Tra i tanti titoli che abbiamo provato, o anche solo potuto ammirare con i nostri occhi in presa diretta, senza il filtro di YouTube a frapporsi fra noi e l’ultima opera di questo o quello studios, siamo riusciti a scoprire qualcosa in più sulla prossima incarnazione della celebre simulazione calcistica di Konami, PES 2019. Ecco che cosa siamo riusciti a scoprire, direttamente dagli sviluppatori, sul prossimo capitolo della saga sportiva: Konami riuscirà a portare ai giocatori il PES che si aspettano? Durante l’evento di presentazione del gioco, abbiamo avuto l’occasione di vedere il titolo di Konami girare dal vivo, e siamo riusciti a farci un’idea di tutte le piccole modifiche che finora sono state apportate al già rodato e caratteristico gameplay di PES.
Fedele alle origini, ma con lo sguardo volto al futuro
Così come i piccoli calciatori passano dai “pulcini“, pian piano, alla serie A, anche PES 2019 si stacca dal suo passato per correre verso il futuro. Questo infatti è il primo capitolo, in assoluto, ad essere sviluppato solo ed esclusivamente per PC e console current-gen. Lasciate in panchina le ormai anzianotte Xbox 360 e PlayStation 3, l’intento di Konami si appalesa: sfruttare al massimo le potenzialità offerte dall’hardware di PlayStation 4 e Xbox One (senza considerare le due versioni midgen, più potenti, delle macchine di Sony e Microsoft, Xbox One X e PlayStation 4 Pro), staccando di netto col passato e proponendo un’esperienza di gioco che non punta più solo ed esclusivamente su un gameplay caratteristico ma, e lo fa bene credeteci!, anche su un comparto tecnico all’avanguardia. Filtri 4K, HDR e un fantastico sistema di renderizzazione e illuminazione dinamica degli stadi chiamato Enlighten Software sono la colonna vertebrale dello scheletro di PES 2019. Tra questi dettagli tecnici il più interessante è sicuramente l’Enlighten Software: si tratta, in definitiva, di una sorta di scansione degli effetti di luce (e delle loro variazioni) in tempo reale per ogni stadio presente nel titolo. Sono state riviste anche parecchie meccaniche di gioco già rodate, come il controllo di palla, che risulta più tecnico e favorisce i giocatori più avvezzi alle cosiddette “finezze” anzi che i frenetici “button masher”. Purtroppo l’assenza delle licenze relative alla Champions League ha avuto sicuramente un certo impatto sul gioco, e Konami è corsa ai ripari con una mossa molto astuta: una data di lancio globale fissata al 30 giugno per tutte le piattaforme. Questo fa di PES 2019 l’unica simulazione calcistica sul mercato per almeno un mese abbondante, periodo di tempo utile per accattivarsi nuovi fan e garantirsi un certo margine nei confronti del competitor per eccellenza, FIFA 19.
Niente Champions, ma tante (piccole) novità!
E’ vero, niente Champions League per PES 2019, che però vede in altre collaborazioni (le più importanti, sicuramente, quelle con Coutinho e David Beckham) il suo punto di forza nei confronti dei fan del calcio. David Beckham, ad esempio, sarà una sorta di coach virtuale, pronto ad allenare i nostri giocatori e ci saranno tutta una serie di Leggende, giocatori iconici del passato e del presente, che saranno un “must have“ per completare la nostra rosa ideale. Sempre Beckham, inoltre, sarà protagonista di una edizione speciale del titolo, che arriverà in formato fisico e digitale su PlayStation 4 e Xbox One, e in solo formato digitale su PC, attraverso Steam. Acquistando questa edizione da collezione, i giocatori non solo avranno accesso a diversi bonus in game ma potranno impersonare David Beckham nel gioco. Tra le altre piccole novità, e qua parliamo del gameplay, è stato introdotto un nuovo indicatore, chiamato Visible Fatigue, che ci da’ un’idea, quando i giocatori sono a corto di energie, di quale sia l’effettivo stato di forma fisica dei nostri calciatori. Se questo parametro arriva a livelli critici, inoltre, aumenta esponenzialmente la possibilità di infortuni anche gravi; una piccolezza, forse, una meccanica però che assicura una nuova, piccola tacca di profondità in più al gameplay di PES 2019. Insomma, come già vi avevamo accennato, la mancanza della Champions League forse non sarà poi questo grande handicap per il titolo di Konami.
https://www.youtube.com/watch?v=SSfko2Ps9oY