Skelattack Recensione: gli eroi-mostri contro gli umani invasori

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Essere eroi รจ un mestiere duro tra gli uomini, ma la faccenda non รจ per nulla facile nemmeno se sei un paladino dei mostri fatto dโ€™ossa, come accade in Skelattack. In questo platform la software house Ukuza rovescia la dicotomia villain-eroi dando agli umani il ruolo di cattivi e offrendo ad uno scheletro animato e la sua fidata amica pipistrello il compito di difendere il regno dei non morti dallโ€™invasione umana, con un guizzo di humor e una ossatura (รจ il caso di dirlo) da metroidvania. Tranelli, magie e demoni sono disponibili dal 2 giugno su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch,ย  versione quest’ultima che abbiamo provato per questa recensione.

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Skelattack: lasciate in pace i mostri

Il background su cui si sviluppa Skelattack profuma di The Nightmare Before Christmas di Tim Burton mischiato alle variopinte celebrazioni della festa messicana del Giorno dei Morti. In questo ambiente vivace, colorato e pieno di ironia gli umani scendono nellโ€™Underworld per rubare una fonte di energia. Nel tentativo di farlo rapiscono lโ€™anziano custode dell’importante manufatto. Gli uomini di questa realtร  sono perfide creature armate di martelli, archi o addirittura dotate di poteri magici e hanno quel giusto piglio da cattivi caricati di tratti medievali e di facce torve. Gli eroi invece sono lo scheletro Skully e la sua fidata amica pipistrello Imber: un duo tanto improbabile quanto simpatico fin dal primo momento. La colonna sonora รจ davvero piacevole, misteriosa, ma non troppo oscura. Le note da carillon sono armoniche e quasi tendenti al jazz con pochi suoi spaventosi e unโ€™andatura del ritmo che incornicia le atmosfere dei livelli con unโ€™ottima amalgama.

Lo scambio dei ruoli canonici tra uomini e mostri unito, alle atmosfere molto variopinte e a una buona scrittura dei dialoghi rendono il titolo di Ukuza narrativamente piacevole e lasciano scappare qualche sorriso. Lo stile bidimensionale dello scenario e dei personaggi disegnato come un fumetto dalle linee morbide รจ in generale piacevole, soprattutto se lo si vede su Nintendo Switch in versione portatile. Da un lato i personaggi sono ben realizzati e resi tridimensionali da un buon uso dellโ€™ombreggiatura, dallโ€™altro perรฒ la realizzazione degli scenari appare un poโ€™ priva di mordente e profonditร  in alcune aree, ciรฒ porta a confondere elementi di sfondo con piattaforme o appigli con i quali si puรฒ interagire rendendo lโ€™esplorazione piรน difficile di quanto sia in realtร .

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Le mille morti dello scheletro

La durata dellโ€™esperienza non รจ eccessiva, ma si fonda su uno schema di trial and error che evidenzia un livello di sfida molto alto fin da subito, forse fin troppo elevato nei primi momenti. Skully ha un discreto ventaglio di abilitร  e arti con le quali affrontare le varie aree del dungeon, tra le quali anche la possibilitร  di lasciarsi trasportare in aria da Imber o addirittura comandare il mammifero alato in maniera indipendente per percorrere zone piรน strette. Per i combattimenti c’รจ una fidata arma bianca potenziabile, cosรฌ come alcune mosse di contorno. Un sistema classico da metroidvania che tuttavia si sviluppa con alcune piccole imperfezioni sia nel level design che nei combattimenti.

Nelle fasi piรน irte di pericoli ci vogliono tempismo e riflessi che quasi azzerano il margine di errore per superare le sezioni senza perdere parte le gemme accumulate, la valuta che serve per potenziare le abilitร . Il recupero di queste gemme perdute diventa poi un compito quasi impossibile poichรฉ spesso esse restano โ€œancorateโ€ a spuntoni o zone diventando impossibili da raggiungere, il che crea non poca frustrazione. Per fortuna lโ€™impatto delle gemme e dei potenziamenti da sbloccare non รจ poi cosรฌ incisiva permettendo di trascurare questo aspetto RPG di evoluzione dellโ€™inventario. A controbilanciare queste piccole pecche i livelli mettono a disposizione molti punti di respawn ravvicinati che permettono quantomeno di non dover ripetere sezioni troppo lunghe. Molte delle aree sono anche molto grandi e offrono piรน di unโ€™occasione per esplorare alla ricerca di altre risorse e segreti. Skelattack รจ un gioco da affrontare senza la fretta di raggiungere la porta dโ€™uscita ma con il gusto (sadico) di mettersi alla prova con tutte le asperitร  che lโ€™Underworld puรฒ offrire.

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Combattere… che fatica!

Purtroppo la difficoltร  non รจ solo frutto di una inclinazione verso i dungeon-crawler ma anche data da qualche piccola incertezza nel combat-system e nei comandi. Alcune piattaforme hanno con spazi troppo ridotti di manovra e una IA fin troppo statica che obbligano in certi casi a subire danni contro i villain o addirittura portano alla morte rendendo gli scontri caotici e non pienamente godibili. La legnositร  delle animazioni dei nemici รจ fin troppo marcata e poco armoniosa e non aiuta a migliorare lโ€™immagine generale dei combattimenti dei quali ci si dimentica quasi subito, eccezion fatta per gli scontri coi boss che, seppur anchโ€™essi leggermente confusionari, sono sicuramente molto piรน appaganti.

I problemi degli scontri non finiscono qui. Tra le tante abilitร  e mosse che Skully impara si sente la mancanza della schivata che rende la lotta molto imbrigliata e impedisce negli spazi angusti di trovare la quadra dell’azione. Anche la scelta di gestire il salto sulle pareti unicamente con lo stick e non in combinazione con il tasto B รจ una meccanica alla quale sarร  molto difficile abituarsi. Presa la mano con queste meccaniche si riesce a giungere al finale non senza affanni e con la sensazione di aver lottato non solo contro i nemici, ma anche contro il gioco stesso.

Capovolgere lโ€™equilibrio consolidato della lotta tra uomini e mostri dando a questi ultimi uno stile ironico e vivido, con un design bidimensionale dal tratto fumettistico ben riuscito, รจ un ottimo presupposto per un gioco gradevole, soprattutto nel sonoro. Purtroppo il risultato finale di Skelattack non รจ esente da alcuni difetti di non poco conto. Il livello di difficoltร  alto, fin troppo allโ€™inizio, รจ sporcato ed esasperato da un level design non impeccabile con molte zone in cui manca lo spazio fisico per poter gestire movimenti e attacchi. Proprio il combattimento รจ la parte piรน incerta e lโ€™assenza di schivate e legnositร  di alcune animazioni rende difficoltoso gestire gli scontri in maniera pulita facendo imprecare in piรน di unโ€™occasione non per il tasso di sfida in sรฉ ma per le imperfezioni di gameplay. Per gli amanti del genere sarร  comunque una piacevole sfida ma gli eroi del regno dei non-morti sono ancora un poโ€™ impacciati e il loro mondo รจ un pelo troppo punitivo.

Dalla sua Mansion nel Sannio ha attraversato l'universo senza Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa con l'aiuto di Pietre Sheikah. Ma il suo desiderio รจ una casetta sulla colonia 9 di Bionis e un mech parcheggiato in giardino. Cinema, borad game e birra artigianale le altre sue passioni. Ogni volta che esce un nuovo Zelda esclama: "Avverto un tremito nella forza."