Sniper Ghost Warrior Contracts 2 Recensione: l’arte del cecchino

Sniper Ghost Warrior Contracts 2

L’industria dei videogiochi ci ha regalato spesso e volentieri delle opere con diversi capitoli dietro alle spalle, con alcune di queste saghe sono diventate delle pietre miliari nella game industry. Come dimenticarsi dei brand come Metal Gear Solid, Halo, Final Fantasy, Kingdom Hearts e tanti altri ancora, eppure, alcuni non sono riusciti a brillare di luce propria a causa proprio del comparto ludico e non solo. Questo è questo il caso della proprietà intellettuale relativa a Sniper Ghost Warrior, prodotta da City Interactive e poi passata nelle mani di CI Games. I vari capitoli del gioco non sono stati troppo memorabili, anche se per loro fortuna hanno trovato una propria fetta di pubblico e, complessivamente, sono riusciti a vendere comunque ben 11 milioni di copie. Ebbene, negli ultimi giorni, in redazione siamo andati alla scoperta del nuovo capitolo della serie: Sniper Ghost Warrior Contracts 2, il quale introduce alcune aggiunte ben congeniate, ma allo stesso tempo, si porta sulle proprie spalle il peso delle problematiche dei predecessori.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2Sniper Ghost Warrior Contracts 2: nome in codice Raven

Come è lecito aspettarsi da un titolo che porta il nome Sniper, nel gioco ricopriremo il ruolo di un mercenario specializzato nell’utilizzo del cecchino e impegnato a far fuori diversi obiettivi in Medio Oriente, equipaggiato con un’arsenale decisamente all’avanguardia. L’opera targata CI Games, in poche parole, è sì single player, ma priva praticamente di una trama perché tutto si traduce in diversi dialoghi a mio avviso inutili tra Raven e la base operativa per ricevere le informazioni su un determinato obiettivo. Come il più classico dei giochi, il titolo viene in nostro soccorso con un tutorial abbastanza guidato e molto banale per imparare a sparare o a muoversi, dandoci la possibilità di familiarizzare con il nostro equipaggiamento, che comprende gadget, granate, kit medici, arma primaria, secondaria e quella da fianco. Parlando proprio delle armi, in Sniper Ghost Warrior Contracts 2 mi sarei aspettato una personalizzazione legata alle bocche da fuoco piuttosto profonda ed articolata, almeno per quanto riguarda i fucili da cecchino. Invece, mi sono ritrovato una customizzazione piuttosto normale, differente, per farvi un confronto, rispetto a Call of Duty Modern Warfare e Call of Duty Cold War, dove le armi hanno una personalizzazione superiore. A mio avviso, sarebbe bastato davvero poco per garantire una degna customizzazione per far felici maggiormente gli appassionati.

Come vi abbiamo già introdotto, il design legato alle missioni è basilare e molto superficiale, e questo discorso vale ugualmente anche per il level design delle mappe. Mi sarei aspettato che ogni luogo avesse dei cambiamenti sotto questo aspetto, invece no, il tutto sembra uguale in ogni singola missione. Ciò che invece mi ha convinto è la meccanica dei contratti! Sicuramente, i contratti forniscono un’aggiunta in più per l’ottenimento di armi e gadget, ma questi saranno disponibili nelle missioni delle taglie opzionali, dato che altro non sono che degli incarichi secondari che offriranno all’utente un bersaglio da poter far fuori e riscattando una ricompensa in denaro. Nel titolo, fortunatamente, non occorrerà solamente uccidere dei nemici prioritari, ma anche conseguire degli obiettivi ben specifici come ad esempio distruggi le antenne e incarichi simili. Purtroppo quest’ultime, per come è strutturato il gioco, risultano essere poco stimolanti e poco divertenti, offrendo pochissima varietà e aggiungendo solamente quel pizzico di longevità in più al gioco.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2Un gameplay che funziona, ma non entusiasmante

Parlando del gameplay, Sniper Ghost Warrior Contracts 2 è uno sparatutto in prima persona con elementi sandbox e stealth-game. Molte meccaniche però sembrano essere state prese in prestito da altre IP. Ad esempio, ci sarà la possibilità da parte dell’utente di lanciare un sasso per attirare un nemico verso una determinata posizione e potendolo far fuori senza farvi sentire dalle altre minacce. Questo mi ha ricordato moltissimo Far Cry, con la medesima meccanica presente anche nel titolo targato Ubisoft. Mi verrebbe da dire però che Sniper Ghost Warrior Contracts 2, così come la saga in generale, sia nata per competere direttamente con Sniper Elite, e difatti entrambe le produzioni condividono molti aspetti. Infatti, proprio parlando di similitudini con l’iterazione targata Rebellion, anche qui, come i precedenti capitoli, si potrà assistere a delle killcam spettacolari eseguibili tramite il vostro cecchino. Difatti, la camera inquadrerà il vostro proiettile fino a che non arriverà a destinazione sul vostro bersaglio per vedere i diversi effetti di smembramento se il colpo raggiungerà un determinato organo o parte del corpo del nemico. Inoltre, sempre per quanto riguarda il gameplay, mi sarei aspettato più cura dei dettagli legati ad alcune meccaniche di sniping, con il gunplay che invece sembra essere stato realizzato in maniera fin troppo elementare.

