Ratchet & Clank Rift Apart Recensione: il dinamico duo è tornato, e non è più solo!

Ratchet & Clank Rift Apart

Nel lontanissimo 2002 apparvero per la prima volta su PlayStation 2 due personaggi che, senza saperlo, sarebbero poi diventati due icone del mondo PlayStation. Stiamo parlando del Lombax Ratchet e del robottino Clank, creati da Insomniac Games per rivoluzionare il genere action-platform grazie alla loro ironia, al loro affiatamento, ad un gameplay frenetico e ad un arsenale senza precedenti donatogli dagli sviluppatori. I due sono stati protagonisti di 8 titoli principali e di 4 spin-off della serie, passando da PS2 a PS3, da PSP a PSVita. Insomma, sono apparsi su tutte le piattaforme di casa Sony! No aspettate, manca PS4! Già, perché i due inseparabili amici si sono presi una lunghissima vacanza dal 2013 in avanti (Ratchet & Clank Nexus), tornando in azione nel remake del primo capitolo pubblicato su PlayStation 4 in occasione dell’uscita dell’omonimo film Ratchet & Clank nelle sale cinematografiche. Ci sono dunque voluti ben 8 anni di ozio e una console di futura generazione per far tornare in azione il dinamico duo e, a giudicare da quello che mi sono ritrovato pad alla mano, soltanto PlayStation 5 era capace di dare vita alla nuova visione di Insomnac, ovvero Ratchet & Clank Rift Apart, il nuovo titolo della saga in grado di portare l’azione ad una nuova dimensione… in tutti i sensi!

Quella che ho affrontato è stata di fatto un’avventura in grado di trasportarmi in più dimensioni, sconvolgendo in maniera esponenziale l’universo (videoludico della serie) da me conosciuto fino a questo momento e soprattutto, di mostrarmi la reale potenza brutale della nuova macchina targata Sony. Già, perché come ho detto nel paragrafo precedente, soltanto PlayStation 5 e il suo SSD sono in grado di far girare questo gioco in maniera perfetta, diventando di fatto anch’essi un dinamico duo: PS5 & SSD. Quella che sto per raccontarvi è un’esperienza doppia in tutto: non soltanto con i protagonisti presenti, ma anche per quanto riguarda le vette raggiunte da Insomniac Games, capace di donarci una trama matura e priva di sbavature, che racconta di fatto una storia che più va avanti e più appassiona, in grado di emozionare ma anche di deludere alcune aspettative. No, spoiler, Ratchet e Rivet non si metteranno insieme e questa è quella banalità a cui speravo di non assistere e… di fatto non è accaduto!

RECENSIONE Ratcher & Clank Rift ApartRatchet & Clank Rift Apart: Peppiniello, quei Lombax passano a due!

Dopo essermi preso questaa piccola libertà legata alla storia, cercherò per quanto concerne di evitare spoiler sulla trama, ma anche l’introduzione ad essa è a tutti gli effetti uno spoiler, ma necessario per farvi capire a cosa andrete in contro quando lancerete per la prima volta Ratchet & Clank Rift Apart. Il gioco è il sequel diretto di Ratchet & Clank Nexus e non del remake giocato su PlayStation 4. Dunque, i nostri due amici hanno alle spalle anni e anni di battaglie spaziali e sono diventati i più grandi eroi dell’universo, del LORO universo. Gli anni però passano per tutti e i due ormai sono fermi con le gesta eroiche da un bel pezzo! Nonostante ciò, le celebrazioni nei loro confronti continuano senza sosta ed è proprio durante l’ultima festa in loro onore che accade l’irreparabile. Un dono fatto da Clank a Ratchet, il Dimensionatore, rischia di distruggere non una, non due, ma ben tutte le dimensioni esistenti. Già, perché questo aggeggio, giunto nelle mani di un ormai “neocortexiano” Dottor Nefarious, dà il via alla nostra avventura, aprendo un varco dimensionale che non solo sconvolgerà la dimensione dei due, ma sarà la causa della possibile distruzione di ogni dimensione esistente.

