservano campioni come le strade, il pubblico e in generale tutti gli elementi di ā€œcontornoā€ si nota una pericolosa derivazione che definiremmo quasi da console old-gen (noi lo abbiamo testato su PlayStation 4 Pro), in cui la densitĆ  di pixel e la qualitĆ  generale degli scenari appare decisamente decisamente inadeguata coi tempi correnti. Ed ĆØ un vero peccato, perchĆ© il tutto si scontra con una cura praticamente maniacale dal punto di visto dellā€™estetica dei menĆ¹ e in generale di tutta la cornice che accompagna il gioco, che lascia trasudare aria di Tour da ogni poro. Grazie alla licenza completa tutto, infatti, menĆ¹, riprese, replay, ed ora anche una splendida telecamera in prima persona che rende lā€™immersivitĆ  ancor piĆ¹ sentita, ĆØ assimilabile alla controparte reale della corsa a tappe piĆ¹ famosa della sfera ciclistica, e anche dal punto di vista sonoro il gioco riesce a restituire un feedback molto credibile e piacevole in molti passaggi. Sentirsi spronare dallā€™ammiraglia a pochi chilometri dallā€™arrivo ĆØ una sensazione incredibilmente piacevole per chi, come il sottoscritto, ĆØ cresciuto col mito di Gilberto Simoni e ancora oggi piange per la tragica scomparsa del mai dimenticato ā€œpirataā€ Marco Pantani.

Tour de France 2020 ĆØ un titolo che si basa sulle solide fondamenta dei suoi predecessori, nel bene e nel male. Se le modalitĆ  di gioco riescono ancora a funzionare, grazie anche ad una cura per i dettagli importante e ad un livello di sfida piĆ¹ che complesso, il tutto si scontra con un comparto tecnico spaccato esattamente a metĆ , su cui grava enormemente una modellazione grafica decisamente obsoleta e a tratti incomprensibile, specialmente ora con la next gen alle porte. La licenza completa del Tour e di buona parte dei Team in gara attutisce un poā€™ il colpo, ma non basta. Per fortuna, comunque, una volta scesi in pista e chiuso un occhio di fronte a tali problemi, gli appassionati si ritroveranno per le mani un prodotto in grado di fare la loro felicitĆ  e di tenerli incollati allo schermo per diverse ore. Ma attenzione: non dimenticate di alimentarvi a dovere, altrimenti potreste crollare sul piĆ¹ bello!

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in piĆ¹, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.