Monster Menu The Scavenger’s Cookbook Recensione: l’unione tra mostri e cucina

Monster Menu The Scavenger’s Cookbook

Monster Menu The Scavenger’s Cookbook è il nuovo SRPG dungeon crawler realizzato dalla software house Nippon Ichi Software in uscita il 26 maggio 2023. Come già annunciato nella news (QUI), si tratta di un gioco di ruolo strategico di sopravvivenza, a turni, che combina l’esplorazione di dungeon a combattimenti tattici e meccaniche culinarie, dalla grafica stile anime 3D, caratterizzata da colori molto accesi. Ma in cosa consiste esattamente questo nuovo titolo? Ad inizio gioco si ha la possibilità di selezione un personaggio fra gli 8 a disposizione, da qui il giocatore potrà personalizzarlo per quanto riguarda non solo l’estetica, ma, aspetto fondamentale ai fini del gioco, anche alcune caratteristiche come la classe e la personalità, che andranno ad influire nel gameplay.

L’intera avventura si svolge all’interno di dungeon da esplorare, strutturati a livelli, all’interno del quale il giocatore potrà trovare oggetti ed armi, stando sempre attento ai mostri che tenteranno di attaccarlo. Ad ogni piano del dungeon il livello di difficoltà aumento, così come aumenta la potenza delle armi presenti all’interno. Qual è lo scopo di Monster Menu The Scavenger’s Cookbook? ampliare la propria squadra, sconfiggere i mostri, salire di livello, esplorare i vari dungeon e raccogliere armi e oggetti. Un gioco che sicuramente mette alla prova gli utenti sfidandoli a trovare la giusta combinazione di tratti e classi, armi e, soprattutto, ricette! Quest’ultimo è sicuramente l’elemento chiave che distingue questo titolo da altri del suo genere, essendo parte fondamentale del gioco sia per poter aumentare la potenza dei personaggi, sia durante gli scontri contro i mostri. L’ingrediente segreto? i mostri stessi!

Un “Monster Menu” ricco e pericoloso

Primo punto di cui è necessario parlare è sicuramente la scelta iniziale del personaggio principale. Fondamentale scegliere con cura, non solo per una questione estetica, la tipologia di character con la quale ci si trova ad avere più dimestichezza. Non è difficile spendere i primi 15/20 minuti dall’avvio del gioco nel selezionare tutte le caratteristiche che si vuole avere per il personaggio principale, fra tutte le combinazioni estetiche, come ad esempio capelli, vestiti, accessori, colori e acconciature, le espressioni, le pose e persino l’altezza e la voce, si ha anche la possibilità di scegliere il genere nella quale si identifica il character, maschio, femmina o non definito, oltre ad anche una vasta selezione di classi e personalità.

Classi:

  • Adventurer
  • Swordsman
  • Berserker
  • Lancer
  • Archer
  • Mage
  • Thief
  • Barbarian
  • Chef
  • Jobless

La scelta della classe va a influire su l’utilizzo di armi e attacchi durante gli scontri, infatti, non è possibile assegnare le armi liberamente, ma bisogna tenere conto a quale classe appartiene il character, come ad esempio l’arco, utilizzabile se si è in possesso di frecce craftabili utilizzando materiali recuperati all’interno dei dungeon, può essere utilizzato solo dalla classe “archer“.

Personalità:

  • Introverted
  • Serious
  • Health-nut
  • Pragmatic
  • Timid
  • Optimistic
  • Heroic
  • Stubborn
  • Honest

Qui, invece, la scelta influisce su diversi aspetti del gameplay, come ad esempio l’efficacia degli attacchi, quindi la percentuale che questi possano avere di colpire il mostro o la preparazione dei piatti. Per quanto riguarda l’elemento che più caratterizza questo titolo, ovvero la componente culinaria, è innegabile che gli sviluppatori abbiano trovato una combinazione vincente fra quest’ultima e i classici scontri degli SRPG dungeon-crawler. Le varie pietanze, preparabili utilizzando ingredienti tipici come può essere il grano ed elementi inusuali come la carne stessa dei mostri, apportano significativi power up ai personaggi, permettono di rigenerare la salute e la stamina, per potersi muovere e compiere azioni i personaggi consumano “calorie” che possono essere ristabilite mangiando e supporto per gli scontri contro i vari mostri, pipistrelli, polli e mimic (creature camuffate da forzieri che, una volta battuti, lo diventano a tutti gli effetti). La carne dei mostri può essere consumata anche durante le battaglie, altro aiuto fondamentale in caso ci si trovi in difficoltà davanti a nemici troppo forti. Qui il giocatore potrà sperimentare con tutti gli ingredienti di cui entrerà in possesso in game per realizzare più pietanze possibili, cercando le giuste combinazioni che gli permettano di creare quelle che ritiene più utili al proseguimento dell’avventura.