Tutto ciò però permette a Ratchet di apprendere una verità che forse in cuor suo non voleva conoscere: esistono altri Lombax, o almeno, un altro Lombax. Anzi, una Lombaxessa! Rivet è di fatto la sua controparte dell’altra dimensione e protagonista a tutti gli effetti del gioco insieme al nostro pelosone. Già, perché la Lombax dalla dentatura perfetta e magnetica non ricopre il semplice ruolo di spalla, ma quello di co-protagonista della nuova avventura. In una dimensione dove ci sono praticamente tutte le controparti dei personaggi da noi conosciuti, anche la minaccia sarà doppia: l’Imperatore Nefarious, ancora più pericoloso del “dottore”, messe le mani sul Dimensionatore bramerà di fatto la conquista di TUTTO, innescando senza volerlo una calamità che coinvolgerà ogni dimensione, generando così un collasso generale. Toccherà ai Lombax e alle loro spalle fermare questo folle piano in un’avventura che non ha nulla da invidiare ad Avengers!

Già, perché Ratchet & Clank Rift Apart tocca delle vette cinematografiche assurde, mettendo in scena eventi al limite del videogioco. La maturità raggiunta a livello di sceneggiatura da Insomniac Games sta seguendo a mio avviso di pari passo l’evoluzione dei PlayStation Studios. Naughty Dog a quanto pare ha fatto scuola praticamente a tutti, ma mai mi sarei aspettato di avere tra le mani un Ratchet & Clank così bello da farmi battere le mani una volta raggiunti i titoli di cosa e tanto da farmi desiderare quanto prima un nuovo sequel di questa avventura!

Ratchet & Clank Rift ApartUn nuovo universo, ma anche tante dimensioni!

Ratchet & Clank Rift Apart permette ai nostri eroi di esplorare un nuovo universo, ovvero quello di Rivet, accessibile a causa del utilizzo malevolo del Dimensionatore. Mentre la ragazza, appartenente alla Resistenza che intende fermare l’imperatore Nefarious, incappa in maniera casuale in Clank, prendendolo sotto la sua ala protettrice e coinvolgendolo nella sua missione anti-imperatore, il povero Ratchet si ritrova spaesato in un nuovo mondo. Il suo viaggio lo porterà prima alla ricerca dell’amico-fraterno di mille avventure, per poi essere anch’egli coinvolta al 100% in questa nuova avventura: il tutto partirà prima dalla conoscenza via radio e poi dall’incontro con la bella Rivet. La dimensione di Rivet presenta un universo composto da meno di 10 pianeti visitabili e dunque, parliamo di un numero inferiore rispetto a molti dei precedenti capitoli della serie. Il basso numero di zone esplorabili però viene compensato dalla bellezza di questi luoghi: una vera gioia per gli occhi!

Ogni pianeta ha una propria natura, un proprio ecosistema e molti pericoli da affrontare, ma a differenza dei precedenti capitoli le minacce rappresentate dalla fauna locale sono minori. A parte qualche bestiolina ostile, i pericoli maggiori giungeranno dalla truppe dei Nefarious, che siano quelle di questa dimensione o provenienti da quella di Ratchet. I pianeti presenti nel gioco sono davvero grandi e per completare l’obiettivo principale ci vorrà davvero molto tempo. Inoltre, su ogni pianeta sono presenti degli obiettivi secondari, oltre a collezionabili quali Bolt d’Oro, Spiabot e altro ancora, nascosti così bene che spesse volte il loro ritrovamento richiederà tempo e tanta attenzione. Dunque, in molti casi un pianeta richiederà anche un’ora abbondante per essere completato al 100%. Infine, cosa estremamente affascinante, su alcuni pianeti è possibile passare da una dimensione all’altra colpendo degli appositi cristalli: eseguita questa azione Ratchet e Rivet possono esplorare una versione alternativa di tale pianeta, eseguendo azioni o raggiungendo posti accessibili soltanto nella dimensione in cui si trovano in quel preciso istante. Parliamo di una meccanica gameplay assolutamente affascinante!

