Retro Goal Recensione: nostalgia calcistica su Switch

Retro Goal è un titolo decisamente dal sapore retrò, come si intuisce del resto dal nome stesso, che farà la felicità di chi è cresciuto a pane e Sensible Soccer, con l’Amiga sempre acceso tutto il giorno, sporco di Nutella, sognando i mondiali di Italia ’90, Baggio, Schillaci e le notti magiche inseguendo un goal. Un vero e sentito omaggio agli indimenticabili tempi dell’epopea dei sedici bit, dove un campo verde e ventidue omini stilizzati bastavano ed avanzavano per divertirsi, alla faccia del fotorealismo. Dopo un buon successo su piattaforme Mobile, Retro Goal debutta finalmente su Nintendo Switch, per chi ama il calcio retrò tascabile.

Retro Goal: il buon vecchio calcio di una volta

Il titolo originale ha infatti debuttato oltre un anno fa nel formato Apple iOS il 23 giugno 2021, con successiva versione per Google Android,  ottenendo un buon riscontro di critica e pubblico, e piazzandosi sempre alto nelle classifiche dei download di Smartphone, iPhone ed iPad. In particolare quest’ultima piattaforma si è rivelata, grazie all’estensione del suo schermo, ottimale, rendendo il gioco molto più fruibile e chiaro, vista soprattutto la caratteristica tipica dei giocatori di essere di grandezza squisitamente lillipuziana. L’annuncio di una sua conversione per l’ormai unica console portatile del mercato, il Nintendo Switch (da quando l’eccezionale PlayStation Vita è stata pensionata forzatamente), di cui abbiamo parlato in questa pagina, ha fatto felici gli utenti console, che non vedevano l’ora di giocare con il port per l’ammiraglia Nintendo. L’interessante Retro Goal arriva peraltro in un periodo molto adatto, poiché proprio in questi giorni si stanno disputando i Mondiali di Calcio con la FIFA World Cup Qatar 2022 nella caldissima penisola mediorientale che affaccia ridente sul Golfo Persico. Se, seguendo la manifestazione sportiva, senza perdere una singola partita con pop-corn, birra gelata e tabacco da pipa di qualità sempre sottomano, avete pensato, nostalgicamente, ai cari vecchi giochi di calcio per Commodore Amiga, Sega Mega Drive e Super Nintendo, come la serie cult Sensible Soccer, borbottando, da veri boomer, che giochi così non li fanno più, ecco che lo sviluppatore  indipendente britannico New Star Games, che trovate qui, è pronto a farvi sognare ancora. Il team è infatti un vero veterano del genere, fondato nel 2003 da Simon Read, che da quasi venti anni rilascia piccole perle come la serie New Star Soccer, New Star Manager, Sensional Soccer (vi ricorda qualcosa?) e Retro Bowl. Con precedenti del genere è quindi lecito aspettarsi un gioco davvero ben concepito, che offre non solo una buona dicotomia tra dinamiche gestionali, da classico Soccer Manager, oltre che azione precisa e coinvolgente, ma anche un sentito omaggio agli anni novanta, decennio storico di cui, a quanto pare, lo sviluppatore è letteralmente innamorato. Se non conoscete la serie storica Sensible Soccer di Jon Hare, ne raccontiamo la storia in questa pagina.

Retro Goal risulta quindi essere un vero compendio a trecentosessanta gradi di tutto quello che gravita attorno ad una reale partita (o campionato) di calcio. Scelta la nostra squadra del cuore sarà nostro compito gestirla al meglio per portarla fino ai vertici mondiali, partendo dal basso, con una semplice ed ancora acerba Serie B. Di successo in successo vediamo la nostra squadra crescere, con la possibilità di selezionare anche il campionato preferito, e, dopo aver assolto ai nostri compiti manageriali, è un piacere partecipare alle partite vere e proprie. Semplice, quasi spartano, ma non per questo meno intrigante, Retro Goal coglie in pieno lo stile dei titoli pioneristici degli anni novanta, mescolando alla perfezione fasi gestionali, simulazione ed azione diretta. Non aspettatevi ovviamente un manageriale puro, perché le meccaniche sono state semplificate parecchio, pur restando molto realistiche ed aderenti agli aspetti che ci sono dietro alla creazione, all’allenamento ed alla corretta gestione di un soccer team degno di questo nome. Fondamentale ad esempio l’ingaggio di nuove leve promettenti, da formare e seguire per renderle veri campioni, oltre che saper gestire le strutture e le risorse a disposizione. Tra i parametri non manca nemmeno l’umore dei giocatori, per capirsi. L’offerta ludica è notevole, la varietà parimenti, Retro Goal infatti ci lascia scegliere tra quasi cinquecento squadre diverse, tratte dai team di tutto il mondo, divise nelle ventiquattro leghe ufficiali dei vari stati, tra cui spiccano Blackpool, Hull e Watford, per chi ama i team calcistici internazionali è una vera festa a cielo aperto. Per ogni singolo team e giocatore sono disponibili schede informative che permettono di conoscere meglio i nostri atleti preferiti.