Monster Menu The Scavenger’s Cookbook : armati di spada e padella

Cominciata l’avventura con l’esplorazione del primo dungeon, inizialmente il giocatore avrà a disposizione solo il personaggio iniziale, ma ben presto si ha la possibilità di ampliare la squadra, con un limite massimo di 4 avventurieri, tutti quanti personalizzabili. I dungeon sono strutturati su più livelli, ognuno esplorabile, all’interno si trovano oggetti sparsi in giro per la mappa, visualizzabile in basso a destra, forzieri contenenti tesori e armi. Sono presenti anche dei mini-shop, degli altari, nel quale è possibile acquistare dei potenziamenti che, però, hanno validità solo all’interno del piano nella quale vengono acquistati. Durante l’esplorazione bisogna fare attenzione ai mostri che, accorgendosi del giocatore, non esitano ad attaccare anche in gruppo. L’ideale è riuscire ad attaccare per primi sfruttando il fattore sorpresa. Ottima strategia è quella di racimolare più oggetti, armi e monete possibili, in modo da aumentare di livello e poter accede a piani del dungeon sempre più difficile, tenendo sempre a mente che il titolo presenta l’intrigante qualità di tutti giochi roguelike, se perdete, perdete tutto. Attenzione anche allo scorrere del tempo, in game c’è una chiara distinzione fra il giorno e la notte, con l’oscurità i mostri diventano notevolmente più aggressivi.

Se da una parte l’idea di base di Monster Menu The Scavenger’s Cookbook possa di fatto risultare nuova e vincente, arricchita da un’ottima grafica stile anime e colonne sonore piacevoli che accompagnano perfettamente il gameplay, ci sono molti aspetti che, purtroppo, rendono il gioco un titolo, si che vale la pena giocare, ma che resta di fatto nella “media”. L’esplorazione lascia molto a desiderare e di fatto le mappe risultano povere e di dimensioni un po’ troppo contenute, mentre i dungeon sono piuttosto ripetitivi e alla lunga anche gli scontri con i mostri possono far perdere l’interesse da parte del giocatore, che, se all’inizio la componente rogue-like e il costante aumento di difficoltà possono rendere l’esperienza videoludica intrigante e coinvolgente, dopo alcune ore passate a sconfiggere mostri e cucinarne le spoglie è inevitabile perdere l’interesse iniziale. Nota di merito per la possibilità di scegliere, ad inizio gioco, la difficoltà. Altra piccola nota: in fase di recensione è stato riscontrato un errore del sistema durante la riproduzione del gioco, che ha causato la chiusura del software con conseguente perdita di dati. Siamo sicuro che questo problema troverà risoluzione con le dovute patch!

Piattaforme: Nintendo Switch, Playstation 4, Playstation 5

Sviluppatore: Nippon Ichi Software

Publisher: NIS America

Monster Menu The Scavenger’s Cookbook è un titolo sicuramente interessante e meritevole di essere giocato, in grado di regalare al giocare un quantitativo di ore di gioco dignitoso. L’idea avuta dallo studio Nippon Ichi Software ha sicuramente un grande potenziale, se venissero modificate e sviluppate al meglio quelle componenti che di fatto posizionano il titolo nella “media”. Consigliato sicuramente a chi cerca un gioco che si, richiede un minimo di strategia, ma che non sia troppo pretenzioso. Nota di merito va sicuramente alla grafica e alla caratterizzazione dei personaggi, con il loro stile anime, molto “kawaii” e alcuni con una piccola nota di fan service, agli appassionati di manga e anime non potranno fare a meno di apprezzarli. Tuttavia, avendo la componente esplorativa poco sviluppata, dungeon ripetitivi e una storia alla base carente, è sconsigliato ai videogiocatori in cerca di un titolo un po’ più corposo e impegnativo.

VOTO 7