Doom Eternal Provato in anteprima

Doom Eternal prova

I demoni hanno le ore contate. Nonostante il prolungamento della loro vita, dovuto al triste rinvio che aveva interessato mesi addietro Doom Eternal (e che ultimamente sembra stia colpendo quasi tutti i grandi publisher), ormai mancano due mesi all’arrivo del nuovo sparatutto creato da id Software e pubblicato da Bethesda. Doom ha avuto un grandissimo successo con il primo capitolo arrivato nel 2016, pseudo reboot della saga che parte da delle premesse geniali, con il caro Doom Slayer che stavolta incarna i peggiori incubi di ogni demone.

Doom Eternal prosegue la via del massacro in un nuovo capitolo che resta fedele allo spirito arcade e frenetico della saga, ormai uno dei pochi sparatutto di questo tipo in circolazione, dove possiamo trasportare miriadi di bocche di fuoco in una volta sola senza preoccuparci del realismo. La cosa che conta di più infatti è trovare modi sempre più spettacolari di massacrare orde di creature infernali, e finalmente, grazie all’invito del publisher, abbiamo potuto provare in prima persona una corposa porzione della campagna single player, con ben 3 ore di gioco a nostra disposizione.

Doom all’ennesima potenza

Doom Eternal protagonista

La Terra è stata invasa dalle orde infernali. I morti si contano a miliardi e i pochi sopravvissuti hanno ormai perso ogni speranza, nel mezzo di città in macerie completamente inondate dalle fiamme e da creature mostruose. Alla fine del primo capitolo avevamo lasciato il nostro Doom Slayer disperso in un luogo sconosciuto a seguito del tradimento di Samuel Hayden e ora, dopo questo lungo esilio involontario, il nostro eroe è pronto a tornare sulla Terra ormai in rovina. I primi minuti di gioco ci catapultano subito in mezzo all’azione. Lo sguardo del Doom Slayer è carico di rabbia per quello che è successo al pianeta azzurro, ormai sempre più di colore rosso per via del sangue e della lava che scorre a fiumi, e, fucile a pompa alla mano, veniamo mandati proprio sulla Terra, dove possiamo subito iniziare a massacrare ogni essere demoniaco nel nostro campo visivo. La storia non è mai stata il punto forte di Doom e anche in questo capitolo l’azione sembra avere la precedenza, ma da quanto visto nei primi tre livelli giocati, sembra che l’intreccio narrativo sia ben più importante che in passato, con alcuni misteri legati al nostro protagonista e a inediti esseri che sembrano avere più a che fare con forze angeliche che con quelle infernali (ma queste sono solo nostre supposizioni in base a quanto visto in queste prime 3 ore di gioco).

Doom Eternal combat

Il fulcro dell’esperienza è in un gunfight veloce e potente come non mai, che prende quanto visto nel precedente capitolo e lo eleva all’ennesima potenza. I combattimenti sono esaltanti e ci spingono a giocare in maniera ancora più aggressiva che in passato. Per sopravvivere basterà infatti falcidiare demoni in maniera brutale: come nel primo Doom, potremo infliggere un violento colpo di grazia a qualsiasi tipo di nemico dopo averlo indebolito con le nostre armi e questo ci darà dei bonus alla salute. Se invece saremo a corto di munizioni ci basterà fare a pezzi i malcapitati esseri infernali con la fida motosega. Infine, aggiunta inedita di Eternal è il lanciafiamme da spalla che, oltre a fare danno prolungato ai nemici colpiti, farà in modo che questi rilascino parti di armatura per ogni colpo che infliggeremo loro. Una volta presa la mano, il giocatore potrà dunque essere autosufficiente per quanto riguarda le principali risorse del gioco, semplicemente uccidendo in maniera varia e spettacolare i diversi tipi di demoni.

Doom Eternal sparatoria

A questo scopo non mancano le bocche di fuoco, molto varie e divertenti da usare. Nella nostra prova abbiamo potuto utilizzare il fucile a pompa, il cannone pesante, il fucile al plasma e il lanciarazzi. Queste armi potranno poi essere equipaggiate con due moduli extra che offrono nuove modalità di fuoco: potremo ad esempio trasformare il fucile a pompa in un lanciagranate, o modificare il cannone pesante in modo che lanci dei microrazzi a ricerca. Non manca poi la classica doppietta, qui impreziosita dall’aggiunta di un gancio che ci permette di arpionare i nemici e ridurre le distanze così da sparare proprio in mezzo agli occhi iniettati di sangue degli invasori infernali.

Tra le novità più interessanti, oltre al già citato lanciafiamme, c’è anche un lanciagranate sempre attaccato alle spalle della nostra tecnologica armatura e che permette di sparare diversi tipi di bombe. Nella nostra prova, oltre a quelli delle normali granate a frammentazione, abbiamo potuto osservare gli effetti della Bomba Criogena, in grado di congelare sul posto i nemici così da permetterci di finirli con altre armi. Altra aggiunta di rilievo è il Pugno di Sangue, uno speciale attacco corpo a corpo dalla potenza devastante, che va caricato per mezzo delle uccisioni epiche.

