Kirby e la terra perduta Recensione: ciò che un eroe può diventare

Kirby e la terra perduta Recensione

Kirby e la terra perduta è il titolo che si assume il difficile compito di trasportare la saga in 3D, dopo il timido tentativo di Kirby Blowout Blast. Non è una missione semplice: la transizione da 2D a 3D non è una passeggiata per un platform e il rischio è snaturarlo o complicare troppo il gameplay. Ciò che chiedevo a questo titolo era più che altro conservare la kirbytudine, ovvero la combinazione di carineria, relax e momenti vagamente inquietanti che caratterizzano la saga dell’eroe rosa. In questo, Kirby e la terra perduta ha fatto davvero centro, riuscendo a conservare tutte le caratteristiche più peculiari nel contesto di una buona evoluzione del gameplay. Al costo di un discreto caos su schermo e dei comandi migliorabili, ma è un prezzo che sono più che disposta a pagare in cambio del puro e semplice divertimento che il gioco offre.

Kirby e la terra perduta

Kirby e la terra perduta ha una storia da raccontare

Possiamo dire che la storia in un titolo di Kirby sia irrilevante? Sì, ma faremmo un errore. In Kirby e la terra perduta un misterioso vortice ha risucchiato i nostri eroi (e anti-eroi) trasportandoli in una dimensione parallela che è in perfetto equilibrio tra location adorabili e terrificanti. Un continuo passaggio tra “ooh che meraviglia” e “ma a cosa diavolo sto giocando?”, alimentato dal fatto che il mondo in cui ci ritroviamo è a tutti gli effetti una terra perduta. Esploriamo le rovine di una civiltà che sembra estinta e che oramai ospita solo animali di varie specie: le bestie. Nonostante tali esserini siano senza dubbio adorabili, sono malvagi e hanno deciso di imprigionare tutti i Waddle Dee per motivi che appaiono misteriosi e insensati, ma in realtà non lo sono. Dato che Kirby è buono come una caramella, si mette in viaggio per liberare i poveri mostriciattoli, che si alternano come alleati o avversari oramai fin da troppo tempo: inseriamoli nella schiera dei buoni e facciamola finita. Il tono della storia narrata è spensierato e allegro ma con un sottotono preoccupante, che diventa sempre più marcato mondo dopo mondo, fino ad esplodere nel gran finale, che mi ha davvero sorpresa.

L’esplorazione rappresenta buona parte del gameplay di Kirby e la terra perduta, alternata a componenti action e tanto combattimento. Definirlo platform 3D non è forse del tutto corretto, poiché la componente platform è secondaria e risalta solo in alcuni frammenti. Kirby, si sa, fluttua, perciò saltare non è un grosso problema per lui, inoltre in alcuni punti il gioco sembra essere progettato per impedirci di cadere di sotto, perciò se incautamente ci gettiamo giù, possiamo tranquillamente risalire sbuffando. In altre aree il titolo è meno generoso e ci fa cadere eccome, o finire nel fuoco o in pozze di veleno, ma la difficoltà maggiore raramente risiede nelle sezioni platform. Le battaglie sono decisamente più impegnative e sono davvero tante, offrendo una varietà di nemici apprezzabile. Ci sono i classici avversari della serie e tanti nuovi arrivati, che popolano le varie zone e tentano di metterci in difficoltà. Anche i mini-boss sono quasi tutti nuovi, ad eccezione di una vecchia conoscenza, e alcuni mostrano un design davvero ispirato come Cignerina, una vera bellezza. Stesso identico discorso per le boss fight, che sono interessanti e a volte anche impegnative. Incontriamo una serie di personaggi (quasi) tutti nuovi, ben designati e con attacchi vari e persino spettacolari da osservare. Non potevamo aspettarci un livello di difficoltà troppo elevato, ed in effetti la maggioranza dei combattimenti si superano senza troppa fatica, ma è bene non sottovalutare alcuni avversari che sono davvero in grado di fare danni, complice la totale incapacità di Kirby di schivare e di muoversi rapidamente. La nostra migliore strategia è parare il più possibile, planare in aria e sfruttare le giuste abilità per aumentare la nostra velocità e il potere offensivo.