Ratchet e Rivet si dividono di fatto i pianeti esplorabili: alcuni possono essere giocati solo nei panni di Rivet, altri invece richiederanno di essere giocati impersonificando Ratchet. No, non sarà possibile scegliere il Lobax da utilizzare! Ma perché Ratchet & Clank Rift Apart differisce tanto dai precedenti capitoli e dagli altri titoli del genere? La risposta è molto semplice: le dimensioni! L’universo presente è “rotto”: il Dimensionatore ha distrutto le pareti dimensionali, creando delle fenditure e degli squarci dimensionali. Ed è qui che entra in gioco l’SSD di PlayStation 5 e l’impossibilità di realizzare il gioco su PlayStation 4. Come avrete già visto in tutti i trailer e i gameplay di Rift Apart, Ratchet e Rivet possono agganciare le fenditure gialle e trasportarsi immediatamente in una location più avanzata. Tutto questo accade in un millesimo di secondo, non provocando il minimo rallentamento dell’azione. E vi assicuro che il frame rate non ne risente minimamente. Queste fenditure permettono al giocatore di avanzare e raggiungere alcune zone, ma non tutte sono obbligatorie da attraversare. Alcune infatti rappresentano soltanto un vantaggio prendibile nei confronti dei nemici, permettendo di schizzare velocemente alle loro spalle ed eseguire attacchi a sorpresa. Bello no?

RECENSIONE Ratcher & Clank Rift ApartGli squarci dimensionali invece sono di colore viola e nascosti sui vari pianeti. Una volta localizzati e aperti, sarà permesso accedere in una nuova dimensione votata al platforming puro. Queste dimensioni nascondono sempre un pezzo di armatura, recuperabile da uno dei due Lombax. Ovviamente, anche in questo caso il passaggio da una dimensione all’altra è ultra-rapido e privo di caricamenti. Questi squarci però possono manifestarsi anche in altre maniere, ovvero in modo improvviso. Il passaggio da una dimensione all’altra e quindi, da un’ambientazione all’altra è troppo affascinante. Si, dobbiamo ringraziare l’SSD di PS5 se tutto questo è possibile! Se proprio devo parlare di qualcosa che mi ha fatto storcere il naso, questa è la troppa ripetitività dei nemici presenti su ogni pianeta. Le truppe di Nefarious invadono ogni pianeta presente e con la scusa delle fratture dimensionali, questi si presentano in massa praticamente ovunque. È vero, in alcune occasioni si sono verificati degli scontri epici e ricchi di azione, ma in molti casi queste battaglie sono risultate noiose e pressoché inutili, soprattutto in alcuni contesti. Anche i boss presenti lasciano molto a desiderare: non esistono dei veri e proprio boss, ma dei mini-boss che si ripetono nel corso dell’avventura. A dir la verità, a me la gestione dei boss ha ricordato molto l’apparizione dei Golem in God of War (PS4): dei mostri più potenti e con una barra vitale molto ampia, ma estremamente semplici da affrontare dato il loro limitato parco mosse. Si poteva fare decisamente di più!

Ratchet & Clank Rift Apart: azione apocalittica, ma si doveva osare di più, ancora di più!

