OlliOlli 2: Welcome To Olliwood – Recensione

OlliOlli: Epic Combo Edition

A poco più di un anno dal lancio del primo OlliOlli, i ragazzi di Roll7 tornano a dire la loro nel variegato quanto desertico mondo degli skate game. Già, perché negli ultimi 12 mesi di proposte alternative proprio non se ne sono viste, sebbene il caro vecchio Tony Hawk sia intervenuto durante la conference di Sony al CES di Las Vegas, annunciando la release di un nuovo titolo entro la fine dell’anno. I fan della serie Pro Skater hanno gioito di tale notizia, sebbene al momento una coltre impenetrabile ne avvolga totalmente lo sviluppo, tanto che a tutt’oggi non se ne conosce neppure il titolo. Poco male, perché con OlliOlli 2: Welcome To Olliwood potremo tornare a mettere a dura prova le nostre abilità di skater virtuale, rompendoci ripetutamente tutte le ossa del corpo, senza preoccuparci delle conseguenze ambulatoriali.
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L’esordio della serie su PS Vita si è rivelato davvero fortunato, tanto che il titolo è poi sbarcato non solo sulle restanti piattaforme Sony, ma anche su PC, Xbox One, Wii U e 3DS, a testimonianza di un apprezzamento trasversale. Il perché di tanto successo è riconducibile quasi esclusivamente a una formula di gameplay tanto semplice e intuitiva all’apparenza, quanto difficile e “bastarda” all’atto pratico. In buona sostanza, nonostante l’aspetto spartano, OlliOlli costringeva il giocatore a spingersi al limite delle proprie capacità, in una continua sfida fra occhio e dita nel tentativo di aumentare il moltiplicatori a dismisura. La formula del resto non è affatto cambiata in questo seguito, che propone nuovamente tutta una serie di stage rigorosamente bidimensionali e pieni zeppi di ostacoli e strutture da sfruttare per eseguire il maggior numero di trick possibili, inanellandone di sempre più complessi, senza sbagliarne mezzo possibilmente. Questo non solo perché in caso di errore si rischia di vedere il nostro skater spatasciarsi come in una delle tante fail compilation su YouTube, ma anche per una mera questione di punteggio. Ogni svista, ogni atterraggio meno che perfetto, ogni salto non accompagnato dal più banale degli ollie impatterà negativamente sul risultato finale.

[quotedx]si ha la nettissima impressione che il livello di difficoltà sia stato ritoccato verso l’alto[/quotedx]Imparare a grindare è chiaramente la chiave per arrivare agli hi-score più “cicciosi”; farlo però con stile, introducendo magari delle Combi Grind, beh, è tutto un altro discorso. OlliOlli 2, nonostante condivida i concetti base di movimento con il suo illustre predecessore, introduce infatti una serie di variabili come i revert, che permettono di girarsi con la tavola di 180 gradi o gli atterraggi Manual, che di fatto costringono a un ulteriore step di coordinazione motoria: non fosse sufficiente premere il tasto X al momento giusto, ora occorre sincronizzarlo con la direzione sinistra della relativa levetta analogica.

Insomma, per farla breve, se già OlliOlli vi aveva messo a dura prova in termini di pazienza, portandovi più volte alle soglie della disperazione, questo seguito potrebbe letteralmente farvi venire un esaurimento nervoso. Non solo le nuove combo risultano ancora più complicate da inanellare, ma si ha la nettissima impressione che il livello di difficoltà sia stato ulteriormente ritoccato verso l’alto, tanto da rendere una vera impresa superare indenni alcuni stage. Sappiate che se la vostra TV o display soffre di un certo lag in termini di risposta, OlliOlli 2 diventerà praticamente ingiocabile, dato che è richiesta una tale precisione e velocità di esecuzione che il minimo ritardo può arrivare a compromettere in maniera pesante l’intera esperienza.
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Anche per questo motivo continuiamo a ritenere la versione PS Vita un gradino sopra, in termini di puro gameplay, a quella PS4. Il piccolo stick analogico della console portatile di Sony sembra quasi studiato per eseguire i trick alla massima velocità possibile, mentre sul DualShock 4 non si percepisce lo stesso immediato feedback. In ogni caso il titolo è proposto in cross-buy e supporta anche il cross-save, quindi potrete smadonnare in metropolitana nel tragitto casa-scuola/lavoro e viceversa, e continuare poi nell’intimità delle vostre quattro mura. Vicini permettendo. Forse Roll7 si è spinta un po’ troppo in là a questo giro, ma non si può negare che il livello di sfida estremo offerto da questa produzione sia tanto frustrante, quanto appagante, soprattutto nel momento in cui riuscite a finire uno stage RAD senza perdere nemmeno un punto del moltiplicatore. Però insomma, un po’ di pietà per noi poveri vecchietti dai riflessi ormai arrugginiti, non avrebbe poi fatto così male…