Kirby e la terra perduta

Aspira, assorbi e soffia via. Più o meno…

Kirby e la terra perduta offre dieci diverse abilità copia, un numero decisamente ridotto rispetto ai titoli più generosi, in primis Kirby Star Allies. Ciò nonostante, reputo che sia stata effettuata una selezione più che sensata, includendo un po’ il meglio di tutto. I fan della forza bruta saranno felici di utilizzare le classiche Spada, Martello o Lama, mentre chi preferisce tenersi a distanza ha sempre il caro vecchio fuoco. Le New entry sono la Trivella e l’Esploratore, due abilità molto diverse tra loro e piuttosto versatili. La prima consente di scavare sottoterra, recuperando tesori o spostandosi al sicuro dai nemici, per poi spuntare in aria colpendo ciò che incrociamo nel nostro tragitto, mentre la seconda ci permette di sparare proiettili a distanza. Che vi piaccia un’abilità o no, sarete costretti ad usarle tutte: il level design del titolo richiede determinate abilità per determinate sezioni di gioco; perciò, si fa ben presto l’abitudine ai diversi stili di movimento e combattimento che possiamo sfruttare. Le Vie del Tesoro sono i livelli in cui le abilità la fanno da padrona: sono vere e proprie sfide a tempo da superare con una particolare abilità, divise in difficoltà crescente da una a tre stelle. Superarle ci consente di ottenere una Pietra Rara, che è l’unico materiale di scambio che ci permette di potenziare le abilità stesse, insieme al progetto adeguato e una buona quantità di monete. È tranquillamente possibile ignorare queste sfide extra e completare il titolo con le abilità base, ma non conviene per nulla: i potenziamenti sono utili e molto belli da vedere, vestendo Kirby con divise o armature d’impatto e mostrando le animazioni più belle del gioco. Inoltre, le sfide a tempo sono tra le attività più divertenti a disposizione in Kirby e la terra perduta e possono davvero creare difficoltà e farci lanciare qualche maledizione al Nintendo Switch. Ho faticato parecchio a superarne un paio.

Kirby e la terra perduta

La vera, grande, novità del titolo è la Boccomorfosi, con la quale Kirby può assorbire e impersonare vari oggetti, come lampadine, anelli, deltaplani, palloncini pieni d’acqua o persino auto. Non apprezzo né il nome (tremendo) né il design di tale potenzialità, nella quale in sostanza comandiamo l’oggetto rivestito di una Kirby-guaina rosa, ma l’idea è davvero geniale ed espande le potenzialità del gameplay in maniera magnifica. Consente di aggiungere sezioni shooting, racing ed elementi di puzzle game davvero gradevoli: trovo che i momenti con la Boccomorfosi siano i più spassosi in assoluto del titolo, incluso il loro utilizzo in particolari Vie del Tesoro, spesso piuttosto complesse da portare a termine. La combinazione dell’utilizzo di tutte queste abilità, unite alla voglia di esplorare ogni anfratto, consente di provare a finire ogni livello al 100%, trovando i Waddle Dee extra nascosti in giro e superando le piccole sfide segrete che sono disponibili. Quest’ultime sono davvero numerose e varie e spesso è necessario portare a termine un livello più volte per scovarle tutte, oppure utilizzare diverse abilità per sconfiggere un determinato boss, o ancora scoprire vari passaggi segreti. Completare del tutto un livello permette di trovare anche progetti nascosti, che consentono di potenziare le abilità, o figurine da collezionare. Queste ultime sono vere e proprie gashapon, cioè pupazzetti contenuti in capsuline di plastica, e sono divise in varie collezioni, che includono personaggi, oggetti dello scenario e persino boss nemici: sono davvero adorabili e cercare di averle tutte è diventato un mio scopo di vita. Trovare tutti i Waddle Dee nascosti consente invece di proseguire nel titolo, poiché ne è necessario un certo numero per sbloccare i livelli del boss, e anche di proseguire nella costruzione della nostra città. I requisiti numerici sono comunque piuttosto bassi, per cui ottenere tali risultati è alla portata di tutti. Completare il 100% della raccolta è tutta un’altra storia.