Lo scenario a cui assistiamo man mano che andiamo avanti è un qualcosa che si avvicina all’Apocalisse e questo è davvero inatteso e incredibile viste le premesse iniziali. Ma anche l’azione che emerge dal frenetico gameplay di Ratchet & Clank Rift Apart è qualcosa che non solo onora tutta la serie, ma spinge la componente action del gioco a livelli mai raggiunti prima. Parliamo proprio di questa componente! Rift Apart, così come i precedenti capitoli, mischia meccaniche hack ‘and’ slash con meccaniche sparatutto, creando un mix di azione frenetica e botte da orbi. I giocatori possono colpire i nemici in maniera ravvicinata usando l’iconica Onnichiave di Ratchet o il Martello di Rivet, oppure attingere al generoso arsenale di armi offerto da Miss Zurkon. Ogni arma è acquistabile utilizzando i bolt reperibili dalle casse o uccidendo i nemici (ma anche distruggendo alcuni oggetti), mentre i loro potenziamenti possono essere acquistati utilizzando del Raritarium. Inoltre, ogni arma ha cinque livelli e ogni livello permette di sbloccare dei nuovi potenziamenti, fino a completare gli upgrade al 100%.

L’arsenale, come detto prima, è veramente ampio e include tantissime armi dalle caratteristiche varie e distruttive. Non mancano gingilli provenienti dal passato, come il Guanto dell’Apocalisse che richiama molto il Guanto del Fato, oppure il fedelissimo Devastatore. E qui entra in gioco il DualSense e i suoi grilletti: ogni arma ha molteplici funzioni, utilizzabili mediante la pressione dei grilletti del controller. Spingendolo a metà corsa, le armi offriranno una determinata funzione, mentre la pressione completa ci permette di accedere alla feature più potente. Starà a voi decidere come sfruttare ogni singola arma.

RECENSIONE Ratcher & Clank Rift ApartDell’arsenale dunque non ci si può lamentare, ma in quanto a gadget bisogna tirare fuori il cartellino giallo ai danni di Insomniac. Ratchet & Clank è sempre stata una serie piena di gadget utili e interessanti. Rift Apart invece lesina molto per quanto riguarda i gadget utilizzabili! Questi sono pochi e alcuni sono già in dotazione da inizio gioco. Quelli ottenibili invece sono sì interessanti, ma non eccellono per fantasia. Interessante è la modifica apportata all’Onniguanto da Phantom, che permette di eseguire la nuova tecnica denominata Salto Phantom. Questa abilità è molto utile sia per evitare gli attacchi nemici, sia per saltare e raggiungere piattaforme più lontane. Ciò che però è stato davvero deludente risiede nell’impossibilità di potenziare Clank con i classici update. In passato il robottino ha ricevuto diversi aggiornamenti, mentre in Rift Apart può utilizzare soltanto le sue eliche… e neppure nella loro efficacia totale. Perché mai cara Insominac? Concludo parlando delle armature disponibili nel gioco. Il titolo permette ai Lombax di equipaggiarsi con elmi, pezzi per il torace e stivali, ottenibili nelle dimensioni alternativi o portano a compimento alcuni obiettivi. Le armature sono indossabili e appartengono a vari set, ognuno in grado di donare diversi bonus ai due. Ovviamente, equipaggiando i pezzi di armatura comporterà il cambio d’abito su schermo di Ratchet e Rivet. W la personalizzazione!

Parliamo adesso della componente platform. Rispetto ai precedenti capitoli ci sono meno sezioni che richiedono una grossa abilità da parte del giocatore con la pressione dei tasti e il raggiungimento di determinate piattaforme, spingendo così il gioco verso una componente action più rimarcata. Certo, il rapporto action-platform è a favore dell’azione, ma sicuramente gli amanti del genere platform non resteranno di certo a mani vuote. Sono le meccaniche aggiuntive quelle che sicuramente sono da apprezzare: detto delle fenditure e degli squarci dimensionali, cavalcare uno Sparafaggio vi assicuro che sarà davvero divertente e stimolante. Inoltre, non mancano le sequenze puzzle che vedono coinvolto il mitico Clank: parliamo di una serie di enigmi con difficoltà sempre crescente che richiedono intelletto e pazienza. E se proprio non ne avete di quest’ultima, potete sempre saltarli… ma vi conviene? Inoltre, la simpatica Glitch garantirà ulteriore sequenze di gameplay alternativo grazie alla sua azione anti-virus utile a sbloccare determinate porte.