Tutto il fascino del soccer a 16-bit nelle nostre tasche

Retro Goal è una vera lettera d’amore al calcio a sedici bit, come afferma lo stesso Simon Read, del resto, Founder e CEO di New Star Games. La cura dell’opera è veramente notevole, ed ha il merito di riportare in vita questa tipologia di giochi, un tempo tra le più importanti del settore, di nuovo in auge sui sistemi moderni. In particolare il port per Nintendo Switch, realizzato davvero bene rispetto all’originale per sistemi Mobile, visto lo scorso anno, si trova davvero a suo agio in modalità portatile, permettendo comode partite saltuarie nei momenti liberi. Su schermo televisivo, giocoforza, il comparto grafico risulta un pochino sgranato, soprattutto su formati di grande dimensione, ma sempre gradevole e pulita. Del resto la grafica a sedici bit è notoriamente elegante e bella a vedersi, e Retro Goal non è da meno. Le animazioni usano gli stessi trucchetti dell’epoca, con sprite spesso riciclati, specchiati, ricolorati etc, molto fedelmente ai modelli riportati. Si viene a creare lo stesso rapporto tra Arte Classica e Manierismo, in pratica, tutto rapportato al mondo videoludico. In una produzione così fedele a quelle sedicibittiane non poteva mancare una colonna sonora completamente realizzata in Chiptune, cosa che fa quasi scendere una lacrimuccia a chi quei tempi indimenticabili li ha vissuti. Le tracce proposte sono davvero a tema con il decennio citato, ed in certi momenti pare davvero di star giocando con un Amiga tanto le melodie sono aderenti a quello stile mai dimenticato. Alla musica si uniscono degli spartani effetti sonori che si limitano ai cori da stadio, ai colpi in campo e poco altro. Un vero gioco del novantadue, insomma, ma realizzato in pieno 2022.

Il titolo offre anche un utile tutorial che spiega brevemente le meccaniche di base, ed è senza dubbio utile per i neofiti, ma gli appassionati del genere possono saltarlo bellamente, ed affidarsi alla propria memoria, pronti ad un romantico tuffo nel passato dove tutto è rimasto come ai bei tempi andati. Una piccola nota sui controlli, che supportano pienamente quelli touch: del resto il titolo è un port da iPhone, e toglierli sarebbe stato errato, soprattutto per i fan della vecchia versione, con le stesse mosse permesse dai dispositivi Mobile, tra cui l’effetto fionda per i tiri, con tanto di linea di precisione per indicare il percorso della palla. Per la gioia dei tradizionalisti, però Retro Goal permette di giocare anche con i semplici tasti, contemporaneamente al touch, magari utilizzandolo solo per muovere la visuale di gioco nel campo e per le cose più immediate. Una scelta di gameplay davvero ottimale, che permette di interagire col titolo in maniera più precisa ed immediata. Un videogame molto divertente, quindi, però più adatto ai giocatori di vecchia data che ai neofiti.

Piattaforme: Nintendo Switch, Android, iOS
Sviluppatore: New Star Games
Publisher: New Star Games

Disponibile dal 24 novembre su Nintendo Switch, il nuovo titolo dello sviluppatore New Star Games conferma la bravura dello stesso nelle produzioni sportive con elementi gestionali in salsa retrò, ed offre divertimento a piene mani, soprattutto per i nostalgici. Retro Goal è un gioco ben realizzato, forse troppo spartano e semplice, ma perfettamente in linea con le produzioni anni novanta a cui si lega spiritualmente. L’amore di Simon Read, founder del team britannico, per quel decennio indimenticabile è palpabile a piene mani, e farà la felicità di chi è cresciuto passando giornate intere sull’Amiga con Sensible Soccer. Una produzione di nicchia quindi, non per tutti.

VOTO: 7

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.