Un’altra aggiunta piuttosto gradevole è la possibilità di uccidere i nemici con il vostro cecchino da più di 1000 metri, e questo rende l’opera un tantino più interessante, rendendovi delle macchine da guerra anche a lunghissime distanze. Parlando delle fasi stealth, quest’ultime sono molto più divertenti e stimolanti per certi aspetti, infatti sarà molto utile interrogare un nemico ed ottenere informazioni relative alla posizione dei nemici oppure scovare dei rifornimenti dove potremo ricaricarci di munizioni, gadget e kit medici. Tra l’altro, il gioco viene anche in nostro soccorso poiché potremo spostare i cadaveri e nasconderli dagli occhi indiscreti degli altri soldati e passare tranquillamente indisturbati.

Quando ho parlato prima del level design che va ad influire anche sul gameplay, intendevo che ci saranno degli oggetti con cui è possibile far fuori i nostri bersagli prioritari. Infatti, ci saranno diversi modi per uccidere un nemico importante come ad esempio far cadere un montacarichi su di esso o altri oggetti che saranno a portata di tiro. Questo vi aiuterà non solo a far fuori il vostro bersaglio, ma anche a completare le diverse sfide che saranno distribuite nelle varie missioni da svolgere in Sniper Elite Warrior Contracts 2. Una cosa che ho trovato francamente inutile sono le varie armi che si possono acquistare nel corso del gioco, perché, almeno per quanto riguarda i cecchini, non ho trovato questa gran differenza da quello fornito ad inizio gioco e gli altri ottenibili, e questo potrebbe rendere ancora meno appetibile l’uso dei nostri crediti per acquistare tali bocche da fuoco. Anche le altre armi non mi hanno dato quel senso di potenza, quindi, potrete tranquillamente finire il gioco anche solamente con le vostre armi iniziali: forse acquistare un accessorio per la vostra bocca da fuoco potrà servire, ma non vi cambierà tantissimo la situazione. La differenza sostanziale risiede solamente nella tipologia di munizioni che potrete impiegare nel vostro cecchino, perché vi capiterà di imbattervi i nemici corazzati, dove i proiettili normali non scalfiranno nemmeno la loro imponente armatura, ed è qui che l’utente potrà optare per diverse munizioni, come ad esempio quelle perforanti, utilissime per abbattere solamente con un colpo questi nemici, ma fate attenzione: quest’ultime saranno pochissime e quindi dovrete utilizzarle saggiamente.  Sniper Ghost Warrior Contracts 2

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: comparto tecnico passabile

Avete mai sentito parlare del CryEngine 3? Sicuramente i fan più appassionati della serie Crysis sanno di cosa io stia parlando, soprattutto perché l’engine di gioco realizzato da Crytek divenne famoso proprio per la sua maestosità tecnica su questa saga sparatutto. Ebbene, come avrete intuito, in Sniper Ghost Warrior Contract 2 è stato utilizzato proprio il CryEngine 3, ed è inspiegabile come un comparto tecnico di Crysis 2, titolo uscito nel 2011, sia nettamente superiore ad un gioco del genere. Fortunatamente, lato prestazioni, non ci siamo trovato ad evidenti cali di frame rate con la nostra configurazione su PC, però, anche dalle impostazione grafiche mi sarei aspettato più opzioni per regolare determinati effetti. Però, nonostante ci siano alcune perplessità sulla grafica in generale, alla fine, dato che non stiamo parlando di una produzione con un budget paragonabile ad alcuni colossi AAA e blockbuster, diciamo che è comunque passabile, anche se una maggiore cura nel dettaglio e un miglior uso dell’engine proprietario di Crytek avrebbe fatto sicuramente più bella figura.

Andando a sviscerare un altro lato negativo del gioco, questo risiede nell’IA. Quest’ultima sembrerebbe essere molto inefficiente per la gran maggior parte del gioco, infatti, in alcune occasioni i soldati si presentano a scaglioni e singolarmente nei momenti di allarme, riuscendo nella maggior parte delle situazione a farsi uccidere tranquillamente fuori senza farci fare alcuno sforzo. Questo rende l’intero gioco praticamente troppo semplice da affrontare, abbassando drasticamente il grado di sfiga generale.

Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S

Sviluppatore: CI Games

Publisher: CI Games

A conti fatti, Sniper Ghost Warrior Contracts 2 rappresenta un sensibile miglioramento rispetto al capitolo precedente. Se alcune cose come lato gameplay e stealth ci hanno convinto, molti altri elementi sono da rivalutare completamente come la struttura delle missione. L’IA dei nemici e la poca varietà tra un bersaglio e l’altro, unito ad una scrittura scialba e che non dice nulla estremamente nulla. Però, considerando che il prodotto costa attualmente sul mercato € 39.99, sicuramente questo rende più accessibile l’acquisto, ma ovviamente consigliabile solamente ai fan più sfegatati della serie Sniper Ghost Warrior, sperando che il prossimo capitolo possa gettare delle basi per un balzo qualitativo dell’intera serie.

VOTO: 6.8

Appassionato di videogiochi all'eta di 4 anni. Mattia entra nel fantastico mondo del gaming durante l'anno 2001 quando per la prima volta provò il suo primo gioco di strategia Empire Earth, da quel momento in poi non abbandonò più i videogiochi. Sempre in cerca di generi come Fps, Tps, RPG e platform, ma non si fa scrupoli per provare ogni tipo di videogioco.