Bisogna ammettere dunque che tutte queste componenti rendono il gameplay di Ratchet & Clank Rift Apart estremamente mozzafiatante e quasi mai noioso. Anzi, prendo in prestito questa mia ultima frase per bacchettare quelli di Insomniac Games in maniera decisa. Il motivo è semplice e non finirò mai di ripeterlo: per quale motivo non avete voluto osare di più?

RECENSIONE Ratcher & Clank Rift ApartRatchet e Rivet uniti nella lotta, ma fin troppo uguali!

Ratchet & Clank Rift Apart presenta due personaggi principali giocabili, ossia Ratchet e Rivet. I due sono le rispettive versioni della propria dimensione, nonostante differiscano sia nel carattere che nell’aspetto (oltre che nel sesso). Il problema è che le loro differenze si fermano qui. Già, perché i due condividono nel gioco qualsiasi cosa, che siano armi, armature, gadget e perfino combo e abilità. Dunque, quando acquisterete un’arma con Ratchet, anche Rivet ne entrerà immediatamente in possesso (e viceversa). La stessa cosa vale per i gadget e qui sorgono problemi a livello di trama: quando Ratchet riceve gli Overstivali, come fa Rivet ad ottenerli? Parliamo di una forzatura fin troppo grossa!

Dunque, ciò che ne esce fuori è un gameplay praticamente uguale tra Ratcher e Rivet: è praticamente come giocare con lo stesso personaggio ma con skin diversa. E sinceramente questa cosa era difficile da ipotizzare dopo tutti i gameplay visti. È vero, sono deluso: mi sarei aspettato una grossa diversificazione tra i due. Eppure, Insomniac si è limitata a lavorare molto bene sulla storia e sul background dei due, lasciando però un’enorme lacuna in termini di gameplay. Le uniche differenze le si noteranno quando i due saranno accompagnati da Clank o da altro partner.

Un lungo viaggio, ma poco pericoloso

Il “mondo di gioco”, come ho specificato prima, presenta meno pianeti se paragonato alla prima avventura (non il remake, che pure ne presenta molti di meno), ma ciò non sta a significare che meno pianeti equivalga ad una longevità striminzita. Certo, la longevità di Ratchet & Clank Rift Apart non spicca per memorabilità dato che la storia principale può essere completata in meno di 10-11 ore, ma grande influenza sulla durata complessiva può essere determinata anche dal modo in cui si decide di giocare. Rushare i pianeti per arrivare all’obiettivo principale equivale infatti a non godersi il gioco, dato che il titolo premia soprattutto l’esplorazione, con casse, fratture dimensionali, Bolt d’Oro, Spiabot e altri collezionabili nascosti su tutti i pianeti. Inoltre, quasi tutti i pianeti offrono delle missioni secondarie con tanto di ricompense aggiuntive. Dunque, completare il gioco al 100% richiederà qualche ora in più, allunga così l’esperienza complessiva.

L’universo di Rivet, location principale di Ratchet & Clank Rift Apart, rappresenta dunque un viaggio su tanti pianeti, ma bisogna specificare che in più di un’occasione gli sviluppatori hanno deciso di mettere il scena il backtracking, riportandoci su alcuni dei pianeti già visitati per completare dei nuovi obiettivi. Per nostra fortuna, questo espediente non viene replicato troppe volte, con Insomniac che ha limitato la cosa rendendola necessaria ai fini della trama.