La città di Waddle Dee: un posto in cui trasferirsi

La città Waddle Dee rappresenta l’hub centrale di Kirby e la terra perduta, nel quale possiamo passare per riposarci e rilassarci. Gli edifici a disposizione aumentano man mano che proseguiamo nella storia ed offrono elementi extra per il gameplay, come ad esempio vari minigiochi. Troviamo disponibile un mini-game in cui dobbiamo servire gli avventori di un cafè, che altri non sono che i soliti Waddle Dee, uno in cui possiamo pescare gigantesche prede ittiche ed uno in cui sfruttiamo il motion control per spostare una Kirby-pallina in un circuito. È tutto deliziosamente superfluo, ma è in grado di intrattenere bene il giocatore e consente di staccare dal gameplay classico. La città ospita anche utility varie, come la casa di Kirby in cui possiamo dormire e recuperare salute o l’armeria in cui è possibile potenziare le varie abilità e testarle su un pupazzo da allenamento. C’è anche un cinema, un ufficio postale per ricevere regali, diversi negozi per acquistare cibo o strumenti per potenziarsi temporaneamente e una grande arena per tornei. Quest’ultima è un altro valido modo per passare il tempo: menare le mani è sempre divertente, inoltre i premi includono Pietre Rare ed è l’unico altro modo per procurarsele escludendo le sfide a tempo. Ciò che mi piace di più di questo paesetto rimane l’angolo in cui ci sono i distributori di pupazzetti. Ho già detto che sono diventati la mia ragione di vita?

La resa tecnica del titolo su Nintendo Switch è discreta, nonostante un frame rate non eccellente. Non ho notato quasi mai rallentamenti eclatanti, ma si nota che il gioco non gira in maniera fluida a 60FPS. Ciò nonostante, gli ambienti sono molto gradevoli, complice un level design intricato e ben fatto, che riesce a distrarre dai limiti tecnici della console. Sarebbe stato auspicabile poter sfruttare l’analogico destro per muovere la telecamera o per mirare con le abilità a distanza, poiché ora come ora rimane del tutto inutilizzato. Non poterci guardare bene intorno non aiuta in alcune sezioni più caotiche e in certe boss fight, nelle quali a schermo succede di tutto, poiché a volte è davvero difficile capire dove sia posizionato Kirby nello spazio. Unito al fatto che siamo lenti e incapaci di schivare, ciò può portare a situazioni piuttosto spinose, controbilanciate dalla generosità del titolo che tende a punire poco il giocatore, anche se si sceglie di giocare a difficoltà Tempesta e non Brezza, che è pensata più che altro per i bambini. Intendiamoci: tutto ciò non rende il titolo ingiocabile né poco gradevole, ma ho trovato comunque seccante dovermi confrontare con questa problematica di tanto in tanto. Rimane però l’unico vero difetto di Kirby e la terra perduta, che compensa anche con un character design davvero ben realizzato e con una gloriosa cura dei dettagli, tale da far sì che volessi tuffarmi nel mondo di Kirby e restarci per sempre. La soundtrack è grandiosa e tuttora canticchio la canzone che si può ascoltare nella Città di Waddle Dee: succederà anche a voi, vedrete. Segnalo infine la possibilità di giocare in co-op locale, sfruttando un Waddle Dee aiutante, che peraltro ci ricorda di continuo di voler collaborare. Non ho avuto modo di provarla, ma la reputo una aggiunta di rilievo: sono sempre meno i titoli che consentono il multiplayer locale, mentre è una possibilità d’oro per giocare con le persone a cui vogliamo bene. Trovo romantico che Kirby lo consenta nella maggioranza dei capitoli della saga e ha tutta la mia ammirazione.

Sviluppatore: HAL Laboratory

Publisher: Nintendo

Piattaforme: Nintendo Switch

Kirby e la terra perdura è un titolo che offre un po’ di tutto: combattimenti, azione, racing, sparatutto e puzzle da risolvere. Manca solo il romanticismo ed avremmo fatto tombola. Il passaggio al 3D della pallina rosa non è stato del tutto indolore, ma il gioco merita tempo, attenzione e amore, poiché regala puro e semplice divertimento e nasconde una quantità di segreti e dettagli davvero notevole. Lo reputo un grande passo avanti per la serie, verso una direzione futura che sembra adeguata per lo sviluppo  dell’adorabile pallina rosa. In più ha i pupazzetti da collezionare!

VOTO: 8.5

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.