Demoni Doom

Il bestiario vede dei graditi ritorni, come il Cacodemone, l’Aracnotron e il Cavaliere infernale, seguiti da alcune nuove creature come i Gargoyle, mostri volanti in grado di sputare fuoco, o il Flagellante, un demone dalla forma metà umana e metà serpentina dai movimenti sfuggevoli e insidiosi. Siamo sicuri che nella versione completa del gioco avremo delle belle sorprese sotto questo aspetto.

Fare a pezzi i demoni non sarà comunque la nostra unica attività. Infatti, a rendere più vario il ritmo dell’azione, ci saranno anche diversi enigmi ambientali che spesso ostacoleranno la nostra avanzata. Non si tratterà sempre di obiettivi semplici come il ritrovamento di una chiave per accedere all’area successiva; spesso dovremo spremerci le meningi per capire cosa effettivamente si debba fare per proseguire, mentre altre volte si tratterà di superare alcune fasi platform che richiedono una certa precisione nei movimenti. Nulla di impossibile, ma sicuramente una variante necessaria per evitare che il continuo massacro di demoni possa venire a noia.

Doom Eternal: Oltre l’Inferno

Inferno

Il level design di Doom Eternal sembra molto migliorato rispetto a quello del primo capitolo. Nelle nostre tre ore di gioco abbiamo potuto affrontare tre diversi livelli inframezzati dalle sequenze sulla nave base del protagonista, ossia il nostro hub principale, da cui possiamo accedere alle diverse aree della campagna. Dal poco che abbiamo potuto esplorare, ci pare che anche quest’area sia piuttosto strutturata e sembra nascondere diversi segreti, come nuove armi e armature da sbloccare trovando diversi oggetti sparsi per i livelli.

Questi ultimi sono molto più ampi come estensione rispetto a quanto visto nel primo capitolo e presentano molti più misteri. Oltre ai classici collezionabili come i giocattoli, che ritornano anche questa volta, ci sono diverse prove in cui affrontare nemici extra da uccidere in un tempo limite. Ci saranno poi i Cancelli Slayer: delle arene speciali a cui potremo accedere soltanto una volta recuperata la chiave e che presentano sfide più impegnative del normale. All’interno di ogni livello sarà poi possibile trovare una mappa dettagliata di quest’ultimo, così da poter analizzare le aree non ancora esplorate, e avremo anche l’interessante possibilità di teletrasportarci in diversi punti della mappa, così da poter ritornare sui nostri passi e trovare gli elementi segreti persi in precedenza.

Motosega

Questo backtracking avrà un senso non tanto per il recupero di collezionabili e segreti, quanto per la possibilità di ottenere bonus nascosti che andranno a potenziare il nostro personaggio. Doom Eternal vede uno stratificato sistema di progressione, dove ogni aspetto è potenziabile. Potremo infatti migliorare la salute, l’armatura e la quantità di munizioni trasportabili dal nostro personaggio; sarà possibile trovare delle rune che potremo equipaggiare in modo da avere dei perk che miglioreranno le nostre abilità; i moduli di ogni arma saranno potenziabili e, una volta migliorati al massimo, sbloccheranno la maestria per quel determinato strumento di morte che ci darà ulteriori bonus; l’armatura avrà poi una “valuta” di potenziamento a parte, che la migliorerà, rendendoci ad esempio immuni alle esplosioni ambientali. Dobbiamo ammettere che, per quanto diversi, tutti questi sistemi di potenziamento ci hanno un po’ confuso, come primo impatto, ma probabilmente ciò è dovuto anche alle tante novità incontrate tutte in una volta, senza il tempo sufficiente per assimilarle. Andando avanti con la campagna immaginiamo che il sistema diventerà più chiaro e meno confusionario.

Dal lato tecnico Doom Eternal si presenta ottimamente. La nostra prova è stata fatta su PC di ultima generazione dotati di processore Intel Core i9-9900k e scheda grafica Rog Strix RTX 2070S Gaming, dove il gioco è filato liscio a 1080p e 60fps per tutto il tempo. Le aree sono un bello spettacolo anche per gli occhi e abbiamo potuto ammirare i resti di battaglie tra demoni colossali e titanici mech da combattimento delle forze di difesa terresti. Le zone infernali presentano sempre quel sinistro senso d’inquietudine dato dalla materia organica del mondo demoniaco e litri di sangue e interiora sparsi un po’ ovunque. A queste si alternano anche aree più simili a cattedrali medievali degne di un fantasy.

Doom Eternal è più grosso e più feroce del suo predecessore e sembra dimostrarlo in ogni aspetto visto in questa nostra prova. Le tre ore passate a combattere le forze infernali ci hanno dato conferma dell’obiettivo di id Software, ossia quello di voler creare il Doom più grande e complesso di sempre, e da quel che abbiamo visto la strada imboccata sembra sia quella giusta. Non resta che attendere il prossimo 20 marzo per poter finalmente bruciare l’Inferno nei panni del mitico Doom Slayer.

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).