RECENSIONE Ratcher & Clank Rift ApartSe dunque la longevità è apprezzabile, lo è un po’ meno il livello di difficoltà. La modalità “normale” è estremamente semplice da affrontare. I nemici infatti, nonostante aumentino di numero in maniera esponenziale, non risultano mai un problema vero e proprio e con il giusto arsenale e il livello dei protagonisti che aumenta, aumentandone anche la vitalità, fanno sì che niente e nessuno (boss compresi) siano effettivamente in grado di fermare la nostra avanzata fino alla fine del gioco. Inoltre, in quei pochi momenti in cui ci ritroveremo bloccati non sapendo cosa fare o come risolvere un determinato puzzle, ci penserà Clank (ma non solo) a suggerire il da farsi, risultando un aiuto fin troppo valido. Le cose si fanno sicuramente più interessanti una volta terminato Ratchet e Clank Rift Apart: i giocatori possono decidere se continuare la run in corso (in questo caso verranno riportati a prima dello scontro finale), completando così gli obiettivi lasciati in sospeso, oppure cimentarsi nella più difficile e stimolante “Modalità Sfida”, che sicuramente rende più onore all’intero gioco in termini di difficoltà generale.

Ratchet & Clank Rift Apart è tecnicamente sublime e ha una grafica davvero “next”

È inutile girarti intorno: Ratchet & Clank Rift Apart ha un comparto visivo da mascella spaccata! Sia per quanto riguarda il gameplay che le cut-scene, penso che in futuro saranno pochissimi i giochi in grado di raggiunte dettagli simili. Poter contare i peli di Ratchet o Rivet vuol dire aver raggiunto un livello di dettaglio impensabile fino a qualche mese fa. Inoltre, sia i personaggi principali che quelli secondari sono stati creati con la stessa cura e la stessa dedizione. No, non ho notato alcuna sbavatura a livello grafico. Se a questo aggiungiamo un sistema d’illuminazione scintillante e il ray-tracing percepibile su ogni pozzanghera e le vetrate presenti, allora capiamo il perché necessitavamo della nuova generazione di hardware. Ma c’è di più: la tecnologia è stata implementata talmente bene che è possibile ammirarla addirittura sui riflessi del casco di Ratchet/Rivet, con le visiere in grado di mostrare in tempo reale i riflessi di tutto ciò che hanno davanti ai loro occhi.

Già con il capitolo per PS4 avevo intuito le potenzialità del motore grafico utilizzato da Insomniac, ma con Rift Apart il livello raggiunto supera ogni aspettativa. Inoltre, il fatto di non aver assistito ad alcun tipo di downgrade grafico è un punto a favore degli sviluppatori, che hanno mantenuto fede a quanto mostrato nei mesi precedenti. Molto probabilmente, il passo successivo non può che essere il fotorealismo, ma per Ratchet & Clank & Rivet, forse è un po’ troppo.

Dalla grafica passiamo al comparto audio, dove viene proposta una delle colonne sonore più pompate di sempre. Più si va avanti con l’avventura e più il tono della soundtrack raggiunge vette epiche, fino a toccare il livello “Avengers Endgame”. No, non sto scherzando! Una lode però va fatta all’ottimo doppiaggio italiano eseguito sul gioco, con toni di voce adattati alla perfezione e mixaggio realizzato in modo ottimo. In questo caso sono davvero fiero di poter dire che i doppiatori italiano sono i migliori in circolazione e questo potrete constatarlo anche voi molto presto!

Ratchet & Clank Rift ApartDetto dell’aspetto grafico, è giunto il tempo di parlare delle prestazioni offerte dal gioco. Rift Apart offre 3 modalità: Fedeltà, Prestazioni RT e Prestazioni. La modalità Fedeltà offre il massimo in termini di risoluzione, dettagli e illuminazione, proponendo una risoluzione pari a 4K, ray-tracing attivo e frame rate bloccato a 30. Qui si manifesta una gioia per gli occhi assurda, sacrificando però l’azione che invece appare molto lenta rispetto a ciò che possono offrire le altre prestazioni. Con questa modalità attiva Rift Apart incarna tutta l’essenza della next-gen, dimostrandoci cosa possiamo aspettarci in termini visivi da questo momento in avanti.

Le due modalità Prestazioni invece si rivolgono a coloro pronti a sacrificare la resa grafica per ricevere in cambio una freneticità impressionante. I 60 frame al secondo promessi ci sono tutti e sono più che veri, differenti da quelli offerti dal remake di Ratchet & Clank giocabile su PS5 con la dovuta patch. Mai una calo, mai una sbavatura. Tutto perfetto. Si, questo è il vero Ratchet & Clank! La differenza tra Prestazioni e Prestazioni RT però è evidente: la prima permette di godere di dettagli superiori e di un sistema d’illuminazione più rimarcato, mentre il secondo abbassa drasticamente tutto ciò per permettere al gioco di proporre il ray-tracing anche a 60 frame al secondo. sappiate solo una cosa, RT o meno, ciò che non si caleranno mai saranno gli fps!

Ma quindi Ratchet & Clank Rift Apart è un titolo perfetto?

Se l’ultima creazione di Insomniac Games non avesse alcun tipo di problema, potrebbe aspirare a ricevere il voto massimo. Purtroppo però la perfezione è sempre difficile da trovare (o da raggiungere) e Ratchet & Clank Rift Apart mi ha fatto digrignare i denti in più occasioni. L’episodio più grave è accaduto dopo pochi muniti di gameplay, quando al primo passaggio dimensionale il povero Ratchet ha fluttuato per 6-7 minuti abbondanti nel vuoto con conseguente crash del gioco, console bloccata e riavvio forzato. Per fortuna questo bug non si è più manifestato, per la gioia mia e della mia console (non preoccupatevi, ora una patch ha sistemato tutto). Detto di questo grave incidente, durante l’intero gameplay soltanto in una seconda occasione si è manifestato il blocco del gioco. In questo caso però non si è verificato alcun crash: la sequenza di gameplay purtroppo non è andata avanti e per sbloccare il tutto ho dovuto far suicidare il povero Ratchet. Nel successivo respawn tutto è filato liscio.

Oltre a ciò, bisogna parlare dei problemi di alcuni npc, che hanno mostrato di non gradire molto le collisioni: vederli correre contro il muro e non fermarsi più è stato divertente certo, ma comunque in una produzione simile di bug simili preferirei farne a meno. Inoltre, c’è da segnalare un piccolo problema legato ai respawn dopo ogni morte. In alcuni casi il gioco ti fa ripartire molto indietro rispetto al luogo della morte, mentre altre volte il checkpoint è più vicino. In alcune punti del gioco però addirittura mi ha fatto rinascere in una sezione successiva al luogo della morte, come se secondo il suo pensiero io comunque avessi superato quella determinata sequenza, nonostante mancassero ancora alcuni metri prima del raggiungimento del checkpoint. Sottigliezze certo, ma comunque problemi che conducono il gioco ben lontano dall’agognata perfezione.

https://www.youtube.com/watch?v=9p_gg9UW9k4

Piattaforme: PlayStation 5

Sviluppatore: Insomniac Games

Publisher: Sony Interactive Entertainment

Dopo aver concluso la mia esperienza con Ratchet & Clank Rift Apart posso affermare senza giri di parole che finalmente sono entrato in possesso del primo titolo definibile next-gen al 100%. Ratchet e Clank sono mancati dalle scene per tantissimo tempo, ma il loro ritorno è stato più che trionfale. Insomniac Games ha dimostrato non soltanto quali sono le reali capacità di PlayStation 5, ma anche di saper sfruttare il potenziale della console ai massimi livelli. E questo non può che essere di buon auspicio per il futuro. Una menzione speciale non può che andare alla neo-arrivata, Rivet, un personaggio che saprà conquistare i cuori dei videogiocatori e che si candida a contendere a Coco Bandicoot il ruolo di nuovo amore videoludico! Non vedo l’ora che arrivi l’11 giugno e che anche voi possiate iniziare questa grande avventura e capire finalmente cosa vuol dire avere tra le mani un VERO titolo PlayStation 5. Che dire se non… benvenuta next-gen!

VOTO: 9.3

 

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!